Progetto CiLab: Nasce il Parco Circolare

È entrato nella fase operativa il progetto CiLab, un’iniziativa che ha come obiettivo la creazione di un parco circolare e la formazione di “tecnici della progettazione turistica locale”. Il progetto si propone di sviluppare un nuovo approccio al turismo, promuovendo un “turismo della cura” e coinvolgendo la comunità nella custodia e valorizzazione del patrimonio ambientale locale.

Il corso ad Avellino: un nuovo inizio per il turismo

Il corso, che ha preso il via stamattina ad Avellino, è stato inaugurato alla presenza di ricercatori universitari, docenti e del presidente del GAL, Angelo Frattolillo. Questo progetto nasce dalla collaborazione tra il parco regionale dei Monti Picentini, il dipartimento di architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo del CNR, ed è finanziato dal PSR Campania 2014-2020. Il tutto è promosso dal GAL Irpinia Sannio Cilsi.

Un approccio innovativo alla programmazione turistica

Il filo conduttore del progetto è un nuovo approccio alla programmazione turistica, che prevede una formazione innovativa per gli operatori del settore. La professoressa Maria Cerreta, del dipartimento di architettura, ha sottolineato l’importanza di promuovere il “turismo della cura” attraverso un’educazione consapevole. Questi nuovi tecnici giocheranno un ruolo fondamentale, in quanto avranno il compito di conoscere e far conoscere il parco dei Monti Picentini.

La responsabilità della comunità locale

Uno degli obiettivi principali del progetto è responsabilizzare la comunità locale riguardo alla cura del proprio patrimonio naturale ed ambientale. Il fine è trasformare la popolazione locale in custodi del patrimonio, che diventino guardiani attivi del territorio e delle sue risorse.

Potenziamento delle competenze e opportunità lavorative

Il progetto mira anche a potenziare le competenze professionali attraverso la realizzazione di laboratori e seminari. Questi momenti di formazione permetteranno di incrementare i livelli di occupazione e aprire nuove opportunità di lavoro nel settore turistico e ambientale.

La certificazione delle competenze professionali

Un altro obiettivo del progetto è la creazione di un processo di certificazione e validazione delle competenze professionali dei partecipanti, con l’intento di formare i tecnici della progettazione turistica locale. Questi professionisti saranno in grado di progettare attività turistiche sostenibili, in grado di valorizzare il territorio in modo circolare ed ecocompatibile.

Il parco come organismo produttivo di valori condivisi

Da questo progetto nasce l’idea di un parco come organismo produttivo di valori condivisi. Il parco non sarà solo un luogo di bellezze naturali, ma diventerà un ecosistema che include risorse culturali, sociali, ambientali, naturalistiche ed economiche. Il progetto mira a far interagire queste risorse seguendo un modello basato sui principi dell’economia circolare, favorendo processi rigenerativi e sostenibili.

Fasi del progetto: co-esplorazione, co-progettazione e co-produzione

Il progetto CiLab prevede una serie di fasi operative che includono la co-esplorazione, la co-progettazione e la co-produzione di idee e soluzioni innovative per il turismo locale. Queste fasi coinvolgeranno attivamente la comunità e i professionisti del settore.

Laboratori tematici: escursionismo, enogastronomia e design

Per garantire una formazione completa e diversificata, il progetto prevede l’attivazione di tre tipologie di laboratori:

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procedure celeri

 

• Escursionismo ed ambiente
• Eno-gastronomia, ruralità e design
• Cultura e innovazione

Il supporto del GAL Irpinia Sannio Cilsi

Angelo Frattolillo, presidente del GAL Cilsi, ha espresso la sua soddisfazione per l’avvio del progetto, sottolineando l’importanza dell’iniziativa. “Siamo fieri come GAL di aver finanziato questo progetto, che rappresenta un’opportunità per il territorio”, ha dichiarato Frattolillo, aggiungendo un ringraziamento al presidente del parco, Pompeo D’Angola, e all’intero gruppo di lavoro che ha reso possibile la realizzazione del progetto.