Cartelle esattoriali, nel 2025 rateizzazione fino a 7 anni senza documentazione: ecco tutte le novità

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Dal 1° gennaio 2025 sono cambiate le regole per la rateizzazione delle cartelle esattoriali. Il decreto legislativo di riordino della riscossione, pubblicato sul sito Fiscooggi dell’Agenzia delle Entrate, introduce maggiore flessibilità per i contribuenti, permettendo una dilazione più lunga e semplificata per i debiti fino a 120mila euro.

La novità principale riguarda la possibilità di richiedere fino a 84 rate mensili (7 anni) senza necessità di fornire alcuna documentazione aggiuntiva, una misura che agevolerà cittadini e imprese nel gestire il pagamento dei propri debiti fiscali in modo più sostenibile.

Ma vediamo nel dettaglio tutte le nuove regole e come presentare la domanda di rateizzazione.

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Rateizzazione più lunga senza documentazione

Fino al 31 dicembre 2024, il massimo delle rate ottenibili senza documentazione era 72 rate. Con le nuove regole, il limite viene innalzato a 84 rate (7 anni) per importi fino a 120mila euro per singola istanza.

Questo significa che i contribuenti potranno avere più tempo per saldare i debiti con il Fisco, senza dover dimostrare particolari difficoltà economiche. Ogni richiesta sarà considerata in modo indipendente, quindi un contribuente con più cartelle esattoriali potrà presentare più istanze di rateizzazione, ciascuna fino al tetto massimo consentito.

Questa modifica agevola soprattutto lavoratori autonomi, piccole imprese e famiglie che spesso si trovano a dover affrontare pagamenti elevati in un’unica soluzione, con il rischio di gravi conseguenze finanziarie.

Rate fino a 10 anni solo con documentazione

Chi ha bisogno di una dilazione più lunga di 84 rate (fino a 120 rate, ovvero 10 anni) o deve rateizzare un importo superiore a 120mila euro, dovrà invece fornire prove documentali della propria temporanea e obiettiva difficoltà economico-finanziaria.

Il numero di rate concesse sarà valutato caso per caso, in base alle condizioni economiche del richiedente. Per importi molto elevati o per situazioni di comprovato disagio finanziario, sarà possibile estendere il piano di rientro fino a un massimo di 120 rate.

Come presentare domanda di rateizzazione

Il nuovo sistema consente di richiedere la rateizzazione in modo semplice e immediato, grazie al servizio “Rateizza adesso”, disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Passaggi per ottenere la rateizzazione:

Accedere all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione
Selezionare il servizio “Rateizza adesso”
Visualizzare le cartelle e gli avvisi rateizzabili, scegliendo gli atti da dilazionare
Scegliere il numero di rate fino a un massimo di 84 (se senza documentazione)
Inviare la richiesta e ricevere immediatamente l’esito
Ricevere via e-mail il provvedimento di accoglimento, il piano rateale e i moduli di pagamento

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Una volta approvata la richiesta, il contribuente dovrà versare la prima rata per attivare ufficialmente il piano di pagamento.

Proroga della rateizzazione in caso di peggioramento della situazione economica

Se, dopo aver ottenuto un piano di rateizzazione, la situazione economica peggiora in modo significativo, è possibile richiedere una proroga del piano di pagamento, che può essere concessa una sola volta, purché il piano rateale non sia decaduto.

In questo caso, il contribuente dovrà presentare un’apposita richiesta compilando il modello RDP, allegando la documentazione necessaria a dimostrare il peggioramento della propria situazione finanziaria.

Una volta verificata la reale difficoltà economica, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione potrà rimodulare il piano di rateizzazione, applicando gli stessi criteri previsti per le richieste iniziali documentate.

Decadenza dalla rateizzazione: quando si perde il beneficio?

Il contribuente che richiede la rateizzazione deve rispettare con puntualità il pagamento delle rate. Il mancato pagamento può portare alla decadenza del piano, con conseguenze pesanti:

Se si saltano 5 rate (anche non consecutive), la rateizzazione decade e il debito diventa immediatamente esigibile per intero.
Non sarà possibile ottenere una nuova rateizzazione per lo stesso debito decaduto.
L’Agenzia delle Entrate potrà avviare azioni esecutive, come il fermo amministrativo dei veicoli o il pignoramento dei conti correnti.

È quindi fondamentale rispettare le scadenze, per evitare di perdere il beneficio della rateizzazione e ritrovarsi a dover saldare il debito in un’unica soluzione.

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Una misura di aiuto per i contribuenti, ma con regole precise

L’allungamento della rateizzazione senza necessità di documentazione rappresenta un importante passo avanti per i contribuenti, che avranno più tempo per mettersi in regola con il Fisco. Il sistema prevede invece regole stringenti per le dilazioni superiori ai 7 anni, per evitare abusi eccessivi del meccanismo di rateizzazione. Per chi ha difficoltà economiche reali, il nuovo decreto consente maggiore flessibilità, ma impone anche maggiori controlli documentali.


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