Nuova Sabatini: le novità della Legge di Bilancio 2025

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


La Nuova Sabatini, il cui nome per esteso è “Beni strumentali – Nuova Sabatini”, rappresenta una delle misure più importanti gestite del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) con l’obiettivo di sostenere gli investimenti produttivi delle Piccole e Medie Imprese (PMI) italiane. 

In questo articolo vedremo innanzitutto cos’è e a cosa serve la Nuova Sabatini e qual è la storia di questa misura, che prende le mosse da un analogo provvedimento datato 1965.

Passeremo poi all’analisi degli aventi diritto, alle agevolazioni previste dalla norma e al suo funzionamento, dunque alle modalità di accesso ai benefici.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Illustreremo poi in che modo la Legge di Bilancio 2025 ha rinnovato l’impegno nei confronti delle PMI, stanziando 1,7 miliardi aggiuntivi per il periodo 2025-2029.

Infine vedremo in che modo Enfea supporta le imprese aderenti cui si applicano i CCNL UNIGEC/UNIMATICA, UNIONCHIMICA, UNITAL, CONFAPI ANIEM, UNIONTESSILE e UNIONALIMENTARI.

Cos’è la Nuova Sabatini e a cosa serve?

La Nuova Sabatini è stata introdotta dal cosiddetto Decreto del Fare (D.L. 69/2013) per poi essere, nel corso degli anni, rifinanziata e modificata con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle PMI e stimolare la competitività del sistema produttivo italiano.

Attraverso questa misura, infatti, lo Stato interviene offrendo un contributo che copre parte degli interessi sui finanziamenti bancari o sui leasing contratti per l’acquisto dei beni strumentali come macchinari, impianti, beni strumentali, attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali.

Il beneficio, dunque, si traduce in una riduzione del costo del denaro per l’impresa, rendendo più sostenibili gli investimenti necessari per crescere e innovare.

Il legislatore persegue, quindi, due scopi contemporaneamente

  • favorire la modernizzazione del tessuto produttivo italiano, attraverso l’acquisizione di beni strumentali tecnologicamente avanzati; 
  • sostenere gli investimenti in digitalizzazione e innovazione nell’ottica dell’Industria 4.0, cioè quel processo che intende portare a una produzione industriale del tutto automatizzata.

La misura prende il nome dalla vecchia Legge Sabatini, cioè la Legge 1329/1965, che 60 anni fa introdusse strumenti agevolativi per l’acquisto di nuovi macchinari, per sostenere le imprese italiane durante il boom economico post-bellico. 

La versione attuale, oltre a mantenere lo spirito originario di sostegno agli investimenti produttivi, si è evoluta per rispondere alle due principali sfide contemporanee per le aziende italiane: la digitalizzazione e la transizione ecologica.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

A chi si rivolge la Nuova Sabatini?

La Nuova Sabatini è destinata alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che operano in Italia, indipendentemente dal settore produttivo, inclusi agricoltura e pesca. 

Per accedere all’agevolazione, le imprese devono soddisfare specifici requisiti al momento della presentazione della domanda. Possono accedere all’agevolazione le imprese che:

  • rientrano nella definizione di PMI secondo i parametri UE, cioè hanno meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro o un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro, parametri che includono anche le microimprese e le piccole imprese, che hanno caratteristiche dimensionali ancora inferiori (una microimpresa ha meno di 10 dipendenti e un fatturato o totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro; una piccola impresa ha meno di 50 dipendenti e un fatturato o totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro);
  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca, al fine di assicurare che l’azienda operi legalmente sul territorio nazionale e sia riconosciuta dalle autorità competenti;
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali (cioè non sono in fase di fallimento, per intenderci), a garanzia che l’azienda abbia una struttura finanziaria solida e sia in grado di sostenere gli investimenti previsti;
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea, assicurando che l’azienda abbia una condotta conforme alle disposizioni europee in materia di aiuti di Stato;
  • non si trovano in condizioni tali da risultare “impresa in difficoltà” così come definita dalle vigenti disposizioni comunitarie;
  • hanno almeno una sede operativa nel territorio italiano alla conclusione dell’investimento.

Come anticipato sono ammessi tutti i settori produttivi tranne quelli finanziario e assicurativo. Pertanto anche agricoltura e pesca possono beneficiarne.

È importante sottolineare che non è richiesto che l’impresa sia già costituita al momento della domanda, purché la costituzione avvenga prima della presentazione della richiesta di erogazione del contributo.

Come funziona la Nuova Sabatini

La Nuova Sabatini opera attraverso un meccanismo che combina finanziamento bancario e contributo statale e il suo funzionamento si articola in diverse fasi.

L’impresa innanzitutto presenta a una banca o a un intermediario finanziario la richiesta di finanziamento per l’acquisto di beni strumentali.

Il finanziamento, che può essere bancario o in leasing, deve essere:

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

  •    di durata non superiore a 5 anni;
  •    di importo compreso tra 20.000 e 4 milioni di euro;
  •    interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Inoltre è prevista una garanzia fino all’80% del montante del prestito grazie al Fondo Centrale Garanzia PMI.

I beni finanziabili si dividono in diverse categorie:

  • beni strumentali “ordinari”, dunque macchinari, impianti, attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali;
  • beni 4.0, cioè investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti;
  • investimenti green, quindi beni strumentali destinati a strutture produttive con impatto ambientale ridotto.

Tutti questi beni devono essere utilizzati direttamente nell’esercizio dell’attività imprenditoriale.

Non sono ammessi invece gli investimenti in terreni, fabbricati, beni usati o rigenerati, né le immobilizzazioni in corso (cioè costi interni ed esterni sostenuti per la realizzazione di un bene immateriale per il quale non sia ancora stata acquisita la piena titolarità del diritto o riguardanti progetti non ancora completati). 

Una volta approvato il finanziamento, l’impresa deve completare l’investimento entro 12 mesi e utilizzare i fondi esclusivamente per gli scopi previsti. 

Il contributo ministeriale è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del:

Prestito personale

Delibera veloce

 

  • 2,75% annuo per gli investimenti ordinari;
  • 3,575% annuo per gli investimenti in tecnologie digitali (Industria 4.0) o sostenibili (Nuova Sabatini Green);
  • 5,5% per investimenti nelle regioni del Mezzogiorno (Nuova Sabatini Sud).  

Dunque sostanzialmente le imprese devono poi restituire solo la quota capitale del finanziamento.

Per inoltrare la domanda, le aziende e gli istituti di credito interessati devono accedere alla piattaforma benistrumentali.dgiai.gov.it e seguire la procedura predisposta dal Ministero.

Novità della Legge di Bilancio 2025

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti novità per la Nuova Sabatini, rafforzando ulteriormente il sostegno alle PMI. 

Innanzitutto rifinanziando la misura attraverso lo stanziamento di nuove risorse, circa 1,7 miliardi di euro per il periodo 2025-2029 (di cui 400 milioni per il 2025), per garantire la continuità operativa della misura, ma anche con un incremento della dotazione finanziaria per sostenere un maggior numero di investimenti. 

Ricordiamo, inoltre, che dal 1° ottobre 2024 è attiva anche la Nuova Sabatini Capitalizzazione, introdotta con la circolare direttoriale 1115/2024, che riconosce alle PMI, costituite in forma di società di capitali, un contributo maggiorato rispetto a quello ordinario a fronte di investimenti collegati ad un aumento del capitale sociale:

  • non inferiore al 30% dell’importo del finanziamento deliberato, interamente sottoscritto dalla PMI entro e non oltre i 30 giorni successivi alla concessione del contributo;
  • versato per almeno il 25% oppure per l’intero importo, qualora l’aumento di capitale sia effettuato dall’unico socio ovvero da una società a responsabilità limitata semplificata, entro e non oltre i 30 giorni successivi alla concessione del contributo.

Per approfondire, consigliamo di consultare la pagina del sito del MIMIT denominata Agevolazioni per gli investimenti delle pmi in beni strumentali nuova sabatini

Contributo Enfea per le aziende

Enfea, l’Ente Bilaterale costituito dalle associazioni CONFAPI e CGIL, CISL, UIL e che si rivolge alle Piccole e Medie Imprese, e ai rispettivi dipendenti, che applicano i CCNL UNIGEC/UNIMATICA, UNIONCHIMICA, UNITAL, CONFAPI ANIEM, UNIONTESSILE e UNIONALIMENTARI, offre un contributo alle imprese impegnate nella fondamentale transizione digitale.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Parliamo nello specifico del contributo per l’assunzione di un operatore qualificato per lo svolgimento di mansioni destinate alla transizione digitale, che ha le seguenti caratteristiche:

  • assunzione con contratto a tempo pieno e indeterminato, o successivamente alla trasformazione del rapporto in contratto a tempo indeterminato;
  • importo del contributo pari a 1.000 euro.

Per accedere al contributo occorre presentare copia del contratto di assunzione a tempo indeterminato o lettera di trasformazione con evidenza della esplicita mansione alla transizione digitale.

La domanda deve essere presentata entro tre mesi dall’assunzione.

Per approfondire, consigliamo di consultare la pagina dedicata alle Prestazioni presente sul sito.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link