L’evento Sana, che si è svolto a Bologna lo scorso febbraio, ha rappresentato un’importante occasione di confronto per il mondo del biologico. Durante tre giornate ricche di dibattiti e talk-show organizzati da Anabio-Cia, si è discusso delle strategie future per lo sviluppo del settore, con l’obiettivo di affrontare le sfide esistenti e chiedere un impegno maggiore da parte delle istituzioni. Un argomento centrale è stato il biocontrollo, una pratica che sta rivoluzionando il modo di coltivare, ma anche la gestione delle sementi biologiche e le azioni per il supporto alle aziende.
Il biocontrollo: una priorità per l’europa
Il primo talk-show ha approfondito il tema del biocontrollo, un progetto collaborativo tra Anabio-Cia e IBMA Italia nato nel 2019. Questo approccio è unico in Europa, poiché favorisce la sperimentazione pratica tra agricoltori e industrie della bioprotezione. L’iniziativa ha già dato risultati concreti attraverso prove condotte in sei regioni italiane, tra cui Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia e Toscana. Le colture coinvolte includono vite, olivo, nocciolo, melo e ortaggi, utilizzando tecniche basate su microrganismi, insetti utili e feromoni per combattere malattie che minacciano la salute delle piante, come la peronospora e la mosca olearia.
Secondo Giuseppe De Noia, presidente di Anabio, e Giacomo De Maio, presidente di IBMA Italia, l’adozione del biocontrollo deve diventare una priorità a livello europeo. Hanno ribadito la necessità di semplificare gli iter di approvazione per i nuovi prodotti, in modo da offrire agli agricoltori un ventaglio ampio di alternative naturali alla chimica di sintesi. L’assenza di queste alternative ha portato a una drastica diminuzione delle sostanze attive disponibili in Europa, ridotte di oltre la metà negli ultimi trent’anni. Il biologico, secondo i loro argomenti, ha il potenziale di guidare una vera e propria svolta in questo ambito, rafforzando le pratiche agricole sostenibili.
Sementi biologiche: opportunità e sfide
Il secondo talk-show ha messo in luce il piano nazionale per le sementi biologiche, finalmente varato nel 2023 ma ancora in fase iniziale. Anabio-Cia sottolinea la necessità di potenziare la disponibilità e la varietà di sementi biologiche, un passo fondamentale per ridurre il numero di deroghe per l’uso di sementi convenzionali. De Noia ha sollecitato l’intervento del governo affinché questa iniziativa possa decollare, evidenziando come quantità e qualità delle sementi siano fondamentali per continuare la crescita del comparto biologico in Italia, che si posiziona al vertice in Europa.
Il miglioramento genetico partecipativo, in sinergia con agricoltori, tecnici e ricercatori, potrebbe rappresentare una strategia chiave per il futuro. Le sfide sono tantissime e l’imminente scadenza del 2035, che porterà all’abolizione delle deroghe, rende questo processo ancora più urgente. Il presidente De Noia ha messo in evidenza la necessità di un impegno collettivo e di visione a lungo termine per affrontare le attuali avversità senza farsi sopraffare.
Attività per il 2025: sostegno alle aziende
Il terzo e ultimo talk-show ha illustrato le attività previste da Anabio-Cia per il 2025, con particolare attenzione al progetto “Il biologico tra tradizione e innovazione”, sostenuto dal Masaf. Questo progetto si è concretizzato in “La Vetrina dei Prodotti Bio”, una mostra dedicata alle aziende associate, che punta a far conoscere le eccellenze del settore.
La promozione dei prodotti biologici è emersa come una priorità fondamentale. L’obiettivo è aumentare la consapevolezza dei consumatori riguardo al biologico e creare nuove opportunità di mercato per i produttori. Oltre alla promozione, è emersa anche la richiesta di formazione e consulenza specialistica per le aziende. De Noia ha affermato l’impegno dell’associazione nel costruire una rete di supporto sempre più forte, in grado di soddisfare le esigenze degli agricoltori, sensibilizzare i cittadini e promuovere pratiche sostenibili.
Il futuro del biologico si caratterizza quindi per la necessità di collaborazioni sostenibili, innovazione nelle pratiche agricole e un appello alle istituzioni per accelerare le azioni in favore del settore.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link