Nuova visione per l’agricoltura Ue: ora servono le risorse

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Il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto ha sottolineato la necessità di proteggere gli agricoltori da concorrenza sleale e shock globali

L’Unione europea ha svelato la sua attesa Vision for Agriculture & Food, un documento che traccia il futuro dell’agricoltura comunitaria tra innovazione, sostenibilità e maggiore protezione degli interessi europei nel contesto globale. La strategia, presentata dalla Commissione il 19 febbraio 2025, porta la firma del vicepresidente esecutivo Raffaele Fitto e del Commissario per l’Agricoltura Christophe Hansen, con il forte sostegno della presidente Ursula von der Leyen.

Ma se da un lato la Vision offre una prospettiva di trasformazione per il settore, dall’altro lascia aperte questioni chiave, in primis il finanziamento della Pac dopo il 2027. Fitto ha difeso con forza l’approccio della Commissione, sottolineando che il nuovo piano è una risposta chiara alle richieste degli agricoltori e agli equilibri geopolitici sempre più instabili.

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Fitto: «Agricoltura pilastro strategico dell’Europa»

Intervenendo durante la conferenza stampa di presentazione Fitto ha marcato la centralità dell’agricoltura nella strategia europea per la sicurezza alimentare e la competitività economica. «L’agricoltura non è solo una questione economica, ma un pilastro strategico per l’Europa – ha scandito –. La sovranità alimentare non è negoziabile e dobbiamo proteggere i nostri agricoltori da concorrenza sleale e shock globali».

Fitto ha ribadito che la nuova strategia punta a una maggiore complementarità tra la Pac e altri fondi europei, come la politica di coesione, per massimizzare l’impatto degli investimenti rurali. Un tema che potrebbe aprire il dibattito su una possibile fusione dei fondi agricoli e strutturali nel prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP).

«Stiamo costruendo un’agricoltura più resiliente e attrattiva, ma senza trascurare il nostro ruolo di leader nel mercato globale. L’Europa continuerà a difendere i suoi standard e a garantire reciprocità nei rapporti commerciali».

Un messaggio chiaro ai partner internazional. Bruxelles intende alzare il livello di protezione per gli agricoltori europei, garantendo che i prodotti importati rispettino gli stessi standard ambientali e di sicurezza applicati nell’Ue.

Un piano basato su quattro pilastri chiave

La Vision for Agriculture & Food si articola attorno a quattro grandi obiettivi strategici:

  1. Competitività e sicurezza alimentare. L’Ue vuole rafforzare la sovranità alimentare e garantire che gli standard europei non diventino un fattore di svantaggio per gli agricoltori. Prevista una maggiore vigilanza sulle importazioni, con particolare attenzione ai pesticidi vietati nell’Ue e al benessere animale.
  2. Sostenibilità e innovazione. Il piano punta a un’agricoltura a basse emissioni di carbonio, alla digitalizzazione del settore e alla promozione di nuove pratiche, come il carbon farming e l’uso di Nuove Tecniche Genomiche (NGT) per colture più resistenti.
  3. Semplificazione della Pac e incentivi mirati – La Commissione propone una riforma della Pac più snella, con incentivi per giovani agricoltori, aree rurali svantaggiate e modelli agricoli innovativi.
  4. Inclusione e coesione rurale – Verrà lanciata la piattaforma Women in Farming per incentivare la presenza femminile nel settore, mentre la strategia per il ricambio generazionale offrirà strumenti per facilitare l’accesso alla terra e al credito.

Indicazioni geografiche al centro della strategia

Uno degli aspetti più rilevanti della nuova visione è il rafforzamento delle Indicazioni geografiche, considerate un pilastro fondamentale per la valorizzazione delle tradizioni locali e la crescita economica delle aree rurali. Fitto ha sottolineato che la Commissione intende promuovere politiche che rilancino il sistema delle Dop e Igp, riconoscendone il ruolo strategico nella competitività del settore agroalimentare europeo.

«Le Indicazioni geografiche non sono solo un marchio di qualità, ma un modello di sviluppo economico sostenibile. Proteggono il nostro patrimonio culturale, creano occupazione e garantiscono prodotti di eccellenza riconosciuti in tutto il mondo».

L’obiettivo è garantire un maggiore livello di tutela per i produttori europei, evitando fenomeni di imitazione e contraffazione sui mercati globali. Inoltre, Fitto ha ribadito che l’agricoltura e l’alimentazione devono restare al centro delle strategie europee per il futuro, con una visione che equilibri competitività e sostenibilità.

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Verso un’Europa agricola più forte e sovrana?

Il messaggio politico della Commissione è chiaro: l’agricoltura deve tornare a essere un settore centrale nella strategia economica europea. Fitto e Hansen hanno ribadito che la transizione verde non può compromettere la competitività e che ogni regolamentazione futura sarà valutata in base al suo impatto sugli agricoltori.

Il dibattito ora si sposta sulle risorse. Il prossimo bilancio Ue dovrà tradurre questa Vision in misure concrete. Fitto ha evitato di sbilanciarsi sul futuro della Pac oltre il 2027, ma ha sottolineato la necessità di un coordinamento più stretto tra politiche agricole, coesione e innovazione.

Con le proteste degli agricoltori ancora vive nella memoria europea, la Commissione ha cercato di dare una risposta strategica e politica. Resta da vedere se basterà a convincere il settore che l’Europa è davvero pronta a difendere il suo modello agricolo in un mondo sempre più instabile.





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