Campania, aprono tre bandi Csr con quasi 50 milioni

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Carta di credito con fido

Procedura celere

 


La fetta più grossa, 43 milioni, destinata alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, il resto per la diversificazione delle attività e la riconversione o ristrutturazione dei vigneti

La Regione Campania ha pubblicato tre bandi del Csr 2023-2027 che mettono a disposizione 48,4 milioni di euro per le aziende agricole campane. I fondi sono così distribuiti:

  • 43 milioni sulla misura “Investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli”;
  • 1,5 milioni per “Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole”;
  • e 3,9 milioni di euro per “Sostegno alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti”.

«Si tratta di risorse destinate a valorizzare e migliorare l’ammodernamento e la redditività delle aziende agroalimentari campane» ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo a margine della presentazione dei bandi.

Microcredito

per le aziende

 

Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli

La dotazione finanziaria del bando ammonta a 43 milioni di euro. L’intervento è finalizzato a promuovere la crescita economica dei territori attraverso un’azione di rafforzamento della produttività, redditività e competitività sui mercati del comparto agricolo, agroalimentare e agroindustriale migliorandone, al contempo, le performance climatico-ambientali. I beneficiari sono le imprese, singole o associate, e le cooperative che operano nell’ambito delle attività di trasformazione, e/o commercializzazione, dei prodotti agricoli.

Sono state semplificate le procedure e la documentazione da allegare all’istanza, soprattutto per i progetti più piccoli, ovvero fino a 500.000 euro. La scadenza per la presentazione delle domande è il 17 aprile 2025. L’intervento trova applicazione sull’intero territorio regionale, ed è prevista la possibilità di inviare Faq, fino a dieci giorni prima della scadenza per il rilascio dell’istanza.

L’intervento “SRD13” concorre al conseguimento dei seguenti obiettivi: “Contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all’adattamento a essi, anche attraverso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e il miglioramento del sequestro del carbonio, nonché promuovere l’energia sostenibile”; e “promuovere l’occupazione, la crescita, la parità di genere, inclusa la partecipazione delle donne all’agricoltura, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali, comprese la bioeconomia circolare e la silvicoltura sostenibile”.

Si ricorda che per processi di trasformazione e commercializzazione si intendono uno o più dei seguenti processi: cernita, lavorazione, conservazione, stoccaggio, condizionamento, trasformazione, confezionamento e commercializzazione dei prodotti della filiera agroindustriale.

L’intervento si articola in due azioni:

  1. Investimenti per la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
  2. Installazione di impianti per la produzione di energia elettrica e/o termica da fonti rinnovabili, limitatamente all’autoconsumo aziendale ovvero per il recupero del calore prodotto da impianti produttivi.

Diversificazione in attività non agricole

La dotazione finanziaria del bando è pari a 1,4 milioni di euro. Il bando è destinato ad incentivare gli investimenti per le attività di diversificazione aziendale che favoriscono la crescita economica e lo sviluppo sostenibile nelle zone rurali, e le aree interne della Campania, contribuendo anche a migliorare l’equilibrio territoriale, sia in termini economici che sociali. Sono incentivati gli investimenti delle aziende agricole in attività extra-agricole e si persegue l’obiettivo di concorrere all’incremento del reddito delle famiglie agricole nonché a contrastare la tendenza allo spopolamento. La scadenza è fissata per il 30 marzo 2025.

Gli obiettivi specifici previsti dal bando sono: “Migliorare l’orientamento al mercato e aumentare la competitività dell’azienda agricola nel breve e nel lungo periodo, anche attraverso una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione”; promuovere l’occupazione, la crescita, la parità di genere, inclusa la partecipazione delle donne all’agricoltura, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali, comprese la bioeconomia circolare e la silvicoltura sostenibile”.

Nello specifico, è prevista la concessione del sostegno agli investimenti per la creazione, la valorizzazione e lo sviluppo delle seguenti tipologie di attività agricole connesse ai sensi dell’articolo 2135 del Codice civile:

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

  1. agriturismo;
  2. agricoltura sociale;
  3. attività educative/didattiche;
  4. trasformazione di prodotti agricoli prevalentemente in prodotti non compresi nell’Allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) e loro lavorazione e commercializzazione in punti vendita aziendali;
  5. attività turistico-ricreative e attività legate alle tradizioni rurali e alla valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche.

Pertanto l’intervento si articola in cinque azioni, una per ciascuna delle suindicate tipologie di attività. L’intervento trova applicazione sull’intero territorio regionale ed è rivolto agli imprenditori agricoli, singoli o associati con l’esclusione degli imprenditori che esercitano esclusivamente attività di selvicoltura e acquacoltura. Il decreto dirigenziale n. 106 del 20 febbraio scorso prevede la adozione di una graduatoria regionale provvisoria e, all’esito di tutti i riesami, la successiva adozione e pubblicazione di una graduatoria unica regionale definitiva, fermo restando che, in caso di dotazione finanziaria sufficiente a coprire tutte le richieste pervenute, sono direttamente finanziabili tutte le domande inserite nell’elenco delle domande ammissibili della Graduatoria provvisoria, salvo il caso in cui l’interessato abbia prodotto istanza di riesame.

Ristrutturazione e riconversione dei vigneti

Il bando per il sostegno alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti (campagna 2025-2026) si colloca nell’ambito dell’Intervento settoriale vino previsto dal Piano strategico nazionale della Pac 23-27 – Reg. (Ue) n.2021/2115, art. 58. Il bando è rivolto alle imprese vitivinicole regionali per la ristrutturazione e la riconversione di vigneti per la produzione di vini Dop e Igp, consentendo la valorizzazione dei territori e l’aumento della competitività dei produttori. Le risorse messe a bando sono pari a 3,9 milioni di euro e le domande devono essere presentate entro il 31 marzo 2025.

Possono partecipare imprenditori agricoli singoli, cooperative agricole, società di persone e di capitali. L’intervento ha l’obiettivo di incrementare la competitività dei produttori di uva, di favorire la riqualificazione ed il rinnovamento dei vigneti e di incentivare competitività e la sostenibilità in tutte le sue dimensioni (economica, ambientale e sociale) del settore vitivinicolo e si applica sull’intero territorio regionale per le aree delimitate dai disciplinari di produzione dei vini a denominazione di origine (DO) e indicazione geografica (IG) nel rispetto della normativa comunitaria, nazionale in materia di potenziale viticolo, e delle relative disposizioni attuative.

Limitatamente alla campagna 2025-2026, come cita espressamente la circolare Agea, il sovrainnesto e le azioni di miglioramento delle tecniche non sono ammissibili in quanto i relativi costi non sono previsti nelle tabelle standard dei costi unitari, elaborate a livello nazionale per la nuova programmazione della Pac 2023-2027 dalla Rete Rurale Nazionale e da Ismea e certificate dal Crea (Tscu).

Le attività ammissibili riportate dal Decreto del Masaf del 2 dicembre 2024, si dividono in tre categorie principali:

  • riconversione varietale, che include il reimpianto di varietà più pregiate o il sovrainnesto su impianti razionali;
  • ristrutturazione, che permette lo spostamento del vigneto in aree più favorevoli o modifiche alle forme di allevamento nello stesso appezzamento;
  • miglioramento tecnico, volto alla razionalizzazione della gestione del vigneto, esclusa l’ordinaria manutenzione.

Il decreto prevede due modalità principali di sostegno economico:

  • compensazione per perdita di reddito, che può coprire fino al 100% delle perdite;
  • contributi per i costi di ristrutturazione e riconversione, fino al 50% delle spese ammissibili.

Il termine stabilito per la realizzazione degli interventi non può superare i tre anni dalla data di finanziabilità della domanda di sostegno, fissata al 15 novembre 2025. Pertanto, per la campagna 2025-2026 il termine ultimo per completare le operazioni in campo ammesse a contributo è il 20 giugno 2027.

Microcredito

per le aziende

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link