‘Vicin a vu’, l’assistenza agli anziani è in “rete”

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“Vicin a vu”; una locuzione dialettale per avvolgere di certezze la popolazione over 65, quella usata per denominare un programma di assistenza innovativo, che mette in rete i Comuni di Montenero di Bisaccia, San Giacomo degli Schiavoni e Petacciato, presentato ieri mattina nella sala consiliare del comune capofila. Come spiega la sindaca del Comune capofila, Simona Contucci: «Un progetto che parte come finanziamento Pnrr, adesso è gestito dall’agenzia di coesione proprio per quello noi abbiamo l’interesse alla proroga e quindi al rifinanziamento; è un progetto che cerca di evitare l’accesso indiscriminato ai nosocomi, attraverso l’utilizzo di tutta una serie di figure anche molto specializzate, tipo il fisioterapista geriatrico, l’infermiere di comunità, l’assistente domiciliare, l’assistente socio-sanitario. L’assistenza domiciliare prevede la cura alla persona, quindi una semplice preparazione dei pasti, la pulizia della casa e anche dell’anziano. Quindi c’è una persona che quasi tutti i giorni va presso le abitazioni degli anziani e segue l’anziano in maniera individuale. Poi c’è il trasporto sociale, servizio molto molto utilizzato, che prevede appunto il trasporto o collettivo individuale degli over 65 che hanno bisogno, per esempio, di fare degli esami clinici particolari, oppure che devono fare delle cure specifiche, ad esempio anche delle cure chemioterapiche, piuttosto che recarsi nelle strutture di fisioterapia. La peculiarità di questo di questo servizio è spostata sul lato dell’occupazione, con 27 figure inserite nel progetto, che mira a fare rete e tracciare anche la rotta sul futuro: 17 assistenti domiciliari, 7 Oss, 1 fisioterapista, 1 ostetrica e un infermiere di comunità. Figure che, innanzitutto, possono restare in Molise, Ma che possono ovviamente predisporre anche un percorso e un progetto di vita». Raggiante, la prima cittadina, che ha spiegato anche di aver avuto l’autorizzazione a estendere la platea dei beneficiari: I servizi di assistenza domiciliare contano 113 utenti; ginnastica riabilitativa 51 utenti; trasporto sociale 29 utenti; telesoccorso 40 utenti, servizio infermieristico e di prevenzione sanitaria 83 utenti. Il progetto è affidato al consorzio “Magma sociale”, che ha ideato la piattaforma, oltretutto, in un’altra linea di questo progetto abbiamo ottenuto la riqualificazione di una struttura sportiva. Noi avevamo dei campi da tennis che da molti anni versavano in condizioni drammatiche che stiamo riqualificando oltre ai campi da tennis realizzeremo anche un campo da bocce».
Per il senatore Costanzo Della Porta, sindaco di San Giacomo, è «Un progetto che spende bene i soldi del Pnrr, svolgendo una funzione sociale importante verso anziani che magari non possono muoversi dal loro territorio o non sono autonomi o autosufficienti. Un servizio del genere non c’era mai stato in Molise, di assistenza sociale integrata agli anziani, che spero possa essere replicato. Questo dimostra che la rete tra i comuni è fondamentale, soprattutto quando si uniscono piccoli comuni. In questo caso c’è anche Montenero che è più grandicello, ma la parola magica è la rete fare rete tra comuni. Significa intercettare anche meglio i fondi che arrivano dai bandi italiani ed europei perché le attività fatte in rete prendono anche più punteggio, quindi dobbiamo imparare a lavorare in questo modo».
L’incontro, aperto anche alla cittadinanza, si è rivelato utile per illustrare nel dettaglio le azioni già realizzate e quelle in programma, le modalità di attivazione dei servizi e i benefici concreti per la comunità locale, con particolare attenzione alle persone anziane e fragili che necessitano di un supporto continuo e di prossimità. Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti il sindaco di Montenero di Bisaccia Simona Contucci, l’Incaricato di E.Q. del Comune di Montenero di Bisaccia, Paolo Borgia, il sindaco di San Giacomo degli Schiavoni, senatore Costanzo Della Porta, il sindaco di Petacciato Antonio Di Pardo, il direttore del Distretto Socio-Sanitario di Termoli (Asrem) Giovanni Emilio Giorgetta, Giuseppe Pasquale Fazio (Consorzio Magma Sociale) e alcuni dipendenti delle cooperative impegnate nei servizi attivati. Tanta la gente accorsa nella sala consiliare, visto il coinvolgimento dei vari comuni, tra cui anche altri amministratori.
Il progetto, destinato ai residenti dell’area, finanziato dal Pnrr missione 5 componente 3 investimento 1.1.1 attualmente in capo al Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud – Presidenza del Consiglio dei Ministri, punta a rafforzare e innovare i servizi di assistenza domiciliare per gli anziani, introducendo figure professionali fondamentali come l’infermiere di comunità e l’ostetrica di comunità.
Tra gli obiettivi vi è quello di costruire un modello di assistenza più efficace e accessibile, con soluzioni all’avanguardia quali il telesoccorso e il telecontrollo, strumenti essenziali per la prevenzione e la gestione di situazioni di emergenza; non è di minore importanza, poi, l’impiego di Operatori Socio-Sanitari e Operatori Socio-Assistenziali, oltre al sostegno concreto di questo progetto alla Sanità sul territorio e alla medicina di prossimità, grazie proprio agli interventi a domicilio che mirano a ridurre la pressione sui presidi ospedalieri. I beneficiari anziani, maggiori di anni 65, dei servizi di assistenza domiciliare, trasporto anziani, percorsi di vita e ginnastica riabilitativa e telesoccorso. I servizi sono riservati esclusivamente a cittadini residenti nei Comuni di Montenero di Bisaccia, Petacciato e San Giacomo degli Schiavoni e avranno durata dalla data di avvio degli stessi a tutto il 30/06/2025 (salvo eventuali proroghe). I servizi si rivolgono a cittadini anziani che necessitano di prestazioni socioassistenziali per la gestione di sé, dell’ambiente di vita, delle relazioni, per la realizzazione di semplici attività esterne e di attività di trasporto. In particolare, i servizi sono destinati unicamente ad anziani ultrasessantacinquenni, in condizione di fragilità sociale e limitata autonomia.
Per il sindaco di Petacciato, Antonio Di Pardo, «E’ un progetto ambizioso. Per noi significa entrare nelle case della gente, sentire il profumo, il gusto della gioia e della sofferenza. Aiuto sostanziale alla famiglia che economicamente non sono in condizioni di dare assistenza ai propri malati. Io ricordo sempre una frase: da soli si va più veloce, insieme si arriva molto più lontani, quindi questo progetto condiviso con altri comuni sicuramente andrà a creare una rete utile nel futuro». Giuseppe Pasquale Fazio, del Consorzio Magma sociale, evidenzia come la cooperativa sia stata braccio operativo e ideativo, basandosi su due parole magiche: innovazione e sperimentazione, grazie alla collaborazione di questi tre comuni che hanno avuto la lungimiranza di unirsi per gestire questo tipo di progetto».
Infine, il direttore distrettuale dell’Asrem, Giovanni Giorgetta, evidenzia che «è un progetto che integra quello che già si sta facendo con degli ottimi risultati come Asrem, tant’è che noi per quanto riguarda la presa in carico delle cure domiciliari, quest’anno abbiamo raggiunto una percentuale superiore a quella prevista dal piano nazionale, quindi siamo fra le prime quattro regioni in Italia per reclutamento nell’assistenza domiciliare per reclutamento. Nel frattempo, avanziamo anche con la telemedicina».
IL PROGETTO
• SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE – Il Servizio di Assistenza Domiciliare è un insieme di prestazioni di carattere socio-assistenziale per la cura e il sostegno di anziani fragili e di persone disabili, finalizzato a contrastare l’isolamento e l’emarginazione sociale e favorire la permanenza nel proprio ambiente di vita, evitando l’istituzionalizzazione e consentendo una soddisfacente vita di relazione. In particolare, il servizio prevede:
AIUTO ALLA PERSONA – pulizia per l’igiene e la cura della persona comprese prestazioni di pedicure e manicure; vestizione; somministrazione dei pasti;
IGIENE E CURA DELLA CASA – pulizia ordinaria e straordinaria dell’alloggio, cambio della biancheria e lavaggio;
preparazione ed aiuto per il pranzo e per gli acquisti;
SOSTEGNO ALLA VITA QUOTIDIANA – supporto nel vestiario; supporto nel lavaggio e stiratura; preparazione pasti; acquisti di alimenti, farmaci o altro nei punti vendita più vicini all’abitazione dell’utente;
SOSTEGNO ALLA SOCIALIZZAZIONE – interventi finalizzati a contrastare l’emarginazione sociale favorendo il contatto ed il rapporto con le strutture ricreative e culturali per promuovere la partecipazione dell’anziano alla vita della comunità; aiuto e disbrigo di pratiche di carattere amministrativo e previdenziale; informazione sui servizi sociosanitari del territorio;
ATTIVITA’ DI RIABILITAZIONE DOMICILIARE – mantenimento negli anziani di un benessere muscolare e fisico, interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, percorsi riabilitativi adatti, per far ritrovare la mobilità ai pazienti che ne sono privi per varie motivazioni. Le attività di supporto dell’anziano durante le attività quotidiane, volte alla promozione dell’autonomia, saranno realizzate dalla figura dell’Assistente domiciliare che ricoprirà mansioni di assistenza generica alla persona, collaborando con le altre figure a disposizione dell’utente. L’attività di aiuto alla persona per la cura di sé sarà garantita dalla figura dell’Operatore sociosanitario. Le attività di riabilitazione domiciliare saranno svolte dai fisioterapisti.
TRASPORTO SOCIALE – Il servizio di trasporto sociale è teso a colmare le distanze e a garantire il superamento di particolari difficoltà nell’accesso ai tradizionali mezzi di trasporto pubblico. Il servizio consentirà di effettuare viaggi, individuali o collettivi, nei casi di seguito previsti (l’elenco sotto riportato ha carattere esemplificativo ma non esaustivo) per accompagnamento a: percorsi di vita e ginnastica riabilitativa individuale di seguito dettagliato; visite mediche o specialistiche; esami clinici; cicli di cure legate alla patologia; centri diurni, sociali, sanitari, riabilitativi. Il servizio utilizzerà autovetture idonee per caratteristiche tecniche al trasporto di passeggeri attrezzato con elevatore omologato a norma di legge, idoneo per caratteristiche tecniche anche per il trasporto di passeggeri diversamente abili. Si prevede l’utilizzo di un automezzo 6/7 posti con pedana e due utilitarie per spostamenti rapidi di utenti. Il servizio di trasporto anziani sarà effettuato per massimo di 7 passeggeri (incluso l’autista) contemporaneamente. I trasporti potranno essere effettuati, di norma, nell’ambito del territorio interessato dal progetto e del distretto sociosanitario di riferimento. Per altre esigenze, debitamente certificate, il trasporto potrà eseguirsi anche oltre il limite anzidetto, esclusivamente per ragioni di carattere sanitario, (visite ospedaliere, esami clinici, ecc.) e su relazione dell’assistente sociale – case manager.
PERCORSI DI VITA E GINNASTICA RIABILITATIVA – I percorsi di vita e ginnastica riabilitativa mirano a garantire una migliore qualità della vita dell’anziano, attraverso percorsi riabilitativi e di attività fisica, contestualmente alla prevenzione sui corretti stili di vita, oltre a percorsi di riabilitazione e fisioterapia tramite intervento domiciliare ove richiesto. La fisioterapia geriatrica può offrire molto a questi anziani concentrandosi sulle loro specifiche esigenze, offrendo trattamenti personalizzati per migliorare la loro salute e il benessere complessivo, attraverso un approccio multidisciplinare.
Il servizio prevede le seguenti attività fisioterapiche:
a) percorsi di vita/ginnastica riabilitativa attraverso attività fisica e di prevenzione sui corretti stili di vita per anziani in grado di seguire (utenti in gruppo). Le attività saranno svolte presso un’apposita sede sul territorio di uno dei Comuni innanzi indicati; b) percorsi di riabilitazione e fisioterapia tramite intervento domiciliare, per pazienti intrasportabili al fine di poter proseguire percorsi riabilitativi in uscita da interventi chirurgici o acuzie (singolo utente). In entrambe le tipologie, le attività saranno realizzate da fisioterapisti.
TELESOCCORSO – Il telesoccorso/telecontrollo mira a fornire un aiuto quotidiano e un sostegno concreto agli anziani che vivono da soli o in condizioni disagiate, oltre ad essere utile per un continuo monitoraggio sanitario. Le prestazioni del servizio di telesoccorso-telecontrollo si articolano in: a) attivazione presso il domicilio dei beneficiari del servizio mediante l’istallazione di un apparecchio (terminale periferico) collegato ad una centrale operativa in grado di rilevare un segnale d’allarme consentendo all’utente di inviare un segnale di allarme alla centrale che, ricevuta la segnalazione, attiva tempestivamente l’intervento di soccorso; b) attività di sorveglianza e pronto intervento h 24; c) controllo delle condizioni di salute della persona attraverso contatti telefonici giornalieri; d) impiego di strumentazione telematica di telesoccorso (centrali operative, apparecchiature d’utente) omologata; e) dotazione in comodato gratuito agli utenti di apparecchi individuali (braccialetto) segnalatori delle condizioni di allarme; f) presenza e funzionamento della centrale d’ascolto su tutto il territorio di competenza in modo da assicurare la fruizione del servizio da parte delle persone aventi diritto.
SERVIZI CONNESSI ALL’INFERMIERE E OSTETRICHE DI COMUNITA’
Nell’ambito del progetto de quo sono previsti, inoltre, servizi erogati dagli infermieri di comunità che garantiranno sia attività ambulatoriale che interventi domiciliari. Per quel che concerne l’erogazione dei servizi domiciliari ai singoli assistiti, sono previste attività volte a garantire la continuità ospedale – territorio, il potenziamento dell’empowerment dei care-giver e delle persone di riferimento per coloro che versano in stato di bisogno, nonché lo sviluppo di interventi mirati al miglioramento delle capacità di autocura, la promozione della relazione d’aiuto e dell’educazione terapeutica con gli assistiti, l’erogazione di interventi assistenziali specifici a domicilio, in integrazione con gli altri infermieri che operano nella rete territoriale, nel rispetto delle specifiche competenze clinico assistenziali.



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