“INTACTURE” * TRENTINO – AZIENDA TASSULLO (VAL DI NON): «DATA CENTER ALL’INTERNO DI UNA MINIERA ATTIVA, PROGETTO A RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE DA 50 MILIONI DI EURO» (VIDEOINTERVISTA MINISTRO URSO + PHOTOGALLERY)

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21.55 – venerdì 21 febbraio 2025

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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“Intacture, The Natural Home of Data”: il primo data center in Europa all’interno di una miniera attiva, nel cuore della montagna del Trentino. Un progetto pionieristico e a ridotto impatto ambientale da oltre 50 milioni di euro, finanziato in parte dal PNRR, che prevede anche lo sviluppo di un polo di innovazione. Intacture, il primo e unico data center in Europa all’interno di una miniera attiva, incastonata in una montagna della Val di Non, a 40 km a nord di Trento.

Con un impegno finanziario complessivo di 50,2 milioni di euro – 18,4 da fondi PNRR accordato all’Università di Trento (Missione 4 Componente 2 ‘Dalla Ricerca all’Impresa’ , Investimento 3.1 ‘Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione’, Progetto ‘Trentino Datamine’)  e circa 31,8 da risorse private – l’innovativa infrastruttura è in corso di realizzazione all’interno della miniera di dolomia dell’azienda Tassullo, che qui svolge le sue principali attività estrattive: un ambiente naturale che offre condizioni ottimali in termini di protezione da inquinamento elettromagnetico, sicurezza dei dati, risparmio energetico e di suolo, sostenibilità.

Il progetto nasce con l’ambizioso obiettivo di realizzare non solo un’infrastruttura digitale di ultima generazione integrata nel territorio e a ridotta impronta ambientale, ma anche di sviluppare un polo di innovazione, dove ricerca e sviluppo si intrecceranno su campi di applicazione strategici come scienze della vita, intelligenza artificiale, transizione energetica e cybersecurity. L’avvio dell’attività del data center è previsto per il 2026, mentre sono già in stato di avanzamento i lavori edili e infrastrutturali.

Protagonista di questa sfida architetturale, ingegneristica, ambientale e tecnologica è Trentino DataMine, società espressione del partenariato pubblico-privato costituito dall’Università degli Studi di Trento – soggetto attuatore e guida scientifica del progetto – e un raggruppamento di imprese, selezionato tramite gara pubblica, che portano il valore delle rispettive competenze: l’impresa edile e promotore Covi Costruzioni, l’acceleratore di tecnologia e business Dedagroup (Deda), il Gruppo GPI specializzato in digitalizzazione in ambito sanitario e ISA-Istituto Atesino di Sviluppo. Il progetto del data center è a cura di Covi, che si è avvalsa del know-how di In-Site, società di ingegneria integrata specializzata nella realizzazione di infrastrutture tecnologiche complesse.

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Intacture: un brand per un progetto unico nel suo genere

Grazie ad una location dalle specificità uniche, il data center – con la sua struttura costruita per avere oltre l’80% della superficie interamente in ipogeo, fino a 100 mt di profondità, all’interno di una miniera attiva – rappresenta un unicum in Europa ed è tra i pochissimi progetti con caratteristiche similari realizzati al mondo.

Si distingue per la sua unicità progettuale, che lo rende “The Natural Home of Data”, come evidenzia la tagline del brand. La protezione naturale offerta da 90 milioni di metri cubi di roccia dolomia (un volume per il cui trasporto occorrerebbero 900mila vagoni di un treno merci) rappresenta una barriera capace di assicurare un altissimo livello di sicurezza elettromagnetica, digitale, idrogeologica e fisica, in grado di proteggere la struttura anche da eventi naturali e persino da incidenti aerei. Il patrimonio di dati che sarà ospitato nell’infrastruttura rimarrà dunque protetto e “intatto”.

 

Un polo di innovazione che connette dati, competenze e persone

Il progetto non prevede solo un data center di ultima generazione. Grazie alla collaborazione tra l’Università di Trento e l’ecosistema Trentino della Ricerca, Intacture mira a sviluppare un polo di innovazione, per promuovere ricerca e sviluppo negli ambiti della salute, dell’IA, della sicurezza digitale e della transizione energetica. Attraverso futuri programmi di Open Innovation e Integration Intacture mirerà anche a coinvolgere startup nella creazione di soluzioni innovative e sostenibili, e a collegare ricerca e innovazione con mercato e sviluppo d’impresa.

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Tassullo: un ecosistema unico al mondo nella miniera di Dolomia dell’azienda trentina

“Costruire e rigenerare per il benessere delle generazioni future” è la vision di Tassullo, azienda trentina che dal 1909 progetta e realizza prodotti e sistemi integrati per il mercato nazionale ed internazionale delle costruzioni e del restauro di pregio. L’Istituto Interno di Ricerca e Sviluppo elabora formulazioni e tecnologie che vedono la Calce Idraulica Naturale come protagonista di una proposta costruttiva innovativa, attenta al rispetto dell’ambiente e alla qualità di vita delle persone.
Da queste premesse nasce un progetto unico al mondo: Tassullo progetta e realizza all’interno della propria miniera attiva – dalla quale ricava una Dolomia purissima per i propri premiscelati – spazi ipogei su misura, idonei ad attività tecnologiche e commerciali, per contribuire insieme ad altre aziende ad un futuro più sostenibile.

Tassullo si rende protagonista, già a partire dai primi anni ‘2000, di un vero e proprio caso studio di rigenerazione degli spazi: le attività estrattive vengono, infatti, progettate affinché gli spazi minerari che ne derivano possano acquisire una nuova destinazione d’uso e diventare una grande opportunità per quelle aziende seriamente intenzionate a ridurre la propria impronta ecologica.
Questo importante esempio virtuoso di economia circolare è stato possibile grazie ad un accorgimento normativo della Provincia Autonoma di Trento, che permette, in esclusiva sul territorio nazionale, di realizzare all’interno del perimetro di cava strutture destinate alla conservazione di prodotti agricoli o finalizzate ad altre attività economiche o non economiche.

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Con una temperatura costante di circa 12 gradi e la totale assenza di infiltrazioni d’acqua, gli ambienti nella miniera dell’azienda Tassullo presentano le condizioni ideali per lo stoccaggio di beni di vario genere e i vantaggi a favore dei player che optano per questa scelta di sostenibilità sono innumerevoli: riduzione dei costi energetici; risparmio di territorio di superficie dedicato a magazzini e capannoni; vantaggi ambientali dovuti all’assenza di smaltimento di prodotti legati alla filiera della refrigerazione; incremento della sicurezza e molti altri.

Questo progetto si pone come un fiore all’occhiello dei valori e della vision aziendale e permette a Tassullo di sviluppare importanti sinergie con aziende di altri settori. Cavit, Melinda e Trentingrana sono già presenti all’interno dell’ecosistema minerario e procedono i lavori per la realizzazione di Intacture, primo data center in Europa all’interno di una miniera attiva.
Dal 2021 il Gruppo Cavit, realtà esemplare che riunisce 11 cantine sociali del territorio, sfrutta i vantaggi delle caratteristiche geologiche uniche della miniera per lo stoccaggio di circa 2.5 milioni di bottiglie del brand premium Altemasi Trento Doc. Le bottiglie di spumante metodo classico si trovano nel cuore della montagna a oltre 270 metri di profondità, dove trovano le condizioni ideali per il riposo di 24 mesi.

Melinda, consorzio leader nel settore ortofrutta, vede negli spazi ipogei il suo magazzino più grande, con una capacità di stoccaggio di 40.000 tonnellate di mele. L’estrazione della Dolomia è stata progettata da Tassullo in modo da creare delle vere e proprie camere di roccia, che potessero assicurare non solo il mantenimento delle caratteristiche organolettiche dei frutti ma anche una notevole riduzione dei costi energetici e un importante risparmio di suolo in superficie.

Trentingrana Concast ha avviato nel 2022 un progetto di conservazione e stagionatura ipogea delle forme di formaggio duro simbolo dell’eccellenza trentina. Visti i risultati estremamente positivi delle prime verifiche, dalle 160 unità dell’inizio della sperimentazione si è passati oggi a circa 1200 forme, che riposano avvolte dalla roccia.

All’interno della miniera procede anche la realizzazione di Intacture, il primo data center in Europa costruito in uno spazio ipogeo attivo. Il progetto, con oltre l’80% della sua infrastruttura sviluppata sottoterra, sfrutta la protezione naturale offerta da 90 milioni di metri cubi di Dolomia per garantire efficienza energetica e sicurezza dei dati. Gli scavi sono stati completati e avanzano le opere civili e impiantistiche, con l’obiettivo di creare un polo tecnologico sostenibile e all’avanguardia.

 

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Intacture: il cantiere avanza nel cuore della montagna.
Proseguono a ritmo serrato i lavori per la realizzazione di Intacture – The Natural Home of Data, il primo data center in Europa costruito all’interno di una miniera attiva. Per rispettare le stringenti scadenze previste, il progetto sta avanzando con la massima rapidità ed efficienza, raggiungendo traguardi significativi dopo la presentazione ufficiale dello scorso ottobre, consolidando ulteriormente la sua identità di infrastruttura all’avanguardia, responsabile e perfettamente integrata nel territorio.

Attività estrattive completate
Tassullo ha ultimato le attività estrattive nell’area che ospiterà il data center sotterraneo ed il fornello, il grande cavedio verticale che collegherà l’infrastruttura ipogea con uffici e zona impianti esterna. Questo imponente lavoro di scavo, durato oltre 8 mesi, ha comportato la movimentazione di circa 40.000 tonnellate di roccia Dolomia, un volume di materiale corrispondente a circa 16 piscine olimpiche.

Economia circolare e consumo di suolo ridotto al minimo
Tassullo utilizzerà la Dolomia estratta per la realizzazione di prodotti e tecnologie per l’edilizia e il restauro. Tutte le attività estrattive dell’azienda vengono accuratamente progettate in un’ottica di economia circolare in modo da creare spazi adatti ad assumere una seconda vita, assicurando un notevole risparmio di suolo e rispondendo così ad una delle grandi sfide dei data center del futuro.

Avanzamento delle opere civili
Procede a velocità sostenuta la costruzione delle strutture interne, con la pavimentazione delle sale dati sotterranee, la realizzazione dei sottoservizi e delle opere murarie. Una sfida ingegneristica unica, che vede l’80% della superficie del progetto svilupparsi in spazi sotterranei. I lavori all’interno del fornello, alto circa 40 metri, stanno trasformando il cavedio in una costruzione di 10 piani, che ospiterà ascensori, scale e impianti fondamentali per il funzionamento del data center.

Prima il territorio nella selezione dei fornitori e lavori impiantistici
Dopo un rigoroso processo di selezione, si è conclusa la scelta delle imprese per la fornitura e l’installazione degli impianti. Priorità è stata data alle aziende del territorio, laddove il know-how locale lo consente, con un’attenzione particolare all’efficienza energetica e alla riduzione dell’impatto ambientale. I primi impianti saranno installati a partire da marzo, con una progressione che proseguirà fino all’autunno.

Prossimi sviluppi
Nei prossimi mesi è previsto l’avvio dei lavori di ampliamento della strada di accesso al data center e il collegamento con le dorsali di fibra ottica e le linee elettriche di media tensione, per garantire la piena operatività dell’infrastruttura.
Intacture continua a rappresentare un esempio di innovazione tecnologica e sostenibilità, unendo ricerca, sviluppo e valorizzazione del territorio in un progetto destinato a diventare un riferimento a livello europeo.

 

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Informazioni su Trentino DataMine Srl
Trentino DataMine Srl è la società costituita per l’attuazione del progetto “Intacture” in partenariato pubblico privato. È partecipata al 51% da TDC Srl (costituita da Covi Costruzioni, Dedagroup Spa, GPI e ISA) e al 49% dall’Università degli Studi di Trento.
Università degli Studi di Trento: Giovane, generalista e di qualità: UniTrento si distingue per la solida reputazione costruita a livello italiano e internazionale e per la sua attenzione all’ambiente, alla sostenibilità e alle persone. Dalla sua fondazione nel 1962, l’Ateneo punta sulla costruzione di relazioni e di alleanze. Con quasi 17mila studenti e oltre 1600 tra personale docente e tecnico amministrativo, offre un ambiente ideale di studio e di ricerca dall’ambito sociale, umanistico ed economico, fino alle aree scientifiche e tecnologiche, con un’attenzione particolare all’innovazione e alla convergenza delle discipline. È considerata una delle università più dinamiche e internazionali d’Italia e da alcuni anni fa parte dell’alleanza universitaria ECIU, il consorzio europeo degli atenei più innovativi impegnati nella costruzione della futura università europea.

Covi Costruzioni: ha sede a Predaia (TN) in Val di Non. Con l’azienda Tassullo – che dal 1909 realizza prodotti in calce idraulica naturale per il restauro e l’edilizia – coniuga l’esperienza artigiana dei fondatori alle più moderne tecnologie di progettazione ingegneristica per realizzare costruzioni di alto livello e rispettose della sostenibilità edilizia.

Dedagroup (Deda): è uno dei principali gruppi tecnologici a capitale interamente italiano, interlocutore naturale di Aziende, Istituzioni Finanziarie e Servizi Pubblici nell’evoluzione delle loro strategie IT e digitali. Nel corso degli anni, Deda ha costruito un ecosistema di aziende che condividono valori, strategie di business e una visione comune che sfrutta la forza della dedizione per aiutare i clienti a cogliere i benefici dell’evoluzione digitale, potenziando l’impatto positivo della tecnologia sull’economia e sulla società. Il Gruppo è cresciuto costantemente, sia in Italia che all’estero, e oggi ha una presenza globale con oltre 4.000 clienti in più di 50 Paesi.

GPI: con quartier generale a Trento, è la società di riferimento per la trasformazione digitale della Sanità. Quotata in Borsa sul Mercato EXM, accompagna le organizzazioni socio-sanitarie pubbliche e private nel miglioramento continuo dei processi e nell’innovazione dei modelli di assistenza, cura e prevenzione. L’offerta si compone di soluzioni software, tecnologie e servizi per abilitare percorsi di cura sostenibili ed efficienti e dare adeguate risposte alle nuove esigenze di salute e benessere delle persone. Nell’ambito delle proprie attività si occupa inoltre di Cybersecurity, con un’apposita business unit.

ISA- Istituto Atesino di Sviluppo: con sede a Trento, è una holding di partecipazioni presente da oltre 90 anni in Trentino-Alto Adige e nelle regioni limitrofe. ISA si pone l’obiettivo di acquisire partecipazioni, prevalentemente di minoranza, investendo in iniziative diversificate con il ruolo di partner di lungo periodo, in un’ottica di creazione di valore. Gli investimenti di ISA sono indirizzati allo sviluppo sostenibile dell’economia dei territori, escludendo operazioni meramente speculative e ponendo massima attenzione alla trasparenza, alle best practice di governo societario e ai criteri ESG. Grazie ad una efficace rete di relazioni, ISA favorisce l’incontro tra capitali privati e di istituzioni finanziarie, capaci di generare occasioni di investimento, crescita e sviluppo. ISA supporta le società partecipate nell’analisi strategica dell’attività d’impresa e nello sviluppo, mettendo a disposizione competenze trasversali e la propria capacità di lettura del contesto economico di riferimento. Al 31.12.2023 registra un patrimonio netto consolidato di 190 mln con oltre 70 investimenti nelle partecipate dirette.

 

 

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