partite di calcio giovanile con il pubblico che potrà solo applaudire

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E’ stato presentato oggi, venerdì 28 febrbaio, il progetto “La partita applaudita” che domani e dopodomani, sabato 1° e domenica 2 marzo, vedrà coinvolte oltre duecento squadre, esattamente 222, di tutta la Toscana. Si tratta di 220 squadre Giovanissimi B maschili Under 14 e di due formazioni Giovanissime femminili Under 15, ossia del primo gradino in cui le gare prevedono l’utilizzo di arbitri ed arbitre. Lo scopo è entrare il più possibile in profondità nella mentalità del calcio giovanile toscano.

 

“L’idea è far giocare le partite davanti al consueto pubblico di genitori, parenti ed amici, i quali però possono esprimere le loro emozioni solo ed esclusivamente con l’applauso. Lo scopo è sensibilizzare tutti i partecipanti, in particolare gli spettatori, a vivere la gara in modo veramente sportivo, garantendo il sostegno alla propria squadra e un tifo caloroso, sano, in grado di produrre il sostegno ai propri atleti e non l’offesa o il dileggio o la provocazione degli avversari. È un modo per promuovere la cultura sportiva e la positività e per questo, come Regione, patrociniamo l’iniziativa. Genitori, nonni, amici, dirigenti delle squadre, applaudite i ragazzi fino a spellarvi le mani e non dimenticate che gli avversari sono bambini e bambine come le vostre”.

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Ad organizzare l’evento, che si svolgerà su 111 diversi campi sportivi di tutte le province, sono l’Anci Toscana, il comitato regionale toscano di Figc-Lnd, il settore giovanile e scolastico regionale della Figc, il comitato regionale dell’Aia (arbitri), la sezione toscana dell’Aiac (allenatori), l’associazione Calcio Fair Play della Toscana in collaborazione con la rivista Calciopiù che svolge il ruolo di media partner. La Regione Toscana e il Coni regionale patrocinano l’iniziativa.

Damiano Sforzi, assessore allo Sport del Comune di Sesto Fiorentino e delegato alle Politiche sportive dell’Anci Toscana, spiega: “L’Anci Toscana è da sempre molto attenta ai temi del fair play e ai fenomeni di bullismo anche nello sport. Siamo particolarmente orgogliosi della risposta dei comuni toscani a questa iniziativa che promuove e diffonde i valori sani dell’accoglienza e dell’inclusione e sostiene i ragazzi e le ragazze nel raggiungimento dei risultati. Lo sport è divertimento e uno stimolo a migliorarsi ogni giorno e l’applauso è uno strumento di sensibilizzazione di tutta la comunità sportiva”.

Francesco Cesari ed Andrea Vaglini, presidente e vicepresidente dell’associazione Calcio Fair Play Toscana, evidenziano: “Ringraziando tutti gli altri soggetti organizzatori della prima giornata regionale della ‘Partita applaudita’ con i quali è stato un piacere collaborare, felici per l’approvazione del progetto da parte di oltre cinquanta comuni toscani, ci auguriamo che questo fine settimana di applausi possa rappresentare un segnale concreto per un futuro in cui gli impianti sportivi siano solo luogo di festa e sana competizione e non fonte di inutili nervosismi e tensioni”.

Il presidente del comitato toscano della Lnd-Figc, Paolo Mangini, aggiunge: “L’iniziativa della giornata regionale della ‘Partita applaudita’ fa seguito ad altre sullo stesso tema realizzate in questi anni nelle varie province della nostra regione e ha lo scopo di promuovere fra tutti gli ‘attori’ coinvolti nell’attività calcistica i veri valori dello sport. In particolare intende sensibilizzare gli adulti di riferimento nel considerare l’attività sportiva come un grande mezzo educativo per tutti i ragazzi che ne sono i principali protagonisti. L’evento rientra a pieno titolo in quel percorso educativo a cui il comitato regionale della Toscana ha sempre dato un’importanza fondamentale”.

Ogni partita sarà contraddistinta da momenti che, coinvolgendo i ragazzi delle squadre ed i rispettivi dirigenti e familiari, saranno tesi a creare confronto, conoscenza e scambio di esperienze, in una parola “amicizia”, al pari delle letture che verranno svolte in occasione di ogni gara,

 

Prima di ogni partita, tra l’altro, i capitani di tutte le squadre leggeranno, metà ciascuno, un messaggio comune in cui si chiede ai genitori, ai nonni, agli amici, a tutti gli spettatori di “partecipare alla partita in maniera diversa dal solito”, in silenzio, con una esortazione: “Fate rumore solo per gli applausi, tanti applausi”. Nella lettera si ricorda che “l’arbitro è un giovane come noi” e che “urla e imprecazioni non ci aiutano a giocare meglio” per arrivare a concludere: “Alla fine una squadra avrà vinto e l’altra perso o avremo tutti parteggiato” ma “tutti ci saremo impegnati al massimo”.

 

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