“Settore fondamentale per San Marino”

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È stato un successo la conferenza sulla Politica Agricola Comune (PAC), promossa da OSLA in collaborazione con il Gruppo di Lavoro GLAAS giovedì 20 febbraio alla sala polivalente di Murata. L’evento ha visto la partecipazione di esperti, rappresentanti istituzionali e operatori del settore agricolo, offrendo un’occasione di confronto e riflessione sulle sfide e le opportunità per il comparto sammarinese in vista dell’accordo con l’Unione europea. Luigi Tontini, Presidente di OSLA, ha aperto i lavori sottolineando il ruolo cruciale dell’agricoltura per San Marino: “L’agricoltura non è solo un settore economico, ma un pilastro fondamentale per la nostra economia, per la nostra identità e per il nostro futuro”. Tontini ha rimarcato l’importanza di “garantire la produzione del nostro cibo” per essere “più autonomi e meno dipendenti dall’esterno”, evidenziando anche il “forte legame tra agricoltura e turismo” come volano per l’economia locale. OSLA si pone come “organizzazione di riferimento per le piccole e medie imprese di San Marino”, pronta a “dare un segnale forte che siamo al fianco degli agricoltori e degli allevatori, pronti a sostenerli e a promuovere le loro istanze”. Il Segretario di Stato per il Territorio, Matteo Ciacci, ha espresso apprezzamento per l’iniziativa e ha riconosciuto la necessità di ammodernare la normativa del settore: “Abbiamo una normativa particolarmente datata. Gli stimoli arrivano costantemente dagli operatori del settore. Credo che degli ammodernamenti, delle modifiche, dei ragionamenti, delle riflessioni debbono essere fatte”. Ciacci ha sottolineato l’importanza di stimolare “i giovani imprenditori agricoltori”, auspicando interventi mirati per favorire il ricambio generazionale nel settore. Ha poi aggiunto riguardo al settore agroalimentare del paese che “non è semplicemente la spartizione di risorse o piuttosto la suddivisione di contributi, è la voglia e io l’avverto quotidianamente di lasciare il segno, dare un contributo, innovare”. Al centro della conferenza il funzionamento della Politica Agricola Comune (PAC) per le aziende agricole italiane. Guido Cardelli Masini Palazzi, presidente di Coldiretti Rimini, ha offerto una panoramica sul contesto europeo, non mancando di sottolineare le criticità: “Noi non ci siamo trovati bene a livello agricolo in questa Europa per come è stata concepita”, denunciando una “politica green estremista” che “spara a zero sull’allevamento equiparando gli allevamenti di bovini a centri industriali”. Cardelli ha evidenziato l’importanza di “cambiare questi paradossi” e di intervenire a livello europeo per tutelare gli interessi degli agricoltori europei puntando sulla trasparenza della provenienza delle materie prime alimentari. Renzo Moroni, già Responsabile P.O. “Agricoltura Regione Emilia Romagna – Servizio Territoriale di Rimini, ha offerto un quadro dell’evoluzione della PAC, evidenziando come essa rappresenti ancora oggi un'”importanza economica fondamentale per l’agricoltura europea e italiana”. Moroni ha illustrato le sei fasi principali dell’evoluzione della PAC dal 1962 al 2023-2027, sottolineando il passaggio da interventi di sostegno al mercato a interventi di sostegno al reddito dei produttori con un’attenzione crescente alla sostenibilità ambientale. Ha inoltre evidenziato come la PAC, pur con le sue criticità, continui a rappresentare una “voce prioritaria nel bilancio UE”, con oltre 300 miliardi di euro di spesa pubblica per l’intera Unione Europea in 5 anni. “Al centro di questi obiettivi resistono sono sempre la competitività delle aziende agricole e sostenibilità ambientale e sociale”. Marco Giovannini, Responsabile Interprovinciale CAA Coldiretti Forlì-Cesena-Rimini- Ravenna, ha illustrato nel dettaglio le caratteristiche della nuova PAC 2023-2027, con le diverse aree di intervento. Il professionista ha specificato che uno degli obiettivi principali della PAC è quello di incentivare l’imprenditoria giovanile e le soluzioni che salvaguardano l’ambiente e gli animali. A tal proposito, ha illustrato in dettaglio le misure a sostegno dei giovani agricoltori, come il “sostegno complementare ai giovani” e il “pacchetto giovani”, che prevedono contributi specifici per l’insediamento e l’investimento in azienda. Ha inoltre evidenziato l’importanza degli ecoschemi e delle misure agroambientali come la produzione biologica e la tutela dell’agrobiodiversità, che offrono incentivi economici per le aziende agricole che adottano pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente e degli animali. Senza dimenticare i finanziamenti per gli investimenti in macchinari e riqualificazione degli immobili. L’evento si è concluso con un vivace dibattito e con l’auspicio che le riflessioni emerse possano tradursi in azioni concrete per sostenere e sviluppare il settore agricolo sammarinese, valorizzandone il ruolo strategico per l’economia, la sovranità e l’identità del Paese.





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