Entro L’anno A Cabras Una Mostra Sul Mondo Etrusco E Tardo Nuragico L’evento Presentato A Firenze Alla Presenza Dell’assessora Portas

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Entro L’anno A Cabras Una Mostra Sul Mondo Etrusco E Tardo Nuragico

L’evento Presentato A Firenze Alla Presenza Dell’assessora Portas

 

 

Entro L’anno A Cabras Una Mostra Sul Mondo Etrusco E Tardo Nuragico L’evento Presentato A Firenze Alla Presenza Dell’assessora Portas, La fiera del turismo archeologico “tourismA” è stata l’occasione per presentare l’esposizione voluta dalla Fondazione, in programma a Cabras nel mese di ottobre.

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Una grande mostra che indaghi i rapporti tra il mondo etrusco e quello tardo nuragico. L’evento è stato presentato oggi a Firenze nell’Auditorium del Palazzo dei Congressi in occasione dell’edizione 2025 di “tourismA”, la fiera del turismo archeologico. 

Alla conferenza hanno partecipato l’assessora alla Cultura della Regione Sardegna, Ilaria Portas, il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni, il direttore scientifico della mostra, l’etruscologo Paolo Giulierini, il direttore del MAN di Firenze, Daniele Maras,il responsabile dell’Area Scientifica della Fondazione, Giorgio Murru, con il coordinamento del direttore di Archeologia Viva Piero Pruneti.

 

“Sono molto felice di vedere che esiste da parte dei visitatori tutto questo interesse per il nostro territorio che, fortunatamente non più conosciuto solo per la sua meravigliosa zona costiera”, ha detto l’assessora regionale alla Cultura Ilaria Portas. “Un perimetro importante certo, e un settore turistico che ci ha resi famosi ed eccellenza nel mondo. Ma adesso abbiamo necessità di dare respiro e notorietà anche alle zone più interne e a tutta la bellezza della storia veramente più antica che ci appartiene”.

““Aristocrazie Nuragiche ed Etrusche nel mondo mediterraneo”, che la Fondazione Mont’e Prama ha inserito in calendario per l’anno in corso – afferma ancora l’assessora – è un evento, dal respiro internazionale e si configura come uno dei progetti più importanti nel panorama dei Beni Culturali in Italia. Tratta un argomento che investe non solo la Sardegna e l’Etruria ma l’intero bacino del Mediterraneo occidentale tra il IX e il VII secolo a.C.; proprio i secoli in cui nasce e si sviluppa il fenomeno statuario di Mont’e Prama”.

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“Il nostro impegno – ha detto il presidente della Fondazione Mont’e Prama, Anthony Muroni – prosegue nel segno delle collaborazioni con altre importanti realtà museali e con professionisti della Cultura di altissimo livello. La presenza oggi a Firenze  dell’assessora Portas – prosegue – conferma la grande attenzione della Regione Sardegna verso i suoi beni culturali e verso l’archeologia. Dopo la mostra realizzata con la Fondazione Nivola, quella che prenderà il via a ottobre ci vede impegnati con realtà di primo piano a livello nazionale. Siamo onorati del fatto che un professionista del calibro di Paolo Giulierini abbia accettato la direzione scientifica di questo progetto che rappresenta uno dei nostri principali obiettivi per il 2025”.

 

“Con questa mostra – ha detto Paolo Giulierini, direttore scientifico della mostra – non vogliamo solo parlare dell’incontro di due civiltà. Desideriamo rappresentare come la cultura etrusca e quella nuragica si esprimono di fronte agli stessi temi: tra i tanti la morte, la rappresentazione dell’antenato, l’idealizzazione dell’ideale eroico ma anche il rapporto con le risorse, l’ambiente, il mare. I giganti di Monte e Prama – ha detto ancora l’etruscologo – al centro del confronto, diventano a buon titolo il paradigma dei linguaggi esteriori delle aristocrazie mediterranee”.

 

“Troppo spesso le antiche civiltà sono studiate e presentate come se fossero isolate e separate l’una dall’altra – ha detto Daniele Federico Maras, direttore del MAN di Firenze – quando invece la storia non ha confini e le società sono legate indissolubilmente tra loro, oggi come ieri”. 

“Per questo l’incontro tra le aristocrazie etrusche e quelle nuragiche è un tema fondamentale per comprendere i rapporti tra le civiltà del Mediterraneo. Una rete di rapporti umani, familiari, commerciali, sociali, che aveva articolazioni e velocità diverse corrispondenti ai livelli diversi della società” ha aggiunto. 

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“Infatti i rapporti tra le élites sono anche rapporti tra le persone della loro corte, come gli artigiani, artisti, tecnici, musicisti, e così via. Studiare questa storia – ha spiegato  –  specialmente nelle fasi più antiche per l’Etruria dell’età villanoviana e orientalizzante, offre quindi la possibilità di conoscere una società dinamica, multietnica e integrata, in cui la mobilità umana e i flussi di migrazione erano pane quotidiano per i centri del Mediterraneo”.

“Il Museo Archeologico Nazionale di Firenze – ha concluso Maras – ha accolto con entusiasmo l’invito a partecipare a questo incontro, è stato concepito come un museo delle civiltà del Mediterraneo, con al centro le antichità etrusche ed egizie, ma anche con insospettate connessioni con la Sardegna”.

 

“La mostra – ha detto il responsabile dell’Area Sientifica della Fondazione, Giorgio Murru  – si prefigge di mettere ancor più in evidenza lo straordinario fenomeno scultoreo di Mont’e Prama relazionandolo alle grandi Civiltà mediterranee con le quali il  mondo tardo nuragico  ha avuto delle fortissimi contatti. In primis con la civiltà Etrusca con la quale ha condiviso le sollecitazioni culturali provenienti da oriente con uno sguardo particolare rivolto allo scenario geopolitico del mediterraneo occidentale”.

 

La Fondazione è presente a “tourismA” con un proprio stand, preso d’assalto da moltissimi visitatori, curiosi di scoprire i siti archeologici del Sinis. Sempre a “tourismA” sarà siglata una convenzione con la fondazione Sebastiano Tusa di Palermo per una serie di attività di studio e ricerca comuni. Il documento è sarà firmato dai due presidenti Anthony Muroni e Valeria Li Vigni.

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