Agricoltura 4.0: dopo anni di crescita, il mercato rallenta

Il 2024 ha rappresentato un punto di svolta per il mercato italiano dell’Agricoltura 4.0: dopo anni di crescita a doppia cifra, il settore ha registrato un rallentamento, legato in particolare al calo degli investimenti in macchinari, attrezzature e componentistica, non compensato dalla pur significativa crescita delle soluzioni software.

È quanto emerge dal report 2025 dell’Osservatorio Smart AgriFood sull’innovazione tecnologica in agricoltura (“Smart agrifood: è tempo di una nuova consapevolezza”) realizzato dagli Osservatori di Digital Innovation del Politecnico di Milano e dal Laboratorio Rise (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia, i cui risultati sono stati presentati lo scorso 13 febbraio a Milano.

NETTA FLESSIONE DI FATTURATO PER IL MONDO “HARDWARE”, MENTRE CONTINUANO A CRESCERE GLI INVESTIMENTI IN SOFTWARE

Cifre alla mano,  il mercato dell’Agricoltura 4.0 si è assestato a un valore complessivo di 2,3 miliardi di euro (-8% rispetto al 2023):  una contrazione che viene ricondotta principalmente, come anticipato, al netto calo di fatturato del mondo “hardware”.

In particolare, la crescita, seppure a ritmo più ridotto rispetto agli anni precedenti,  degli investimenti in software, quali FMSI (Farm Management Information System, 13,5 % del totale), Decision Support System (DSS, 9,5% del totale), sistemi di monitoraggio e mappatura dei suoli (9% del totale) e delle colture (9% del totale), basate anche sull’Intelligenza Artificiale, non è bastata a colmare la netta flessione degli investimenti in macchinari (29% del totale del mercato) e attrezzature (26,5% del totale).

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IL RUOLO  DETERMINANTE DEGLI INCENTIVI PUBBLICI NEL PROMUOVERE L’INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA

Alla base di tale flessione, osservabile anche a livello europeo, il calo dei redditi agricoli, gli investimenti già realizzati negli scorsi anni e la riduzione degli incentivi pubblici a sostegno di tali investimenti.

Basta pensare che l’84% delle aziende agricole che hanno adottato soluzioni di Agricoltura 4.0 ha dichiarato di aver usufruito di almeno un incentivo, e gli stessi provider (81%) ritengono che le agevolazioni pubbliche negli ultimi anni siano state un fattore chiave per la crescita del mercato.

A fronte di tali trend del mercato, si evidenzia una crescita molto limitata della superficie agricola coltivata con soluzioni di Agricoltura 4.0, che passa dal 9% del 2023 al 9,5% nel 2024 e, sempre secondo l’indagine dell’Osservatorio, l’adozione di soluzioni 4.0 si intensifica tra le aziende già utilizzatrici, mentre cresce poco la quota di nuovi investimenti.

Escludendo le aziende che utilizzano esclusivamente software gestionali, il 41% delle aziende agricole adotta almeno una soluzione di Agricoltura 4.0  e circa il 30% ne utilizza due o più.

CAMBIANO RISPETTO AL PASSATO LE MOTIVAZIONI DEGLI INVESTIMENTI AZIENDALI MA SOLO L’8 PER CENTO DELLE AZIENDE AGRICOLE È “DIGITALMENTE MATURO”

L’indagine ha evidenziato anche un cambiamento molto significativo nelle motivazioni che portano le aziende agricole a investire in tecnologia. Si tratta di una maggiore consapevolezza nei confronti del paradigma di Agricoltura 4.0, che non si traduce nel solo rinnovo del parco macchine, bensì in evoluzione a tutto tondo del modo di condurre i processi (di campo e non) delle aziende agricole.

Tuttavia, nonostante questi progressi, se si considerano tutti gli aspetti che identificano la “maturità digitale” degli agricoltori, solo l’8% delle aziende agricole è effettivamente digitalmente “maturo”, mentre il 35% è “in cammino” e il 57% è in ritardo. Per giunta, tra le aziende in ritardo, più del 90% è completamente fermo, cioè non ha ancora investito in soluzioni digitali e non è nemmeno sicuro di farlo nei prossimi anni.

LA NASCITA DI NUOVE STARTUP E IL DIFFONDERSI DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Il contesto macroeconomico – si legge nel Report – non ha impedito però la nascita di nuove startup: nonostante, infatti, una generale contrazione degli investimenti – dimezzati, rispetto al 2022, arrivando a 8,5 miliardi di dollari –, il 2024 ha assistito all’aumento, seppur lieve, del numero di realtà imprenditoriali che propongono soluzioni digitali per il settore (+7%), con riferimento soprattutto al mondo agricolo.

Emergono altresì  nuove aree di applicazione, come l’Agri-Fintech, mentre prosegue l’interesse per il carbon farming, con startup che propongono soluzioni basate su piattaforme di gestione e analisi dei dati per il monitoraggio e la quantificazione dei volumi di carbonio e la vendita dei relativi crediti.

È cresciuto infine il numero di startup che offrono soluzioni abilitate da Intelligenza Artificiale (IA) e Machine Learning (+24%), così come il numero di soluzioni di Agricoltura 4.0 presenti sul mercato italiano basate su tali tecnologie (circa 1/3 del totale delle nuove soluzioni proposte sul mercato nel 2024).

COME ACCELERARE IL PROCESSO DI DIGITALIZZAZIONE DEL SETTORE: LE SFIDE PER IL FUTURO

Concludendo, cosa si può fare in concreto per favorire una maggiore digitalizzazione dell’intero settore agroalimentare? L’indagine  dell’Osservatorio Smart AgriFood individua tre fattori che potranno avere un impatto importante nella diffusione del digitale: la crescente consapevolezza dei benefici derivanti dalle soluzioni 4.0, soprattutto per ottimizzare le risorse aziendali e migliorare la redditività, gli incentivi pubblici e la collaborazione tra gli attori della filiera.

Fonte testo e tabelle: Ricerca 2024 dell’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia. – www.osservatori.net”.

Fonte immagine di apertura: Adobe Express