L’universo romance: tra piattaforme digitali e giovani lettori

Alla Legatoria Prampolini di Catania è stato presentato il libro della prof.ssa Claudia Cantale 

Romance e social reading. Comunicare in rete tra piattaformee algoritmi è il titolo del libro di Claudia Cantale, ricercatrice in Sociologia dei processi culturali e comunicativi al Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, che è stato presentato nei locali della Legatoria Prampolini.

Durante l’evento l’autrice ha dialogato con Alessandra Rigano, mostrando il grande panorama del romance e l’impatto che esso ha sulla società, facendo particolare riferimento alle piattaforme di social reading come Wattpad, Booktok, GoodReads e Telegram.

«Possibile che le lettrici attraverso l’abbondante consumo di letteratura rosa ricalchino gli schemi di ciò che consumano nella loro vita reale o che interpretino quello che gli succede attraverso ciò che consumano abbondantemente?». Questa, spiega l’autrice, è la domanda sottesa a tutto il libro.

Per la stesura di questo volume viene sottolineata anche l’importanza che ha avuto per la ricerca il metodo netnografico, che consiste nel frequentare gli spazi digitali in cui vivono lettori e lettrici scambiandosi opinioni, vivendo come loro e intervistandoli spesso digitalmente.

Nel corso dell’incontro l’autrice ha approfondito alcuni aspetti del romance nella società odierna.

L’autrice del libro, la prof.ssa Claudia Cantale

Spesso si dice che ai giorni d’oggi i giovani si siano allontanati dalla lettura, ma in realtà il mondo del Booktok è popolato da ragazzi che se ne appassionano. Lei cosa pensa del mondo del Booktok?

«Non posso che pensare tutto il bene possibile – spiega la prof.ssa Claudia Cantale -. Il Booktok non è soltanto un luogo in cui si scambiano consigli di libri, ma è anche una comunità affettiva in cui le persone che leggono, attraverso il libro, creano relazioni a tutti gli effetti grazie ad una passione: la lettura».

«Ovviamente all’interno di questi spazi ci possono essere anche dei vicoli ciechi o comunque vicoli oscuri, per esempio dei comportamenti che possono diventare pericolosi, quali il consumo eccessivo della lettura, spesso spinto dalle logiche della piattaforma, che porta l’isolamento delle persone – continua l’autrice -. Mi viene in mente il format della challenge 7 libri in 7 giorni che prevede la lettura massiva di libri, privando quindi i ragazzi e le ragazze di momenti di socialità sia dal vivo che in digitale. O anche l’haul e le unboxing che rappresentano un modo di consumare in maniera accumulativa».

Molti romance pubblicati provengono da Wattpad. È giusta la popolarità che hanno?

«Non c’è un giusto e uno sbagliato. È un tipo di editoria che sfrutta una piattaforma digitale che consente alle persone di testare la propria popolarità ma anche il proprio talento, prima di andare nelle librerie fisiche e anche incontro ad una selezione da parte di un editore. Oggi l’editoria è diversa rispetto a quella che si era conosciuta cinquanta o trent’anni fa, perché il self- publishing permette agli autori di accedere, anzi, di aprire il cassetto e far uscire il manoscritto», evidenzia la ricercatrice dell’ateneo catanese.

Un momento della presentazione del libro

Ritiene che alcune lettrici abbiano un’età non adeguata per leggere determinati libri?

«Lo penso assolutamente. Il libro è un media e come ognuno di essi, ha ovviamente i suoi contenuti che sono potenzialmente riservati ad alcune fasce di pubblico e ad altre no. Per cui se alcuni contenuti non sono debitamente mediati allora devono essere altamente sconsigliati o comunque devono essere dichiarati nella copertina», sottolinea la prof.ssa Claudia Cantale.

Il fenomeno del Booktok è destinato negli anni ad affievolirsi o acuirsi?

«Come tutti i processi legati alla diffusione della tecnologia, probabilmente subirà un momento di stabilizzazione, a cui seguirà il collasso», chiarisce l’autrice.

Da cosa dipende il successo dei libri che prendono forma su Wattpad o di cui si parla su TikTok?

«Essendo una questione di contagio sociale, dipende da quale nodo della rete fa esplodere un titolo come nel caso di La canzone di Achille – spiega la docente del Disum -. Il nodo era particolarmente significativo perché l’influencer che ne parlò per prima era una delle più importanti del Booktok, che aveva molti legami all’interno della rete con altri influencer di grande peso. Un altro fattore può essere l’ecosistema dei legacy media cioè dei media tradizionali, i quali possono diffondere e sostenere maggiormente il titolo in questione».

Le giovani lettrici di questi romance vogliono nella vita reale ricercare una storia simile alla trama che leggono?

«Non tutte – continua –.  È una domanda molto complessa a cui dare una risposta, perché le funzioni della lettura sono diverse, svariate. Sicuramente c’è un desiderio di evasione molto forte».

Questo è l’universo romance: un genere in continua espansione che, tramite le piattaforme di social reading, appassiona sempre più i giovani.