Salerno, doppio pass per la sosta in centro: «Ora andremo a Torrione»

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La fumata per ora è nera. Non c’è soluzione per i residenti del centro del capoluogo alle prese con lo stop al doppio pass di sosta nelle zone di particolare rilevanza urbanistica. Per i possessori di più auto a famiglia, ibridi, elettriche o normali, ieri è stato il giorno della chiusura dei termini per la sottoscrizione degli abbonamenti annuali per parcheggiare nelle 9 “Zpru” comunali al costo di 50 euro.

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Lo scenario

Eppure fino a qualche settimana fa si intravedevano all’orizzonte clamorose e inaspettate decisioni del Comune, intenzionato a placare la rivolta dei residenti. «Il Comune non ci ha ascoltati, porteremo le macchine a Torrione e le parcheggeremo lì»: l’annuncio di Maria Immacolata Gisolfi, portavoce dei residenti di piazza Vittorio Veneto e via Amendola. I residenti parcheggeranno – stando così le cose – le doppie auto a Torrione. Sullo stop al doppio pass di parcheggio in centro per i possessori di più auto, tra normali ed ibride o elettriche, il Comune stava pensando ad un clamoroso passo indietro.

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Ma fino a ieri nessuna delibera è arrivata in giunta. I residenti del centro storico, di piazza Vittorio Veneto e di Corso Garibaldi hanno chiesto per settimane tramite il nostro giornale una deroga alla delibera di giunta numero 509 del 30 dicembre che ha stoppato ai residenti la possibilità di avere più permessi di sosta nelle 9 zone di particolare rilevanza urbanistica. Ieri sono scaduti i termini per la sottoscrizione dei permessi di sosta residenziali nelle Zone di particolare rilevanza urbanistica.

La protesta

«È da più di due mesi che il Mattino – denuncia Gisolfi, residente di piazza Vittorio Veneto – dà voce al malcontento dei residenti nelle Zpru che origina da una delibera dell’amministrazione comunale. La delibera di giunta 509 del 2024 è stata varata senza considerare le ripercussioni sui cittadini che ne sono i diretti interessati. Nonostante i tanti articoli di giornale – si legge in una nota stampa predisposta dai residenti di una parte del centro cittadino – e le diffuse proteste, la nostra voce è rimasta inascoltata. L’amministrazione pubblica non si è preoccupata minimamente di interfacciarsi con noi residenti nel tentativo di trovare una soluzione. Siamo stati semplicemente ignorati. Nel momento in cui emergono delle criticità come questa, è compito dell’amministrazione comunale cercare di risolverle senza danneggiare i cittadini». Da qui la richiesta urgente di una deroga alla delibera che ha imposto lo stop al doppio pass per chi ha nuclei familiari con tre, quattro o persino 5 auto.

«La delibera numero 509 del 2024 – continua la nota stampa firmata dalla Gisolfi – è garante di disparità tra i cittadini: chi vive nelle zone non Zpru può parcheggiare liberamente nell’area in cui risiede e avere anche un permesso per un’ibrida/elettrica; noi delle Zpru non possiamo parcheggiare liberamente, ma solo tramite permesso e per di più viene concessa solo un’auto per famiglia. Non chiediamo di non pagare il parcheggio. Vogliamo che ci sia concessa la possibilità di avere due permessi, uno per un’auto a benzina/diesel e uno per un’elettrica/ibrida».

La scelta

Intanto i residenti, in balia della incertezza e sull’onda della delusione per le mancate decisioni del Comune, hanno optato per il trasferimento delle seconde auto a Torrione. «Molte famiglie parcheggeranno a Torrione – dichiara Gisolfi – dove per il momento non si paga». Sul piede di guerra anche i residenti del centro storico, delusi dal mancato provvedimento dell’amministrazione.

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«I residenti delle zone controverse – dichiara la residente del centro antico, Maria Grazia Pandolfo – si trovano in una situazione assurda d’incertezza. I cittadini sono sempre più confusi e delusi, dalle decisioni dell’amministrazione che non considerano l’interesse generale una priorità del loro mandato elettorale e politico. Gli interventi dell’amministrazione cittadina dovrebbero facilitare ed agevolare la vita dei residenti, invece la rendono ogni giorno più complicata». L’attesa è finita. E la querelle va avanti. Non è escluso però che il Comune possa deliberare una sanatoria la prossima settimana.

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