“Nelle prossime ore ci sarà anche qualcosa di più importante che vada ad agire a medio termine per trovare una risposta più definitiva al problema”
“Scontro”. “Schiaffo ai ministri”. “Il pasticcio”. Sul caro bollette sui giornaloni abbiamo letto di tutto in queste ore. Ebbene, come sempre non c’è nessun caso sul caso, il governo non si sta frantumando, tutto è sotto controllo. Il rinvio del dl bollette ha acceso la “creatività” di chi giornalmente mette in scena un terremoto politico all’interno della maggioranza di governo. E’ vero il contrario: l’esecutivo -che da che è in sella ha dedicato due finanziarie a calmierare i rincari – vuole destinare risoprse importanti alla questione che sta affliggendo le famiglie più in difficoltà. In poche parole: vuo9le fare le cose per bene.
Bollette: “Non c’è nessun caso”
Destrive come stanno le cose Marco Osnato, responsabile economico di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Finanze della Camera, rispondendo alla domanda di Affaritaliani.it sullo stop della premier al Consiglio dei ministri sul provvedimento contro il caro-bollette, smonta le ricostruzioni della stampa. “Non c’è nessun caso. Non c’è nessuna sfiducia nei confronti di nessun ministro”. L’esecutivo mira a risolvere il problema con un approccio non emergenziale ma di lunga durata. E’ la ferma intenzine del premier Meloni. A sinistra la buttano in caciara ugualmente.
Caro bollette, Osnato: “Le risposte devono essere importanti”
“Diciamo solamente che le risorse da mettere in campo devono essere importanti e ben finalizzate per cui c’è un approfondimento. Non mi pare sia una cosa sconveniente cercare di arrivare con un provvedimento il più esaustivo possibile per affrontare questa stagione difficile dal punto di vista energetico”, sottolinea Osnato. E’ bizzarro che quando un governo cerca in tutti i modi di creare soluzioni strutturali e non provvedimenti- tampone le opposizioni vadano in escandescenze. “E’ chiaro che questo sulle bollette può essere un doveroso provvedimento per tamponare l’emergenza- spiega infatti l’esponente di FdI-. Ma siamo sicuri che nelle prossime ore ci sarà anche qualcosa di più importante che vada ad agire a medio termine per trovare una risposta più definitiva al problema”.
La sinistra va in escandescenze ugualmente
Nonostante il governo stia “sul pezzo” dobbiamo assistere alla solita commedia dell’arte: proprio nel momento in cui scriviamo,. leggiamo la battuta della Schlein diramata alle agenzie: “Dove si è nascosta la presidente del Consiglio? Non sta risolvendo il problema delle bollette, non quello delle liste di attesa delle Sanità”. Arriva un altro battutista, Nicola Fratoianni: “Le bollette sempre più care colpiscono duro e bruciano stipendi, pensioni e risparmi. Ma il governo Meloni non ha soldi per aiutare lavoratori, famiglie e imprese. Immagino che li abbia spesi tutti per deportare i migranti in Albania e per (non) costruire il ponte sullo Stretto…”, Dovremmo ridere? La legge finaziaria di quest’anno e di due anni fa ha agito sul cuneo fiscale per le fasce deboli. Le prime leggi di bilancio del governo Meloni agirono proprio sul caro bollette. La crisi di nervi della sinistra, con Landini e M5S al seguito non incanta nessuno. Ci vuole visione. “Nessuna tensione in maggioranza, solo la determinazione a sostenere al meglio possibile imprese e famiglie. La questione energetica è strategica per l’Italia e va affrontata con serietà e visione, puntando per il futuro sul nucleare di ultima generazione e sulle rinnovabili”. Così Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati inquadra la questione.
“Troveremo le risorse su tutto”
Se il governo avesse emanato già lunedì in Cdm il decreto le opposizioni avrebbero strillato che mancavano le coperture. Ora che un governo serio e responsabile le sta cercando e rimanda il dl, la sinistra accusa il governo di non fare niente. Con un’opposizioni così non si va da nessuna parte. Interviene a smontare i castelli in aria il leghista Alberto Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive. “Abbiamo il miglior ministro dell’Economia al mondo, come è stato detto: sono sicuro che oltre lavorare molto bene sul decreto bollette, si farà la stessa identica cosa sulla rateizzazione lunga: la proposta della Lega a mia firma, e anche sulla riduzione delle aliquote Irpef”. E assicura sul lavoro di lungo periodo del governo: “Nel corso del 2025 verranno trovate le risorse su tutto: questa delle rateizzazione lunga è una cosa molto diversa dalle vecchie rateizzazioni”, assicura rispondendo in conferenza stampa a chi pone domande sulle coperture da ricercare.
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