Questa è una storia di Dilettanti ed è la storia del Brancaleone e dei magnifici cinque. La squadra, espressione di un paese di circa 5mila abitanti, milita nella Serie A dei dilettanti della Calabria e da tanti anni è portata avanti con orgoglio, dignità, quasi a conduzione familiare. Budget contenuto, sicuramente lontano anni luce da altri sodalizi, più o meno blasonati, e una forza che deriva dalla passione, dall’amore per la maglia e per il paese. In questa squadra ci giocano, da sempre, i fratelli Giovanni e Daniele Galletta e il cugino Simone Galletta. E poi c’è Pasquale Borrello, che si è unito al gruppo qualche anno dopo. A questi si aggiunge il più piccolo della compagnia, si fa per dire, Giacomo Tuscano, anche lui ormai una colonna del club.
Dalla fine degli anni novanta Giovanni Galletta è il bomber della squadra e opera da tempo anche a livello dirigenziale, raccogliendo l’eredità del padre Vincenzo, compianto presidente del Brancaleone. Il fratello Daniele e il cugino Simone si sono aggiunti alla compagnia qualche anno dopo ed è dal 2001 che è iniziata l’era dei tre Galletta in squadra. Salite e discese: quattro promozioni e tre retrocessioni, con il culmine raggiunto due anni addietro: terzo posto e semifinale play off in eccellenza, per scrivere un altro capitolo di storia.
I magnifici cinque e il Brancaleone fatto in casa: un valido esempio fra i Dilettanti
Li abbiamo definiti i magnifici cinque perché il Brancaleone ha scritto tante pagine di storia fra i Dilettanti e lo ha fatto proprio con i calciatori costruiti in casa. Gente nata con il desiderio di indossare quella maglia. Ragazzini diventati uomini sempre con quei colori addosso e con la passione per il calcio. Giocatori che la domenica lasciano famiglia e affetti per divertirsi e fare qualcosa di utile per il paese. Giocano, appunto, per passione, e in questi anni ne hanno vissute davvero tante, compreso l’exploit con il beach soccer. Un altro traguardo raggiunto con grande soddisfazione, arrivando ai play off per la promozione nella massima serie. Sono, insomma, un valido esempio per tante realtà.
Altrove il calcio è scomparso o stenta a ripartire oppure si vivacchia nelle serie minori. Anche in piazze di grande tradizione e con un cospicuo numero di abitanti. A Brancaleone, invece, 21 anni (consecutivi) fra Promozione ed Eccellenza, con tanto orgoglio e dignità. E questo anche grazie a gente come loro. O come Tonino Santacaterina, dirigente benemerito, anche lui da una vita a lottare e soffrire per il Brancaleone. E poi ci sono altri compagni di viaggio, sempre pronti a dare una mano. Ma su tutti ecco i magnifici cinque fra i Dilettanti e una vita per il Brancaleone. Andiamo a conoscerli meglio.
Giovanni Galletta: il bomber a un passo dalle 600 presenze
Fra i magnifici cinque del Brancaleone nei Dilettanti lui è quello sul quale si potrebbe scrivere un libro. Anche perché è il bomber della squadra e, per quello che ha fatto, rimarrà in eterno nella storia del club. Indossa la maglia del Brancaleone dalla stagione 1998/99. Il suo debutto è di quelli da ricordare. Domenica 10 gennaio 1999. Da poco più di un mese ha compiuto 16 anni. Quel giorno si gioca la gara fra il Brancaleone e la Palmese. Con la maglia numero 11 un giovane attaccante. Proprio lui, Giovanni. La squadra allora allenata da Sofi vince per uno a zero (autorete di Bonaccorso). A cinque minuti dalla fine Cuppari scambia con Milano e mette il pallone al centro, dove proprio Gianni Galletta anticipa i difensori ospiti e depone il pallone in rete. Inizia da qui la storia del bomber fatto in casa.
Una storia che lo porta a realizzare 309 reti in carriera (in rossoblù), così suddivise: 284 in campionato (stagione regolare), 18 in Coppa Italia, 2 in Coppa Regione e 5 nei play off. In campionato, con il Brancaleone, ha saltato solo una stagione (2001/02) quando era fuori per motivi di studio. Per lui 599 presenze (considerando il solo campionato, stagione regolare) e 275 gol, con 67 sostituzioni fatte e 135 avute. È stato espulso 3 volte e ha subito 17 giornate di squalifica. È andato in doppia cifra 12 volte. Nel 2003/04 per lui in Prima categoria 28 presenze e 32 reti: una delle sue annate migliori. Fra il 2003 e il 2009 ha viaggiato a una media di 0,75 gol a partita. E con i numeri potremmo andare avanti ancora a lungo. Intanto, la prossima, sarà la gara numero 600 di campionato con il Brancaleone. Altro straordinario traguardo raggiunto da un bomber senza età.
Daniele Galletta e quel debutto con il gol
Difensore vecchio stampo: si appiccica all’avversario e lo segue per tutta la gara. I gol Daniele Galletta, deve evitarli. Eppure la sua storia nella seconda famiglia rappresentata dal Brancaleone inizia con una rete. È il 17 marzo del 2002. È la stagione in cui il club del presidente Enzo Galletta riparte dalla Prima categoria dopo la retrocessione. Piccola parentesi: si retrocede senza subire (unica squadra in tutto il campionato) nessuna ammenda. Giusto per capire il modo cavalleresco con cui faceva calcio il compianto presidente rossoblù. Ma torniamo a quel 17 marzo del 2002. Il Brancaleone sta vincendo largamente sul Salice per tre a zero. Il tecnico Moio decide di fare entrare questo giovane difensore di 16 anni. Si tratta proprio di Daniele Galletta e a fargli posto è il cugino Simone. E che succede dopo pochi minuti? Daniele Galletta festeggia l’esordio con il Brancaleone andando in gol! Un esordio da incorniciare. Guarda caso la stessa cosa, come abbiamo visto, è accaduta al fratello.
Nato il 9 dicembre del 1985, Daniele è al 24° anno con il Brancaleone. Ha giocato di meno rispetto al fratello e al cugino, ma lui c’è sempre stato, nella gioia e nella delusione. Diversi i momenti emozionanti vissuti in rossoblù. Fra i più belli quelli trascorsi tre stagioni addietro. Il Brancaleone targato Alberto Criaco realizza cose straordinarie, vincendo il campionato di Promozione. In quel torneo Daniele Galletta firma due reti. La prima a Catanzaro, contro lo Sporting (0-1) il 23 ottobre del 2021. La squadra catanzarese, allora capolista e sempre vincente, si inchina al Brancaleone e cade colpita proprio dal difensore rossoblù. Altro gol pesante il 22 gennaio del 2022 nel 3-3 con il San Giorgio. Al suo attivo 284 presenze, in campionato, con 6 gol fatti. Poi ci sono 77 sostituzioni fatte e 41 avute. Quindi ecco 13 espulsioni e 36 giornate di squalifica.
Simone Galletta: una vita da mediano di “fuoco”
Lui è quello più cattivo, meglio stargli alla larga! Scherzi a parte, per Simone Galletta la canzone di Ligabue è azzeccata. Una vita da mediano, lì nel mezzo, a recuperare palloni, a battagliare, a lottare, per la maglia e per il paese. Per fare grandi cose con il “piccolo” Brancaleone. Classe 1986, è un altro veterano della squadra e anche lui è un prodotto fatto in casa e ha sempre indossato questi colori. A 15 anni giocava già in Prima categoria. Il 4 novembre del 2001 (Brancaleone – N. Archi 1-0, gol di Raco), l’esordio in rossoblù. Il 14 aprile del 2003 (Brancaleone – Sambatello 6-1), la prima rete. La stagione successiva la vera “esplosione”: perché il mediano di rottura è un centrocampista che vede la porta: ne fa 11, di reti, e contribuisce al salto in Promozione della squadra.
Ma c’è anche un altro Simone Galletta, quello “focoso” e che prende qualche rosso di troppo. Ma sta migliorando sotto questo aspetto, visto che ha subito solo due espulsioni nelle ultime sette annate! In precedenza, invece, diversi rossi e, come vedremo, numerose giornate di squalifica. Ma valgono di più le presenze, le “battaglie” fatte ovunque e con chiunque, sempre a testa alta. La prossima (perché potrebbe giocare ancora per tanti anni) sarà la 25ª stagione con il Brancaleone. È alle soglie delle nozze d’argento con la maglia rossoblù, che indossa dal 2001. Al suo attivo 4 promozioni, con 451 presenze in campionato (stagione regolare) e 42 gol. È subentrato in 46 occasioni e 73 volte è stato sostituito. Poi, in questi 24 anni di carriera, ci sono 21 espulsioni e 57 giornate di squalifica! Sono tante, ma vuoi metterle con tutti quei palloni recuperati e con quella grinta infinita? Non c’è paragone! Simone Galletta is on fire!
Pasquale Borrello, il prezioso tuttofare
È nato l’11 ottobre del 1989 e ha sempre giocato nel Brancaleone. Pasquale Borrello è un’altra colonna del Brancaleone. A sedici anni l’esordio in Promozione. Il 4 novembre del 2006, diciassettenne, si toglie lo sfizio della prima rete con la maglia rossoblù e lo fa in casa della capolista. Il Brancaleone frena il Gioia Tauro sul risultato di 1-1. Il sabato successivo prosegue nel suo momento di gloria e firma la sua prima rete interna: 1-0 al Reggiosud. Da qui in poi tante avventure, con tre promozioni in maglia rossoblù. Si rende utile sia quando è titolare, sia quando deve subentrare dalla panchina. In carriera gli è capitato spesso di entrare a gara in corso: addirittura sono 140 le sostituzioni effettuate. Ma Pasquale c’è sempre.
È un trequartista che vede la porta, che sa calciare bene le punizioni e anche i calci di rigore. In campionato, stagione regolare, ha firmato 49 gol. Ed è proprio la rete ciò che manca da due stagioni a questa parte. Ma nel torneo edizione 2021/22 (quello della promozione in Eccellenza) ha saputo lasciare il segno con 7 centri. Da titolare o da subentrato, fa la sua parte. Viene utilizzato un po’ ovunque e lui in campo è di una generosità estrema. Tanto carattere e, anche in questo caso, l’orgoglio di indossare i colori rossoblù. Per Borrello 344 presenze in campionato (stagione regolare) e 49 gol fatti. Completano il conto: 140 sostituzioni fatte, 105 sostituzioni avute, 8 espulsioni e 19 giornate di squalifica.
Giacomo Tuscano, il crociato che salta e il ritorno in campo
Come si diceva lui è il più piccolo dei “magnifici cinque” del Brancaleone fra i Dilettanti. Classe 1995, Giacomo Tuscano, centrocampista di quantità e sostanza, ci ha rimesso anche un crociato per il club rossoblù. In casa Tuscano, fra l’altro, il Brancaleone è un affare di famiglia da una vita. Nella stagione 2011/12, a soli 16 anni, fa il suo esordio in Eccellenza. Inizia a giocare per divertimento, ma c’è lo studio a cui pensare, tanto che una stagione neppure gioca, essendo fuori, all’università. Ritorna a settembre del 2016 e diventa un pilastro della squadra.
Sabato 15 settembre del 2018 segna il primo gol con la maglia del Brancaleone (nella netta affermazione per 6-1 sul Borgia). Maglia numero 4 sulle spalle. Poi arriva il covid e si ferma. Ma lo stop più grave giunge nella stagione 2021/22. Il Brancaleone è in lotta con Gioiese e Sporting Catanzaro Lido per la promozione in Eccellenza. Giacomo gioca tutte le gare fino alla 18ª quando, in casa dell’Africo si fa male a un quarto d’ora dalla fine. È il 7 febbraio del 2022. Salta il crociato e lui salta un’intera stagione e anche di più. Tornerà in campo l’11 settembre del 2023, nella gara di coppa contro il Bianco. La squadra è in Eccellenza e lui si riprende lo spazio e la maglia da titolare. Al suo attivo 193 presenze in campionato (stagione regolare), con 24 sostituzioni fatte e 39 avute, 1 espulsione e 7 giornate di squalifica.
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