Sanità: opposizioni all’attacco su Cup e riabilitazione territoriale

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I consiglieri di opposizione in Consiglio comunale sono tornati a denunciare le criticità emerse nel corso dell’ultima seduta della III Commissione consiliare, convocata per affrontare le problematiche relative alla sede della riabilitazione territoriale e alla gestione del Centro Unico di Prenotazione (Cup).

Fra i punti critici segnalati nel corso della seduta c’è la condizione in cui verte la sede della riabilitazione territoriale, trasferita nei locali dell’ex G8 del San Salvatore nel novembre 2024. Secondo le opposizioni, la struttura si è rivelata del tutto inadeguata per accogliere i pazienti, specialmente quelli con disabilità.

Durante la Commissione, sono emerse numerose testimonianze allarmanti: persone in carrozzina che rischiano di cadere sulla rampa d’accesso non a norma, caregiver impossibilitati ad accompagnare i propri cari in sicurezza, spazi angusti che rendono difficile la conservazione degli ausili posturali e stanze condivise che compromettono la qualità delle terapie neuro-cognitive. Inoltre, l’illuminazione inadeguata crea disagi ai pazienti più sensibili, specialmente ai bambini. A peggiorare la situazione, nei locali sono ancora presenti letti, macchinari salvavita e tubi dal precedente utilizzo, con l’ipotesi di coprirli con dei quadri per mascherarne la presenza.

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A rendere ancora più grave il quadro generale, la carenza di personale specializzato, con fisioterapisti, logopedisti e psicomotricisti insufficienti e graduatorie aperte da mesi senza assunzioni effettive.

«Nonostante la ASL continui a parlare di una sistemazione provvisoria, il Comune non ha ancora trovato una soluzione alternativa in spazi adeguati,” dichiarano i consiglieri di opposizione. “Anzi, si è assistito a uno scontro interno tra il dirigente Mascitelli, l’assessora Tursini e il consigliere Ferella. Finalmente, anche una parte della maggioranza riconosce le nostre denunce e ammette che il direttore generale Romano non è adeguato al ruolo, mentre la ASL 1 naviga tra inefficienze e ritardi».

Nel corso della Commissione si è discusso anche delle inefficienze del Centro Unico di Prenotazione (Cup) e della gestione della pillola abortiva RU486, il cui servizio è stato interrotto lo scorso anno e solo di recente ristabilito al San Salvatore.

Secondo i consiglieri di opposizione, la situazione del Cup è emblematica di una gestione sanitaria caotica: liste d’attesa interminabili per esami specialistici, pronto soccorso al collasso, personale insufficiente e costretto a lavorare in condizioni inaccettabili, spesso con strumenti inadeguati. Gli operatori del Cup, inoltre, si trovano a gestire le prenotazioni senza una linea internet idonea, con inevitabili ritardi e disagi per gli utenti.

A questo si aggiunge l’assenza del manager aziendale della ASL, che ha disertato nuovamente la Commissione, così come era già accaduto in Commissione Regionale. «Di fronte a questa gestione inefficiente, la dirigenza della ASL si dimostra solerte solo nel pretendere pagamenti per le mancate disdette delle prestazioni prenotate, senza che i cittadini possano dimostrare la propria regolarità a causa delle stesse carenze del CUP» attaccano i consiglieri.

Durante la Commissione, il consigliere Ferella della Lega ha annunciato la presentazione di un Ordine del Giorno sui temi trattati, per cercare di fare chiarezza sulla gestione della sanità locale. Tuttavia, la maggioranza comunale si è mostrata assente e disinteressata, con la sola partecipazione del Presidente Frullo e dello stesso Ferella.

Al termine dei lavori, la Commissione ha approvato un ordine del giorno che impegna il Presidente della III Commissione a istituire e convocare un tavolo interistituzionale tra Comune e ASL per individuare urgentemente una sede adeguata per la riabilitazione territoriale.

«Il diritto alla salute e a cure dignitose non può essere calpestato in questo modo – concludono i consiglieri di opposizione Simona Giannangeli, Stefania Pezzopane, Stefano Albano, Paolo Romano, Lorenzo Rotellini, Enrico Verini, Gianni Padovani, Alessandro Tomassoni ed Elia Serpettile istituzioni competenti devono intervenire immediatamente per garantire servizi sanitari efficienti e rispettosi della dignità delle persone».

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