CuGino dei Principi di Spadafora: scopri il nuovo Grillo

Non è semplicemente un luogo, Virzì: è un’esperienza che invita alla quiete e alla contemplazione. Immaginate di immergervi in un paesaggio collinare, dove il silenzio è interrotto solo dal canto degli uccelli e dal fruscio del vento tra le vigne. Qui, l’Azienda Agricola dei Principi di Spadafora, animata da una filosofia che affonda le proprie radici nel rispetto per la terra e dalla passione per l’arte enologica, ha dato vita a una nuova espressione del proprio terroir: “CuGino”, un Grillo che incarna l’autenticità e la purezza di questo angolo di Sicilia. Winery Tasting Sicily ha avuto il privilegio di partecipare alla presentazione di questo vino, e desideriamo condividere con voi le emozioni e le scoperte di questo viaggio tra vigne e sapori autentici.

Virzì: un terroir pregiato, un’eredità da custodire

“Virzì, il nostro luogo del cuore.” Così la famiglia Spadafora descrive questo angolo di Sicilia, un’oasi di pace situata nella parte sud-occidentale del territorio di Monreale, ad ovest di Camporeale, a soli 16 km dalla costa settentrionale. Un paesaggio collinare, plasmato da secoli di agricoltura, si estende a perdita d’occhio, lontano dal frastuono dei centri abitati. Qui, la terra racconta storie millenarie, come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti, tra cui un’anfora del V-VI secolo d.C. La famiglia Spadafora, consapevole dell’eredità custodita in questi luoghi, sente un profondo senso di responsabilità nel preservarne l’autenticità. “Oggi sentiamo una forte responsabilità nei confronti di questi luoghi, un legame che si proietta ben oltre il presente, plasmando il futuro e l’eredità che intendiamo lasciare”, si legge nel blog di Francesco Spadafora.

La storia di Virzì è intrisa di passione e dedizione, fin dalle origini, quando Don Pietro dei Principi di Spadafora ereditò la tenuta dallo zio Michele De Stefani, abile agricoltore ed allevatore di cavalli da corsa. Le ferite del terremoto del 1968 non scalfirono l’amore di Don Pietro per la sua terra, che lo spinse a intraprendere un’opera di ricostruzione e riqualificazione. Con lungimiranza, valorizzò i vitigni autoctoni siciliani e introdusse varietà alloctone, ponendo le basi per la produzione di vini di eccellenza. Oggi, Francesco Spadafora, figlio di Don Pietro, continua a coltivare la tradizione di famiglia, affiancato dalla figlia Enrica, con lo stesso spirito di rispetto per la terra e ricerca della qualità che ha animato la storia di Virzì.

I vigneti si estendono per 100 ettari intorno al nucleo centrale dell’azienda, costituito dalla cantina e da diversi edifici adiacenti, permettendo di lavorare immediatamente le uve vendemmiate e preservarne l’integrità. La caratteristica fondamentale del territorio di Virzì è la sua diversità: i vigneti si trovano su diverse collinette, ad altitudini comprese tra 220 e 400 metri sul livello del mare, e presentano un’ampia gamma di esposizioni. Questo mosaico di piccole parcelle consente di trovare il luogo ideale per ogni varietà, o di ottenere vini diversi dallo stesso vitigno. “E’ evidente che la grande estensione rappresenta nel nostro caso una risorsa importante.” (F. Spadafora)

L’azienda pratica un’agricoltura biologica, nel pieno rispetto della vite e del terroir, limitando le rese per esaltare le caratteristiche uniche di ogni parcella. La vendemmia, lunga e complessa, viene eseguita parcella per parcella, in base alle differenti maturazioni, e supportata da uno studio minuzioso volto al miglioramento delle metodiche.

Il clima di Virzì è caratterizzato da un elevato numero di ore di sole, dalla presenza di venti costanti e da escursioni termiche significative tra il giorno e la notte, fattori essenziali per la maturazione delle uve e la ricchezza aromatica dei vini. La presenza di alcune montagne protegge i vigneti dai venti freddi provenienti da nord.

Virzì è anche la casa della famiglia Spadafora, un luogo di accoglienza dove si organizzano degustazioni, pranzi e cene, e dove si producono olio extravergine d’oliva e prodotti dell’orto. “E’ il luogo senza il quale non saremmo quelli che siamo”– così si legge nel blog dei Principi di Spadafora, in un articolo intitolato “Virzì: l’importanza del luogo”

La filosofia dei Principi di Spadafora vignaioli in Sicilia

L’azienda dei Principi di Spadafora ama conservare e affinare bene i propri vini, presentandoli al pubblico solo quando hanno raggiunto la loro massima espressione. Dal 1993, l’azienda si dedica alla coltivazione esclusiva delle proprie uve, adottando un processo di vinificazione che privilegia l’utilizzo di lieviti indigeni (pied de cuve) e l’assenza di solforosa aggiunta, al fine di esaltare le caratteristiche uniche del terroir e rispettare i tempi della natura. “Questo ci permette di dare una impronta unica ai nostri vini, non figli di fermentazioni da lieviti selezionati, ma figli di lieviti prodotti con uve del nostro territorio”. L’impegno per la sostenibilità si traduce nell’adozione di energie alternative, nell’impiego di bottiglie di vetro leggero e nell’utilizzo di tappi biologici. “Ciò che anima il nostro spirito nel fare il vino è far sì che i nostri vini rispecchino l’uva che li ha generati, siano espressione del territorio di queste uve”.”

“CuGino”: un nuovo Grillo di eleganza e freschezza

CuGino è il nuovo vino bianco dell’azienda dei Principi di Spadafora, prodotto per la prima volta con la vendemmia 2024. Ottenuto da uve Grillo vendemmiate il 26 luglio, selezionando i grappoli su tre diversi appezzamenti, questo vino rappresenta una nuova interpretazione di un vitigno simbolo della Sicilia. Con una gradazione alcolica di 10,5%, si distingue per la sua leggerezza e freschezza, senza rinunciare alla complessità aromatica e alla struttura. Il suo colore è un giallo paglierino di buona intensità.

Al naso, si presenta delicato, con note di frutta a polpa bianca, erbe e fiori di campo, mostrando un profilo composto e armonico. Al palato, è fresco e snello in ingresso, con buona consistenza e una certa rotondità, seguita da una scia sapida lunga e rinfrescante. È un bianco di facile approccio, appagante grazie alla buona struttura e alla sapidità che allunga notevolmente il sorso, ideale per abbinamenti gastronomici.

Nato da un’annata particolarmente calda, il ‘CuGino’ rappresenta una sfida vinta, trasformando una difficoltà in un’opportunità per esprimere al meglio le potenzialità del Grillo in un contesto climatico differente. La viticoltura attenta e ragionata, unita al contenimento delle rese, ha permesso di ottenere un vino di buona intensità aromatica e giusta struttura, dimostrando come anche dalle difficoltà possano nascere creazioni uniche e importanti.

La vinificazione è stata effettuata in cemento con lieviti indigeni (pied de cuve). Dopo la fermentazione malolattica, il vino affina per tre mesi sui lieviti in vasche di acciaio. L’imbottigliamento è avvenuto nella prima decade di gennaio.

Il nome “CuGino” è un omaggio al rinomato “Principe G”, un Grillo icona dell’azienda, con cui condivide l’eleganza e la personalità, pur esprimendo una propria identità, più fresca e immediata.

Un’esperienza da vivere, un incontro con l’autenticità siciliana, lontano dal frastuono del mondo

Virzì si rivela un luogo in cui il tempo sembra sospendersi, in cui l’ospitalità è un valore autentico e in cui il vino si fa espressione sincera del territorio. L’invito è quello di scoprire questo angolo di Sicilia, di immergersi nella bellezza dei vigneti e di lasciarsi affascinare dalla passione e dalla dedizione che la famiglia Spadafora infonde in ogni sua creazione, nel silenzio avvolgente della campagna siciliana.