Il Gal Molise promuove un workshop internazionale sulla transizione ecologica

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Domenico Rotondi

Nei giorni scorsi si è tenuto, nelle sale del Palazzo municipale di Fossalto, un articolato Workshop internazionale sulla ridefinizione della transizione ecologica nei territori rurali dell’Unione Europea e della macroregione adriatico-ionica (EUSAIR), quest’ultima riferita ai seguenti Stati nazionali: Italia, San Marino, Croazia, Slovenia, Grecia, Albania, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Serbia e Macedonia del Nord. Detto appuntamento, organizzato dal Gruppo di Azione Locale del Molise (GAL), in collaborazione con gli Enti aderenti al programma comunitario in oggetto, ha registrato il significativo partenariato della Regione Puglia e dei Comuni di Valladolid, Budva e Argirocastro, nonché dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Campobasso. Si è trattato, perciò, di un evento di assoluto spessore per la realtà molisana, siccome ha offerto ai qualificati partecipanti l’occasione di approfondire tutti gli aspetti tecnici ed economici legati alla necessaria decarbonizzazione del sistema produttivo, anche nella consapevolezza di dover portare a compimento una transizione energetica a misura d’uomo, vale a dire in piena armonia con il rispetto dei diritti individuali e collettivi. Un nuovo approccio metodologico che, mettendo in luce i valori dell’umanesimo sociale, ha permesso la corretta disamina dei requisiti di sostenibilità diretti a combattere concretamente la crescente povertà energetica nei territori marginali, ulteriormente aggravatasi a seguito dell’instabilità geopolitica internazionale con i conseguenti rincari delle materie prime. Non a caso, il gruppo dirigente del suindicato Ente territoriale ha prescelto Fossalto quale sede del confronto pubblico, in considerazione del ruolo guida assunto dalla classe dirigente locale con la costituzione della prima Comunità energetica molisana di stampo solidale e popolare. Detta scelta programmatica ha tenuto nel giusto conto sia il criterio progettuale relativo alla salvaguardia ambientale, sia la corretta trasparenza statutaria onde evitare ogni forma di speculazione. Tant’è che la caratteristica fondamentale delle CER (Comunità energetiche rinnovabili) è quella di promuovere il valore della condivisione solidale, riuscendo a far essere coincidenti le rispettive figure di produttori e consumatori, senza concedere spazio ai pirati del settore energetico. In tal senso, l’esempio molisano dimostra che vanno ragionevolmente contenute le interferenze operative messe in campo dalle ESCO (Energy Service Company), ossia le azioni perseguite dalle società di capitali che, pur assicurando tutti i servizi tecnici, commerciali e finanziari necessari per realizzare un intervento di efficientamento energetico, mirano squisitamente al profitto monetario. Pertanto, il seminario formativo di Fossalto ha rappresentato anche un momento di confronto per gli stakeholders, i quali non hanno fatto mancare la loro voce, immaginando un futuro migliore per le giovani generazioni.

I lavori del Workshop si sono aperti con la coerente relazione programmatica di Adolfo Colagiovanni, nella qualità di presidente del Gal Molise. Detta presentazione ha anticipato, sostanzialmente, i puntuali interventi tecnici di Roberto D’Amico e Renato Colonna, entrambi professionisti del settore, nonché dirigenti del suindicato Consorzio. Nel corso delle giornata sono stati presentati i diversi progetti europei messi a punto dagli organizzatori, tra cui il “Digital Plan” ed il “Sagri”, rispettivamente riguardanti gli ambiti della protezione civile e dell’agricoltura sostenibile. Non è mancato, peraltro, un cenno all’innovativo progetto “View Icons” sul nuovo ruolo assunto dall’imprenditoria femminile. Dopodiché, i rappresentanti delle delegazioni internazionali, tra cui Ignazio Aranda, Martija Bokan, Andrea Govedarica, Kristina Gushi, Ardiis Duka e Pirro Dhima, hanno messo in luce, con i loro interventi, le buone pratiche ambientali ed energetiche perseguite nei rispettivi territori di provenienza. In sintonia con quanto innanzi, la sessione è stata impreziosita dalle argomentate considerazioni riportate sia da Emanuele Berardi, nella veste di delegato del Gal Majella Verde, sia da Giorgio Arcolesse, direttore di Legambiente Molise. La conclusione dei lavori è stata affidata all’ingegnere Francesco Marinelli, il quale ha saputo delineare un quadro esaustivo sulle opportunità tecnico-costruttive offerte dall’edilizia sostenibile di ultima generazione, malgrado siano ancora presenti evidenti lacune legislative nel corpus normativo nazionale. In tal senso, detto professionista, ha ricordato il dato allarmante del surriscaldamento climatico patito dal bacino del Mediterraneo con il vorticoso susseguirsi di eventi catastrofici sempre più imprevedibili. Per le precisate ragioni, ha concluso Marinelli, bisognerebbe mettere a punto una vera e propria strategia di resilienza territoriale, capace di promuovere tutte le azioni possibili sul piano ambientale, non dimenticando che la temperatura media in Molise è aumentata di circa tre gradi nell’arco degli ultimi sessant’anni (1961/2021). A conclusione dell’evento, inserito nel progetto europeo CLEAN, già finanziato dal programma interreg south adriatic, ho raccolto la seguente dichiarazione del presidente Colagiovanni: “la transizione ecologica ed energetica è un’occasione da non perdere per rendere i territori delle Aree Interne del Molise autosufficienti a livello energetico e promuovere un nuovo sviluppo dal basso basato sul coinvolgimento delle comunità locali”.

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