Decreto Cultura 2025 è legge. Sostegno all’editoria

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Con Legge n. 16 del 21 febbraio 2025 – presente nella Gazzetta Ufficiale n. 46 del 25 febbraio 2025 – è stato convertito il decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 201, recante misure urgenti in materia di cultura.

Piano Olivetti per la cultura

Il primo articolo del decreto-legge “Misure urgenti per la cultura”, introduce il Piano Olivetti al fine di potenziare il ruolo della cultura quale pilastro essenziale per il benessere delle comunità e la coesione sociale.

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Il Piano Olivetti propone mezzi per esaltare le biblioteche come centri di formazione intellettuale, civica e di integrazione sociale, nonché per sostenere la filiera dell’editoria libraria, enfatizzando in particolare le librerie storiche, artistiche e locali. Inoltre, si conferma l’importanza degli archivi e degli istituti storici e culturali nel conservare la storia e la memoria nazionale.

Gli obiettivi del piano sono:

  • promuovere la cultura come risorsa comune, integrata nella vita quotidiana delle comunità, seguendo il principio di sussidiarietà orizzontale;
  • incoraggiare la rinascita culturale di periferie, aree interne e zone svantaggiate, specialmente quelle affette da esclusione sociale ed economica, degrado urbano, calo delle nascite e spopolamento;
  • migliorare le biblioteche, valorizzando il loro contenuto materiale e digitale, come strumenti di formazione intellettuale e civica, di socializzazione e di connessione con il contesto sociale;
  • supportare la filiera dell’editoria libraria, anche mediante il riconoscimento delle librerie con una lunga tradizione, di rilevanza storico-artistica e di prossimità;
  • proteggere e valorizzare il patrimonio e le attività di archivi e istituti storici e culturali, come custodi della storia e della memoria nazionale.

Per attuare il Piano, il Ministero della Cultura dovrà emanare, entro 90 giorni e di concerto con il Ministero dell’Economia, i decreti necessari, rispettando le risorse disponibili e allineandosi alle strategie nazionali preesistenti, come quelle per lo sviluppo delle aree interne e la rigenerazione dei territori.

Decreto Cultura convertito: incentivi per aprire nuove librerie

Diverse innovazioni sono previste, dalle iniziative per promuovere e sostenere la cultura, ai finanziamenti destinati all’editoria, fino alle novità relative alla carta della cultura e alla carta 18App.

Tra le misure riguardanti l’editoria, spicca una nuova agevolazione mirata a promuovere l’espansione e la presenza capillare di librerie e biblioteche sul territorio nazionale.

Il decreto Cultura n. 201/2024 convertito dalla legge n. 16/2025 crea un nuovo fondo dotato di 4 milioni di euro per il 2024, mirato a incentivare l’apertura di nuove librerie da parte di giovani fino a 35 anni.

Nella distribuzione dei fondi, si privilegeranno le aperture in:

– aree interne e svantaggiate;

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– aree prive di librerie o biblioteche statali accessibili al pubblico.

Dei 4 milioni di euro disponibili, un milione è destinato a iniziative in aree che rientrano in una delle categorie definite dall’articolo 1, comma 2, della legge n. 158/2017:

  • aree soggette a problemi di dissesto idrogeologico;
  • aree con notevole ritardo economico;
  • comuni con un marcato calo della popolazione residente;
  • aree con difficoltà di insediamento, basate su specifici parametri come l’indice di vecchiaia, la percentuale di occupati sulla popolazione residente e l’indice di ruralità;
  • aree con carenze di servizi sociali essenziali;
  • aree con problemi di comunicazione e distanza dai grandi centri urbani;
  • comuni con una densità di popolazione inferiore a 80 abitanti per chilometro quadrato;
  • comuni che includono frazioni con le caratteristiche sopra menzionate;
  • comuni membri di unioni di comuni montani;
  • comuni situati totalmente o parzialmente all’interno di parchi nazionali, parchi regionali o aree protette;
  • comuni formati da fusioni;
  • comuni in aree periferiche o ultraperiferiche.

In questi comuni, non deve esistere un altro punto vendita di libri, anche se l’attività libraria non è predominante, purché rappresenti almeno il 30% dell’attività complessiva.

Decreto Cultura: aiuti per biblioteche

 Il decreto Cultura convertito stabilisce un nuovo fondo con un budget di 24,8 milioni di euro per il 2025 e di 5,2 milioni per il 2026, volto a supportare l’intero settore dell’editoria libraria, inclusa quella digitale, nonché librerie con una lunga tradizione o di rilevanza storico-artistica, librerie locali e librerie di qualità presenti in tutto il territorio nazionale.

I fondi allocati saranno distribuiti alle biblioteche pubbliche statali, agli enti pubblici locali e agli altri enti qualificati per l’acquisto di libri, anche in formato digitale.

Inoltre, si istituisce un fondo sperimentale di 10 milioni di euro destinato a rafforzare l’offerta culturale dei giornali cartacei, arricchendo le sezioni dedicate alla cultura, allo spettacolo e all’industria audiovisiva.

Cooperazione culturale con l’Africa e il Mediterraneo allargato

Cooperazione culturale tra l’Italia, l’Africa e il Mediterraneo allargato è al centro delle attenzioni, specialmente con la creazione di una nuova unità di missione. Questa entità, collaborando strettamente con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, avrà responsabilità chiave quali:

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  • la definizione e la gestione di progetti culturali con Stati e organizzazioni del continente africano;
  • il sostegno al dialogo culturale tra enti italiani e quelli dei paesi africani e mediterranei, con un focus particolare sui progetti di rinascita culturale nelle regioni meridionali;
  • la coordinazione di iniziative di ricerca e di alta formazione promosse dal MiC a vantaggio di entità e istituzioni africane e mediterranee, oltre a supportare partnership tra il settore pubblico e quello privato per la valorizzazione del patrimonio culturale africano.

Decreto Cultura: semplificazioni per spettacoli dal vivo

Il decreto n. 201/2024 convertito include anche provvedimenti che favoriscono il settore degli spettacoli dal vivo, tra cui la stabilizzazione, a partire dal 1° gennaio 2025, di una normativa che facilita l’organizzazione di concerti e altre attività di intrattenimento dal vivo in spazi aperti fino a 2mila spettatori.

Gli eventi potranno svolgersi dalle ore 8.00 fino all’1.00 del giorno successivo, attraverso una semplice notifica tramite SCIA. Di conseguenza, non sarà più necessario acquisire autorizzazioni, licenze, concessioni, permessi o altri approvazioni, a meno di specifiche restrizioni ambientali, paesaggistiche o culturali relative alla location dell’evento.



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