AGRICOLTURA: VERRECCHIA, “FUCINO ORTO D’ITALIA, LAVOREREMO PER GARANTIRE RISORSA IDRICA” | Notizie di cronaca

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AVEZZANO – “La politica, quella che ci piace, deve essere capace di raccogliere le proposte  e le sollecitazioni che ci arrivano dal basso, dalla società, in questo caso dal mondo agricolo, vero presidio delle aree rurali. A cominciare dall’orto d’Italia, il nostro Fucino, che ha un promettente futuro, visto che, ad esempio, con i cambiamenti climatici l’escursione termica in Abruzzo è diventata ottimale per la produzione agricola di eccellenza, a differenza di altri luoghi. Dunque, occorre moltiplicare le forze per risolvere le problematiche ancora in essere, a cominciare dall’approvvigionamento idrico e massimizzare l’utilizzo dei fondi europei a sostegno del settore”.

Con queste parole il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia, ha introdotto i lavori del convegno “Rafforzamento delle aree rurali nell’UE attraverso la politica di coesione – il sistema idrico in Abruzzo”, organizzato dal coordinamento regionale di Fratelli d’Italia, che si è svolto ieri pomeriggio in una gremita sala conferenze dell’hotel Della Piana di Avezzano.

Focus del dibattito, le politiche di coesione comunitarie e le loro conseguenze e opportunità per il comparto agricolo abruzzese nelle aree interne e rurali, le misure da adottare per contrastare le future emergenze idriche, in particolare nel Fucino, con relatori gli europarlamentari del gruppo European conservatives and reformists (Ecr), Denis Nesci e Francesco Ventola, in video collegamento, il senatore Etel Sigismondi, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, il deputato Guerino Testa, vice coordinatore regionale, la responsabile regionale del dipartimento Agricoltura di Fdi, Ombretta Mercurio e per la Coldiretti, il presidente regionale Pietropaolo Martinelli, il direttore regionale Marino Pilati, il direttore provinciale dell’Aquila, Domenico Roselli. Era prevista la presenza anche del senatore Guido Quintino Liris, impegnato però in un altro appuntamento politico e istituzionale.

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Particolarmente importanti i contributi dei due eurodeputati eletti nel collegio Meridionale. che comprende anche l’Abruzzo.

“Siamo in una fase importante a Bruxelles – ha detto Ventola – sta cambiando l’approccio delle politiche di coesione, che mettono ora al centro il contrasto allo spopolamento, garantendo più risorse alle aree rurali, tutelando le loro peculiarità ma garantendo tutti i servizi essenziali. Nel fare questo ci scontriamo con quel mondo, quelle posizioni politiche, che dicono invece che le risorse devono andare soprattutto a favore delle aree urbane. In questa nostra battaglia, nostro prezioso alleato è ovviamente il vice commissario Raffaele Fitto, ed ad Avezzano come altrove  è per noi a maggior ragione importante ascoltare i territori, i diretti interessati”.

È entrato ancor  più nel merito normativo il collega europarlamentare Nesci, che ha presentato il 19 febbraio scorso un rapporto che è alla base dell’iter legislativo e che cristallizza la posizione del parlamento europeo in merito alle politiche di coesione.

“L’Ecr non è maggioranza ma questo rapporto avrà un impatto nella visione a lungo termine, anche perché c’è stato un accordo preliminare, che mi è valsa la possibilità di seguire in prima persona il tema delle aree rurali, che sono l’83% del territorio europeo e dove vive il 25% della popolazione. Sviluppo delle aree rurali significa, dunque, frenare lo spopolamento, garantire la libertà di non andare via o di farlo liberamente per chi ora ci vive. Nel documento che abbiamo elaborato, la priorità viene data ai giovani e alle donne, che hanno meno opportunità di lavoro nelle aree interne, e alla connettività, visto che già si parla di IA, e noi siamo ancora alla connessione 3g. Nelle aree rurali ci devono essere gli sportelli bancari e postali. Nel documento si affronta anche un tema qui molto sentito, quello della disponibilità di acqua a scopo irriguo”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Coldiretti Martinelli, che ha ringraziato innanzitutto Massimo Verrecchia per “la sensibilità e l’impegno sempre mostrato per settore agricolo”.

“L’imprenditore ha tempi diversi rispetto a quelli della burocrazia – ha detto dunque Martinelli – non si può fare domanda oggi e ottenere i fondi europei dopo cinque anni. Abbiamo sempre meno tempo per stare dietro le pratiche e le carte. Una delle priorità che qui intendo sottolineare è poi quella del confermare il secco ‘no’ al cibo sintetico. Noi in Italia siamo stati pionieri nel vietarla, ora anche altri Paesi hanno capito i veri rischi che porta con sé pratica. I colossi dell’e-commerce e della grande distribuzione hanno fatto strage di negozi e attività commerciali che erano la ricchezza dei nostri territori. Ora poche e potentissime multinazionali vogliono fare lo stesso nel settore agroalimentare. Bisogna ribadire forte e chiaro che i prodotti di laboratorio non sono cibo”.

Sempre per Coldiretti è intervenuto  il direttore regionale Pilati: “non ci servono politiche green, lo siamo già green, grazie ai nostri pastori, allevatori, produttori agricoltori. A maggior ragione le risorse economiche delle politiche di coesione devono andare agli agricoltori veri, che fanno davvero questo lavoro, basta dispersione dei fondi. Dobbiamo far capire poi che l’agricoltura è la vera spina dorsale dell’economia italiana, a maggior ragione con la crisi di tanti settori industriali, in termini di posti di lavoro creati, di export e di quantità di prodotto. Ma occorre tutelare il prodotto italiano, con rigorosi ed efficaci controlli doganali. Chiedo infatti: quale è il vero prodotto italiano, il pomodoro a 3 euro, o quello cinese a 30 centesimi?”.

Il tema dell’acqua irrigua è stato affrontato in particolare dal direttore provinciale Roselli. “Serve una cabina di regia regionale, non solo per il Fucino ma per tutte le aree di produzione agricole abruzzesi. Il fattore tempo è fondamentale e sta scadendo, in questi giorni stanno decidendo i nostri agricoltori cosa seminare o meno e dobbiamo dargli fin da ora garanzie. La realizzazione degli invasi, nel medio termine, è poi una buona soluzione ma vanno subito progettati”.

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La responsabile regionale del dipartimento Agricoltura di Fdi  Mercurio, ha ricordato che “avevamo un grande centro di ricerca in Abruzzo, il Cotir, che svolgeva un lavoro prezioso per il comparto agricolo. Ritengo che sia una buona idea ripristinare una realtà simile”.Ha concluso il coordinatore regionale Fdi Sigismondi: “Quello di oggi è stato un momento di conoscenza e confronto fondamentale. Ringrazio Ventola e Nesci, nostri europarlamentari sempre presenti e pronti a far valere le istanze dei territori che li hanno eletti. Non è poco: in Europa per troppo tempo gli agricoltori sono stati visti come nemici dell’ambiente, ma la realtà è completamente diversa, occorre tornare ad occuparci delle aree rurali, garantire il giusto sostegno, a partire dal comparto agricolo. Il governo regionale di Marco Marsilio lo sta facendo, con i 360 milioni di euro previsti nella programmazione 2021- 2027, i  90 milioni per il sistema irriguo del Fucino, e anche il parlamento ha adottato e sta adottando importanti misure per l’agricoltura, per il nostro made in Italy”.

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