Grecia, esplode la protesta contro il governo. Guerriglia in piazza dopo la manifestazione: 40 arresti e decine di feriti – Foto e video

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Degenera la mobilitazione di massa a due anni dalla strage ferroviaria di Tempe (57 morti). La battaglia tra manifestanti incappucciati e polizia

Alta tensione per le strade della Grecia. Quelle che dovevano essere proteste dure ma pacifiche si sono trasformate oggi in scontro aperto tra manifestanti incappucciati e polizia in assetto antisommossa. Centinaia di migliaia di persone, ad Atene e nelle principali città greche, erano scese in piazza per ricordare il secondo anniversario del gravissimo incidente ferroviario del 28 febbraio 2023, in cui 57 persone persero la vita. E per il quale il popolo greco chiede ancora giustizia. In piazza Syntagma, dove ha sede il Parlamento ellenico, un piccolo gruppo di individui ha iniziato a lanciare bombe incendiarie contro le forze dell’ordine lì presenti. In pochi minuti il terreno si è trasformato in un vero e proprio campo di battaglia: molotov, bidoni incendiati e sassaiole contro manganellate, granate stordenti e lacrimogeni. Il conto, al momento, è salato e parla di oltre 40 arresti e decine di feriti. Disordini simili anche a Salonicco, la seconda città greca.

Gli scontri in piazza Syntagma

Piazza Syntagma, intorno alle 13.30, si è svuotata in una questione di pochi secondi. Pochi minuti prima migliaia e migliaia di persone chiedevano giustizia e gridavano lo slogan «governo di assassini». Avevano anche scritto rosso su grigio sulle piastrelle davanti al palazzo del governo i nomi delle 57 vittime, quasi tutte studenti, rimaste uccise nello scontro tra un treno di pendolari e un convoglio merci nei pressi di Tempe, nel centro della Grecia. Poi, da un angolo della spianata, un piccolo gruppo di uomini incappucciati ha iniziato a dirigersi verso le forze dell’ordine, fino a quel momento rimaste immobili. Di lì a poco una pioggia di sassi, molotov e gas lacrimogeni ha scatenato un fuggi fuggi generale. Non pochi manifestanti hanno tentato di trovare rifugio all’interno del Parlamento. Secondo la Croce Rossa greca, numerose persone sarebbero svenute e molte sono state curate per problemi respiratori.

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L’incidente ferroviario, i dubbi sul governo e le indagini indipendenti

Ad alimentare le enormi proteste che hanno paralizzato il Paese è stata l’inazione di cui è accusato il governo conservatore del primo ministro Kyriakos Mitsotakis. Secondo un sondaggio condotto da Pulse, l’82% dei greci intervistati ha additato il disastro ferroviario come «uno dei più» o «il più» grande problema del Paese. A due anni di distanza non è ancora stato individuato nessun colpevole, anzi il processo non è nemmeno iniziato. E rimane ancora inspiegabile la decisione di rimuovere rapidamente i detriti dai binari e coprire il sito dell’incidente con ghiaia e cemento, togliendo di fatto agli inquirenti la possibilità di accedere a prove potenzialmente decisive. Il popolo punta il dito contro il governo e chiede che i funzionari responsabili della gestione ferroviaria siano condannati. E sono ancor di più infuocati dai risultati di un’indagine indipendente, promossa dai familiari delle vittime, secondo cui una parte delle vittime di quel 28 febbraio 2023 avrebbe perso la vita in un’esplosione causata da una sostanza altamente infiammabile e illegale, che il treno merci stava trasportando.

Lo sciopero generale: aeroporti, ferrovie, porti (ma anche scuole e teatri)

Il primo ministro Mitsotakis ha tentato di riportare la calma assicurando di star facendo tutto il possibile per modernizzare la rete ferroviaria e renderla più sicura. «I pensieri di tutti sono rivolti alle famiglie delle vittime, ai feriti e a coloro che sono sopravvissuti, e che porteranno sempre dentro la ferita», ha detto venerdì. Parole cadute inascoltate, anche di fronte alla mobilitazione generale e allo sciopero di 24 ore che sta tenendo bloccati i voli (internazionali e nazionali), le navi e i treni. Chiusi anche molti ospedali, studi di avvocati, teatri, negozi e scuole. Tutta la Grecia chiede giustizia: «Questo non è stato un incidente, è stato un assassinio. E il governo sta cercando di nascondere tutto».

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