Il turismo termale della provincia si rinnova e investe sui servizi dedicati alla clientela più esigente
Il 9 febbraio sono stati presentati, nell’ambito dell’edizione 2025 della Borsa Internazionale del Turismo-BIT di Milano, i risultati delle indagini dirette all’offerta e alla domanda delle Terme di Fiuggi e di Suio, svolte nel 2024 da ISNART-Istituto Nazionale per le Ricerche Turistiche per conto di Informare-Azienda speciale della Camera di Commercio di Frosinone-Latina.
I risultati della ricerca sono stati presentati alla BIT di Milano nel corso dell’evento “L’offerta termale come volano del turismo wellness nel Lazio: tra continuità e prospettive di rilancio”, in cui sono intervenuti il Presidente della Camera di commercio di Frosinone – Latina di Si.Camera e Assonautica Italiana Giovanni Acampora, l’Assessore al Turismo della Regione Lazio Elena Palazzo, il Segretario Generale del Ministero del Turismo Barbara Casagrande. Il Presidente Isnart Loretta Credaro, Guido D’Amico Membro di Giunta Camerale Frosinone – Latina, Stefan Marchioro Regione Veneto, Direzione Turismo Progetti territoriali e governance del turismo, Paolo Bulleri Dirigente Isnart.
Il turismo termale
L’evento è stato anche occasione per un primo confronto sulle problematiche e le potenzialità di sviluppo del turismo termale in Italia e per presentare il piano di ricerca, voluto da Unioncamere nazionale in collaborazione con diversi sistemi camerali regionali, per la scrittura di un Rapporto nazionale sul turismo termale edito da ISNART e previsto per la fine dell’anno.
Da indagini dirette realizzate da Unioncamere-Isnart per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio nel 2023/2024 si stima come il prodotto Terme in Italia generi 17,3 milioni di presenze turistiche italiane e straniere, considerando sia coloro che pernottano in strutture ricettive che il turismo parallelo delle abitazioni private (seconde case, abitazioni in affitto, ospitalità di parenti e amici). L’impatto economico stimato sui territori è di 1,3 miliardi di euro, tra spese di alloggio, ristorazione, trasporti locali, ingressi nei centri termali, servizi benessere, shopping, visite culturali e divertimenti.
A livello locale, gli operatori della filiera termale di Fiuggi e Suio stanno lavorando nella direzione di ampliare l’offerta legata ai servizi benessere. Ma senza dimenticare l’importanza di continuare nella direzione di un’offerta qualificata termale-curativa che contraddistingue queste destinazioni. Da potenziare le partnership di filiera, una leva strategica indispensabile per favorire lo sviluppo turistico-termale della provincia.
Nello specifico, dalle interviste svolte alle imprese ricettive di Fiuggi/Suio emerge come la clientela legata al turismo termale sia quasi il 40% della domanda, caratterizzata da una buona propensione ad abbinare l’esperienza termale al turismo culturale, al religioso, al business/eventi e/o ai viaggi di nozze. Quanto ai canali informativi e promozionali adottati, prevalgono il mailing delle offerte (68% delle imprese intervistate) e quelle pubblicate sul sito web della struttura (52%).
I principali target del turismo termale
Sono coppie (per il 64% delle imprese), gruppi organizzati (36%), giovani (18%) e gruppi di amici o familiari (9%). Emerge con chiarezza come sia consistente la quota di repeater (72,7%) e un’elevata incidenza di utenza domestica (86,7% di quanti hanno pernottato delle strutture). In media 1 cliente su 2 prenota il soggiorno direttamente al telefono.
Turismo termale: tour Operator ed agenzie di viaggi
Sono ancora pochi quelli che propongono pacchetti turistici combinati tra turismo termale e altri prodotti locali (15% degli intervistati). Prevalente appare l’integrazione con il turismo culturale e con la motivazione legata alla fruizione dell’enogastronomia locale.
Le priorità segnalate dagli operatori sul territorio
Emerge la necessità di puntare maggiormente sulla clientela composta da famiglie, con un’offerta dedicata a chi viaggia con i figli; e di lavorare ad una maggiore visibilità sui mercati internazionali per intercettare quella domanda turistica proveniente da Roma in cerca di una pausa di “benessere”.
Il profilo del turista termale che soggiorna tra Frosinone-Latina
Ha un reddito medio o medio-alto (94,5% degli intervistati), è italiano e proveniente da località limitrofe, viaggia in coppia (56,3%) e torna periodicamente nella località e/o presso la struttura in cui si è trovato bene. Cosa chiedono di più i consumatori delle Terme di Fiuggi/Suio? Un’offerta promozionale più ampia e diversificata, tra pacchetti, convenzioni e bonus dedicati ai vari target di domanda.
Giovanni Acampora, Presidente della Camera di commercio di Frosinone – Latina ha ricordato che: “La nostra ambizione è quella di avviare un confronto sulle problematiche e sulle potenzialità di sviluppo del turismo termale del nostro Paese e per questo abbiamo scelto di fare da apripista. Siamo partiti dai nostri territori, dove il turismo termale rappresenta una componente importante dell’intero comparto dell’accoglienza, con una grande capacità di destagionalizzazione dei flussi turistici.
L’obiettivo è costruire una strategia di rilancio del turismo termale, insieme ad Unioncamere e all’intero Sistema delle Camere di Commercio. Siamo stati pionieri sull’Economia del Mare e, con la stessa ambizione, vogliamo che l’attenzione sul turismo termale del nostro Paese torni ad essere alta. Il nostro ente camerale è sempre vicino alle imprese del territorio e continuerà, in modo concreto, a sostenere gli operatori del settore. Grazie anche ad un importante stanziamento di risorse, con l’intento di favorirne la crescita competitiva sul mercato turistico nazionale ed internazionale”.
L’intervento di Loretta Credaro, Presidente Isnart
Loretta Credaro, Presidente Isnart, ha commentato: “Da qualche anno la filiera del turismo termale italiano ha avviato un processo di rivitalizzazione, con investimenti in infrastrutture e servizi accessori che hanno contribuito a riposizionarla su un segmento di offerta legato ai servizi alto di gamma. Tuttavia, emerge come siano ancora molti gli operatori che faticano a identificare un nuovo posizionamento di mercato. I motivi sono molteplici: dalla tendenza della domanda ad accorciare vacanze e soggiorni, alle minori opportunità nelle coperture a carico del sistema sanitario nazionale derivate dai vincoli di bilancio. Non ultimo, dalla crescita della concorrenza che arriva da destinazioni termali europee che hanno saputo cogliere più velocemente i cambiamenti in atto. La sfida per i prossimi anni? Diversificare, modernizzare l’offerta e le infrastrutture di filiera e riposizionarsi su un mercato sempre più votato al wellness, puntando sull’utenza millennial internazionale.”
Fonte: ISNART
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