Mafia a Catania, lo scontro dei Santapaola con la ‘ndrangheta

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


CATANIA – Dieci chili di cocaina, un debito da 290 mila euro, la minaccia di sequestri e di un’escalation militare: tra il settembre del 2022 e l’agosto 2023 il clan Santapaola – Ercolano è in piena tensione con un gruppo della ‘ndrangheta calabrese, che ha fornito la droga alla mafia a Catania e che vuole essere pagato.

Dall’inchiesta del blitz “Mercurio” emerge la storia di un debito contratto da un reggente, Francesco Napoli, che alcuni uomini del clan accusano di avere una gestione egoista degli affari di droga, coinvolgendo i Santapaola in questioni private come il suo traffico di stupefacenti.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

La storia del contrasto è anche quella di un primato. Ormai sarebbero i calabresi a dominare l’ingrosso del traffico di cocaina, fornendo i siciliani che invece sarebbero costretti a ricorrere a prestiti, a usura e addirittura proporre il baratto di mezzi di trasporto per pagare i debiti.

La spedizione di cocaina

Poco prima del suo arresto, avvenuto nel settembre 2022 nell’operazione “Sangue blu”, il reggente del clan Santapaola – Ercolano, Francesco Napoli, compra dieci chili di cocaina da un gruppo di fornitori calabresi. La trattativa per l’acquisto è compiuta per suo conto da Giuseppe Scuto e da suo figlio Fabrizio, entrambi coinvolti nelle indagini dell’operazione Mercurio.

Napoli finisce in carcere e si lascia dietro il debito da 290 mila euro per la cocaina, di cui solo 70 mila già pagati. I calabresi vogliono i loro soldi, e fanno pressioni su Giuseppe Scuto.

“I discorsi di fuori non interessano”

I microfoni nascosti dei carabinieri nel frattempo intercettano Rosario Bucolo, considerato un esponente di spicco del gruppo del Castello Ursino del clan Santapaola – Ercolano. Secondo gli investigatori Bucolo era uno degli uomini di fiducia di Francesco Napoli, boss “riservato” che non entrava in contatto con gli uomini del clan per timore di essere arrestato, se non pochi fedelissimi.

Tra questi fedelissimi ci sarebbe stato proprio Bucolo. Il quale in un’intercettazione racconta a un altro membro del clan che Giuseppe Scuto lo ha coinvolto come intermediario per cercare di risolvere la questione con i calabresi.

In un primo momento Scuto cerca di fare intervenire direttamente Francesco Napoli, il quale però dalla galera fa sapere che si tira fuori dalla questione. “A me i discorsi di fuori non interessano”, avrebbe detto il reggente dei Santapaola – Ercolano, lasciando di fatto il cerino in mano ai suoi intermediari.

“Non ha pensato a nessuno”

Bucolo ha molto da ridire sul comportamento di Napoli. In un’altra occasione si incontra con Giuseppe Scuto e con il fratello di quest’ultimo, Andrea Alfredo Massimiliano, i quali dicono a Bucolo che la situazione con i calabresi è sempre più tesa.

Bucolo dice di essere pronto ad affrontare la cosa con loro ma vuole un’autorizzazione dai vertici del clan: dice “Se a noialtri qualcuno dei grandi ci dice procedete su questa cosa e andate a rompere”, ma poi dice anche che non è prudente andare in contrasto diretto con la mafia calabrese.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

In seguito poi accusa Napoli di avere speso il nome della famiglia Santapaola – Ercolano per accreditarsi con il clan e di avere fatto ricadere sulle sue spalle il debito, anche se in realtà quello della droga era un business personale di Napoli, che per questo non ha mai diviso i guadagni con nessuno. Bucolo dice al suo interlocutore “Non ha pensato a nessuno”.

La minaccia di rapimento

Tra giugno e agosto 2023 emergono altri fatti sul comportamento di Napoli con i calabresi. A visitare Bucolo e ad essere intercettato ora è Fabrizio Scuto, figlio di Giuseppe, dato che il padre è finito in carcere. Scuto è spaventato: i calabresi gli hanno fatto arrivare la minaccia che, se non avesse pagato, avrebbero rapito uno dei suoi parenti.

Bucolo reagisce dicendo che i calabresi non arriverebbero a tanto, perché scatterebbe subito una ritorsione da parte del clan. In più, i calabresi non sembrano impensierire Bucolo proprio per la loro capacità di agire a Catania. “Danno non ne possono fare, ‘mbare, perchè non possono venire con un’altra famiglia a fare una mal azione di questa qua”.

I calabresi chiedono conto agli Scuto perché, emerge sempre dalle indagini, Francesco Napoli avrebbe mentito ai suoi fornitori di droga. Dicendo loro di avere pagato la cocaina e di avere dato i soldi agli Scuto.

Girano poi altre voci su un altro debito da 300 mila euro, contratto sempre da Francesco Napoli e sempre per cose di droga, di cui si era dovuto occupare il gruppo di San Giovanni Galermo.

Bucolo dice di avere avuto a che ridire con Napoli proprio per queste cose, ma dice anche a Fabrizio Scuto che il debito va pagato ai calabresi per tutelare la credibilità dei Santapaola – Ercolano.

I conti

Fabrizio Scuto però dice di non avere i soldi per arrivare a pagare il debito. E Bucolo gli suggerisce di accordarsi per un pagamento a rate. Scuto, per chiudere tutto, dice di essere disponibile anche a cedere ai calabresi una motrice con due semi-rimorchi per un valore di 100 mila euro.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Lo zio di Fabrizio, Andrea Alfredo Massimiliano, riferisce invece che per recuperare 38 mila euro, parte dell’anticipo di 75 mila euro già consegnati ai calabresi, erano stati costretti a ricorrere ad un prestito usuraio che stavano ancora pagando per 6 mila euro al mese.

L’intervento

Bucolo alla fine decide di intervenire con un suo referente calabrese per mettere a posto la cosa. Interponendosi proprio per il buon nome del clan. “Bucolo veniva interpellato e coinvolto – si legge nell’ordinanza di custodia cautelare del Gip -. Per risolvere una questione di diretto interesse del reggente, ma che avrebbe potuto avere un impatto su tutta l’associazione mafiosa”.

Nell’operazione Mercurio sono state arrestate arrestate 19 persone ed è stato colpito il clan Santapaola – Ercolano.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Source link