Sette rifugi per escursionisti aperti adesso in Valle d’Aosta

Marzo è il mese delle grandi scialpinistiche in Valle d’Aosta. Lasciata assestare la neve caduta abbondante negli ultimi giorni ci si può spingere verso vette e colli anche ben al di sopra dei 3000 metri, in contesti naturali sempre grandiosi e sempre gratificanti. Ma ancora più piacevoli sono le notti trascorse nei rifugi aperti solo per escursionisti, in luoghi defilati rispetto ai caroselli sciistici, dove immergersi completamente nelle atmosfere delle terre alte, prima di spiccare il balzo verso quote ancora più elevate.

In tutta la Regione le occasioni per una full immersion nella natura non mancano, i sette che presentiamo non sono certo gli unici. Alcuni rifugi aprono le porte solamente nei fine settimana ed è comunque indispensabile contattarli prima di mettersi in viaggio per verificare l’effettiva disponibilità. Ecco quindi, dopo quelli della Lombardia, del Piemonte, dell’Alto Adige, del Trentino e delle Dolomiti intorno a Cortina alcuni dei rifugi riservati agli escursionisti sulle montagne valdostane.

Rifugio Bonatti (2025 m) – Courmayeur

Splendidamente collocato sulla Balconata della Val Ferret, quindi proprio di fronte al Monte Bianco, il Rifugio Bonatti si raggiunge con gli sci o le ciaspole dalla Val Ferret in meno di due ore. Aperto tutti i giorni fino al 31 marzo, dispone di 78 posti letto e di un ristorante di qualità. Non solo grandi panorami, però. La salita con gli sci dal Rifugio Bonatti al Col Malatrà, affacciato sulla Valle del Gran San Bernardo è una classica imperdibile e di sicura soddisfazione.

Rifugio Prarayer (2005 m) – Bionaz

Bisogna costeggiare l’intero bacino del lago di Place Moulin per addentrarsi nel vallone che porta al Rifugio Prarayer, nell’alta valle di Bionaz. L’escursione dura circa 1.30 ore con dislivelli appena percettibili, quindi alla portata di tutti. Il rifugio riaprirà l’8 marzo e dispone di 50 posti letto. Tra le escursioni preferite dagli skialper in partenza dal Prarayer spiccano quelle dirette al Bivacco Florio e al Colle Bella Tza e al Colle di Cavancour. Inoltre è posto tappa di riferimento per coloro che effettuano il Tour del Cervino con gli sci.

Rifugio Benevolo (2285 m) – Valle di Rhêmes

In fondo alla valle di Rhêmes spicca una montagna dal profilo inconfondibile. È la Granta Parey e il toponimo definisce bene la sua caratteristica principale. Ai piedi di questa enorme parete calcarea, sorge il rifugio Benevolo. Costruito negli anni 20 dal Cai di Torino, intitolato nel 1930 all’alpinista Gian Federico Benevolo, fu poi seriamente danneggiato dalle truppe nazifasciste. Ristrutturato più volte negli ultimi anni, oggi dispone di 61 posti letto e rimarrà aperto fino all’11 maggio. Dal rifugio, a cui si accede in circa 1.30 ore dalla frazione di Thumel, si possono raggiungere con gli sci 14 differenti cime: tra queste le classiche punta Galisia e punta Calabre, mentre sono più impegnative la Tsantelèina e la Granta Parey.

Rifugio Crête Sèche  (2410 m)  – Valpelline

Una casa in pietra circondata da torrioni e guglie innevate. Il Crête Sèche domina Bionaz dall’alto e presidia una delle zone più belle e selvagge della Valle d’Aosta. Il rifugio è gestito dalla famiglia Barailler che accoglie i visitatori con sfiziose marmellate alle cipolle e ai peperoni o con golosi gnocchi al Bleu d’Aoste. Per tutto il mese di marzo e di aprile il rifugio aprirà su prenotazione (minimo cinque/sei persone). Si raggiunge calzando gli sci o le ciaspole direttamente dal paesino di Bionaz in un paio d’ore. Da qui si parte, tra l’altro per le salite, sci ai piedi, per il Mont Gelé e verso la Trouma des Boucs.

Rifugio Magià (2007 m) – Saint Barthelémy

Un lungo vallone innevato che si snoda tra alpeggi e binari per lo sci nordico. In fondo, ecco il rifugio Magià. La struttura è recente e davvero bella. Non mancano i dettagli in pietra e legno tipici dell’architettura di montagna. La cucina è gustosa, con 50 sfumature di polenta e una buona carta dei vini locali. Il Magià è una tappa obbligata per chi va alla scoperta dell’incantevole vallone di Saint-Barthélemy. Incastonata tra la Valpelline e la Valtournenche, questa valle regala essenzialità e connessine profonda con la natura. Si può raggiungere con le ciaspole o gli sci di fondo, seguendo l’itinerario più diretto o, ancora meglio, facendo una capatina alla panoramica Tsa de Fontaney e risalendo da qui verso il Mont Moriond. Dispone di 13 camere e 60 posti letto.

Rifugio G.B. Ferraro (2066 m) – Val d’Ayas (2066 m)

L’architrave all’ingresso del rifugio testimonia il suo lungo passato: il rifugio G.B. Ferraro, che dal 1932 ospita amanti della montagna, è stato costruito su una struttura di architettura walser. I fratelli Pramotton lo gestiscono con cura e passione offrendo una calda accoglienza (le camere sono sette per un totale di 34 posti letto) e un menu ricco di prelibatezze. Tra tutte, la famosa “polenta dei Vecchi” con formaggio e patate. Si raggiunge con le ciaspole senza difficoltà da Saint Jacques, mentre chi preferisce le pelli, può salire dalla nuova pista per scialpinisti Ciacerio – Bettaforca. Dal rifugio due facili escursioni portano al super panoramico Palon di Resy e al Lago Blu, direttamente ai piedi delle cime del Rosa.

Giasson (1788 m) – Valgrisenche

Il Giasson non è un rifugio ma una “maison” di montagna, punto strategico per le gite nel cuore della Valgrisenche. Questa baita con cinque camere di lusso e una sauna a botte in giardino si trova in fondo alla Valgrisa, nella località di Useillères. Per raggiungerla si costeggia il lago artificiale di Beauregard su una pista pressoché pianeggiante di circa 6 chilometri. L’acqua turchese in cui si specchiano le cime innevate tutt’attorno rende la passeggiata unica. E il rifocillarsi successivo ancora di più! Il Petit Restaurant del Giasson propone una cucina ricercata ma intima e vera. Da qui, partono decine di itinerari pazzeschi da percorrere con le pelli e alcuni anche accessibili con le ciaspole.