Piano Transizione 5.0: disponibile l’aggiornamento delle FAQ datato febbraio 2025

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Il 21 febbraio 2025 è stata pubblicata la versione aggiornata delle FAQ relative al Piano Transizione 5.0, con chiarimenti importanti riguardanti l’accesso alle agevolazioni, le caratteristiche del piano, i beni agevolabili, il calcolo del risparmio energetico e le modalità di verifica e controllo. Il primo pacchetto di chiarimenti era stato rilasciato ad ottobre 2024.

L’aggiornamento include nuove FAQ e revisioni significative, in particolare su aspetti procedurali, cumulabilità delle agevolazioni e conformità tecnica. Vediamo di seguito quali sono i temi specifici oggetto di nuovi chiarimenti.

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Novità principali FAQ aggiornate

L’aggiornamento delle FAQ introduce diverse novità, tra cui:

  • nuovo capitolo “Procedura semplificata” (comma 9-bis dell’art. 38): sono state aggiunte 4 nuove FAQ per chiarire le modalità applicative della procedura semplificata introdotta dalla Legge di Bilancio 2025;
  • FAQ n. 2.17: fornisce chiarimenti sulla gestione dei contratti di vendita con patto di riservato dominio, specificando le condizioni per l’accesso all’agevolazione;
  • FAQ n. 2.18: chiarisce la validità degli attestati di conformità e delle perizie asseverate rilasciati per il precedente Piano Transizione 4.0, evidenziando le condizioni per il loro utilizzo nel nuovo regime;
  • FAQ n. 4.18: specifica i criteri per la verifica dei requisiti di risparmio energetico nel settore della distribuzione automatica, con un focus sulle modalità di calcolo dell’efficienza energetica;
  • revisione della sezione sulla cumulabilità delle agevolazioni: sono stati introdotti aggiornamenti in merito alla compatibilità con altri incentivi pubblici, con particolare attenzione alle novità della Legge di Bilancio 2025.
  • modifica della FAQ n. 10.1: è stato aggiornato il chiarimento sull’eccezione prevista all’articolo 5, comma 1, lettera d), del decreto interministeriale 24 luglio 2024, riguardante le attività produttive che generano rifiuti speciali pericolosi, con una nuova interpretazione sulle condizioni per l’accesso agli incentivi.

Il MIMIT specifica inoltre che le FAQ sono costantemente aggiornate sulla base delle richieste inviate dalle imprese attraverso il Portale Assistenza Clienti del GSE, garantendo un supporto dinamico e puntuale.

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Piano Transizione 5.0: digitalizzazione e sostenibilità energetica

Il Piano Transizione 5.0 si inserisce all’interno della strategia nazionale per la digitalizzazione e la transizione energetica delle imprese, complementando le misure del precedente Piano Transizione 4.0. Per il biennio 2024-2025, ricordiamo che sono stati stanziati 12,7 miliardi di euro, di cui 6,3 miliardi specificamente destinati a Transizione 5.0.

Il piano si pone l’obiettivo di favorire l’innovazione tecnologica e l’efficienza energetica nei processi produttivi, in linea con il programma REPowerEU, che mira alla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e all’incremento dell’utilizzo di fonti rinnovabili.

Caratteristiche generali del piano di accesso alle agevolazioni

Il Piano Transizione 5.0 prevede incentivi sotto forma di credito d’imposta per investimenti in:

  • beni materiali e immateriali di cui agli allegati A e B della Legge 11 dicembre 2016, n. 232, destinati alla digitalizzazione dei processi produttivi;
  • impianti per l’autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, con specifiche agevolazioni per le imprese che investono nella produzione sostenibile;
  • formazione del personale, con un focus sulle competenze digitali e sulla transizione ecologica.

L’accesso alle agevolazioni richiede la dimostrazione di un risparmio energetico significativo, calcolato secondo parametri specifici definiti dalle normative vigenti.

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Cumulabilità agevolazioni e controlli

Uno degli aspetti chiave aggiornati nelle FAQ riguarda la cumulabilità degli incentivi con altre misure di sostegno. Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 chiariscono in quali casi il credito d’imposta può essere combinato con:

  • credito d’imposta ZES;
  • fondi europei destinati alla transizione digitale e green;
  • agevolazioni specifiche per settori ad alta intensità energetica.

Inoltre, il sistema di controlli e verifiche è stato rafforzato per garantire il corretto utilizzo delle agevolazioni. Le imprese dovranno dimostrare il rispetto dei requisiti di risparmio energetico attraverso perizie tecniche asseverate e documentazione dettagliata.

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