Contributi a fondo perduto per la Transizione Industriale

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Per supportare le imprese nell’adattamento alle sfide ambientali, il “Fondo per il sostegno alla transizione industriale” è destinato alle aziende di ogni dimensione su tutto il territorio nazionale che investono nella tutela ambientale.

L’obiettivo è favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche dell’UE per la lotta ai cambiamenti climatici.

 

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CONTRIBUTI

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, nel rispetto delle intensità massime previste dal Regolamento GBER e dalla sezione 2.6 del Quadro Temporaneo per la decarbonizzazione.

Miglioramento dell’efficienza energetica

Contributo del 30% sulle spese ammissibili, se confrontate con uno scenario senza aiuto.

Maggiorazioni:

  • +20% per le piccole imprese;
  • +10% per le medie imprese;
  • +15% per investimenti in zone A;
  • +5% per investimenti in zone C;
  • Se le spese ammissibili coprono il 100% dei costi totali, l’intensità e le maggiorazioni vengono ridotte del 50%.

Per gli interventi direttamente connessi al conseguimento di un livello più elevato di efficienza energetica degli edifici adibiti ad attività produttiva, il contributo a fondo perduto è:

  • 30% o 25% delle spese ammissibili a seconda dei casi;
  • Maggiorazioni identiche a quelle sopra indicate;
  • Ulteriore +15% se l’investimento migliora la prestazione energetica dell’edificio di almeno il 40%;
  • Se si applica la sezione 2.6 del Temporary Framework, il contributo è del 30% dei costi agevolabili.

Impianti da autoproduzione di energia

  • 45% di contributo per impianti di energia rinnovabile, idrogeno rinnovabile o cogenerazione ad alto rendimento;
  • 30% di contributo per impianti di stoccaggio e cogenerazione diversa da quella ad alto rendimento;
  • Maggiorazioni: +20% per le piccole imprese e +10% per le medie imprese.

Uso efficiente delle risorse

  • 40% di contributo sulle spese ammissibili.

Maggiorazioni:

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  • +20% per le piccole imprese
  • +10% per le medie imprese
  • +15% per investimenti in zone A
  • +5% per investimenti in zone C

Cambiamento del processo produttivo

  • Contributo a fondo perduto con intensità definita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale, in base alla dimensione aziendale e alla zona di investimento.

 

BENEFICIARI

Le agevolazioni sono destinate a imprese di qualsiasi dimensione, operanti su tutto il territorio nazionale, che alla data di presentazione della domanda:

  • Sono attive e regolarmente iscritte al Registro delle Imprese;
  • Presentano un investimento in una sola unità produttiva, operante nel settore manifatturiero (Sezione C ATECO 2007);
  • Non sono in difficoltà al 31 dicembre 2019 e non sono soggette a liquidazione volontaria o procedure concorsuali;
  • Non hanno ricevuto aiuti illegali o incompatibili non rimborsati;
  • Hanno restituito eventuali agevolazioni revocate dal Ministero;
  • Sono in regola con gli obblighi contributivi.

Il 50% del Fondo è destinato alle imprese energivore (elenco CSEA, art. 19, comma 2, legge 167/2017).

Almeno il 40% dei fondi riservato a progetti nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

 

INTERVENTI AGEVOLABILI

Il Fondo sostiene progetti che perseguono almeno uno dei seguenti obiettivi:

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1. Maggiore Efficienza Energetica

  • Miglioramento dell’efficienza energetica aziendale;
  • Cambiamento fondamentale del processo produttivo per il risparmio energetico;
  • Spese accessorie ammissibili (fino al 40%) per l’installazione di:
    • Impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili;
    • Impianti a idrogeno;
    • Impianti di cogenerazione ad alto rendimento (art. 41 GBER).

2. Uso Efficiente delle Risorse

  • Riduzione del consumo di risorse tramite riuso, riciclo, recupero di materie prime o utilizzo di materiali riciclati);
  • Cambiamento fondamentale del processo produttivo.

 

Vincoli e Requisiti

Gli investimenti devono perseguire, in via esclusiva, un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali.

I programmi di investimento devono rispettare alcuni requisiti fondamentali:

  • Devono iniziare dopo la presentazione della domanda, per garantire che il finanziamento sostenga effettivamente nuovi interventi;
  • L’importo complessivo delle spese ammissibili deve essere compreso tra 3 e 20 milioni di euro, assicurando così un impatto significativo sul processo produttivo;
  • Devono essere completati entro 36 mesi dalla concessione del contributo, con la possibilità di una proroga massima di 12 mesi. Entro questo periodo, gli investimenti devono entrare in funzione e diventare pienamente operativi;
  • Non possono beneficiare di un doppio finanziamento;
  • Devono rispettare i criteri ambientali europei e nazionali, evitando qualsiasi impatto negativo significativo sugli obiettivi di sostenibilità (articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852 – DNSH). Inoltre devono essere conformi alla Circolare MEF-RGS del 14 maggio 2024, n. 22, e alle relative schede tecniche.

Non sono ammessi interventi che comportano un aumento della capacità produttiva, a meno che l’incremento non sia strettamente legato a esigenze tecniche e comunque non superi il 20% rispetto alla situazione precedente. Per gli aiuti concessi nell’ambito del Quadro Temporaneo, l’aumento massimo consentito è del 2%.

 

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le spese essenziali per la realizzazione dei programmi di investimento, relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni (artt. 2423 e seguenti del Codice Civile), tra cui:

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  • Suolo aziendale e sistemazioni (fino al 10% dell’investimento totale ammissibile).
  • Opere murarie e assimilate (fino al 40%, solo se funzionali agli obiettivi ambientali).
  • Impianti e attrezzature di nuova fabbricazione.
  • Software, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.

Se l’impresa aderisce al Quadro Temporaneo, sono agevolabili anche i costi totali di attrezzature, macchinari e impianti destinati all’efficientamento energetico.

Formazione del personale

Sono ammesse anche le spese per la formazione, comprese:

  • Compensi dei formatori, calcolati sulle ore di lezione;
  • Costi operativi per formatori e partecipanti (viaggi, alloggio, materiali, attrezzature, ecc.);
  • Consulenze connesse alla formazione;

 

SCADENZE, PRESENTAZIONE E VALUTAZIONE DOMANDE

Le domande possono essere presentate esclusivamente online dalle ore 12:00 del 5 febbraio 2025 fino alle ore 12:00 dell’8 aprile 2025.

Le richieste valutate positivamente saranno finanziate fino a esaurimento delle risorse disponibili. Ogni impresa può presentare una sola domanda per unità produttiva, indipendentemente dal numero di obiettivi ambientali perseguiti.

È prevista la formazione di una graduatoria basata sui punteggi attribuiti ai singoli programmi di investimento.

 

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