Traffico passeggeri ad alta quota a gennaio 2025 con un incremento del +10% nel traffico pax/km e fattori di carico record nell’Asia-Pacifico. È il primo report mensile di Iata sul trasporto aereo del 2025 che evidenzia una crescente domanda aerea che purtroppo incontra una insufficiente offerta di tratte e posti aerei.
Nel pubblicare i dati del primo mese dell’anno l’associazione sottolinea anche l’aumento del load factor che ha raggiunto l’82,1%, due punti in più rispetto al gennaio 2024.
In particolare a far segnare le migliori performance è stata la domanda internazionale aumentata del +12,4% rispetto a gennaio 2024, mentre quella domestica ha fatto registrare un aumento più dimensionato del +6%, che rappresenta comunque un massimo storico per il mese tradizionalmente più fiacco di altri.
Nel commentare questi dati Willie Walsh, direttore generale di Iata, osserva: «In questo primo mese dell’anno abbiamo assistito a una notevole accelerazione della domanda, con una performance particolarmente forte da parte dei vettori con sede nella regione Asia-Pacifico. I fattori di carico record che accompagnano questa forte domanda sono un altro promemoria dei persistenti problemi nella catena di fornitura nel settore aerospaziale».
«La forte crescita della domanda – aggiunge Walsh – è in linea con i risultati del nostro ultimo sondaggio sui passeggeri (novembre 2024) in cui il 94% dei viaggiatori ha dichiarato di voler viaggiare tanto o di più nei successivi 12 mesi rispetto all’anno precedente. Le compagnie aeree stanno facendo un buon lavoro nell’accogliere la crescente domanda, seppur dovendo fronteggiare vincoli a flotte e infrastrutture, con livelli di soddisfazione superiori al 95% e quasi l’80% dei viaggiatori concorda sul fatto che il viaggio aereo abbia un buon rapporto qualità-prezzo. La scelta è una componente importante di questa soddisfazione. Circa il 70% preferisce pagare la tariffa più bassa e personalizzare i servizi aggiuntivi di cui ha bisogno. È importante che gli enti regolatori capiscano chiaramente che la maggior parte dei viaggiatori non desidera pagare automaticamente per servizi di cui non ha bisogno».
Nell’analisi per macro aree, il report Iata rileva che le compagnie aeree dell’Asia-Pacifico sono quelle ad aver registrato il più forte incremento della domanda con un +21,8% su base annua e un load factor lusinghiero, dell’86,7% (+3,8 rispetto a gennaio 2024). Particolarmente intenso è stato il traffico proveniente dal Nord-est asiatico. Al secondo posto come migliori risultati figura la regione dell’America Latina che ha fatto segnare un aumento della domanda del 12,9% su base annua, con una capacità cresciuta del 15,5% e un load factor pari all’84,3%, di quasi due punti inferiore al dato del 2024.
Mentre ben più dimensionato è stato il risultato in Europa dove le compagnie aeree hanno registrato un aumento della domanda dell’8,6% su base annua, con una capacità aumentata del 6,2% e un fattore di riempimento del 79,2% (+1,8 rispetto a gennaio 2024).
Sempre in crescita anche i vettori del Medio Oriente che hanno registrato un aumento della domanda del 9,6% su base annua e un load factor dell’83,8% (+4). Da rilevare che i risultati in questa regione sono stati sostenuti da un graduale ritorno del traffico in Israele e dalla forte performance dei vettori del Golfo.
Molto modeste, invece, le prestazioni dei vettori del Nord America che hanno registrato un aumento della domanda del 3,8% su base annua e un load factor dell’81,8% (+2,6 rispetto a gennaio 2024).
Infine le compagnie aeree della macro regione Africa hanno registrato un aumento della domanda del 14,9% su base annua e un load factor salito al 75,9% (+2,4).
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