Aumentano le tariffe dei trasporti pubblici dal 1° luglio 2025: rincari a Roma e nel Lazio

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


A partire dal 1° luglio 2025, viaggiare sui trasporti pubblici di Roma e del Lazio costerà di più. La Regione Lazio ha annunciato ufficialmente un aumento delle tariffe, che interesserà non solo i biglietti per singola corsa, ma anche gli abbonamenti turistici e i titoli di viaggio regionali Metrebus Lazio. La decisione, comunicata in una conferenza stampa il 20 febbraio, è stata illustrata dall’assessore ai Trasporti Fabrizio Ghera e dal presidente della Regione Francesco Rocca.

I rincari arrivano in un momento delicato per il trasporto pubblico della Capitale, che ha servizi spesso inaffidabili e investimenti ancora in fase di realizzazione, con molte promesse per il potenziamento della rete, ma poche certezze su una vera e propria modernizzazione.

Cosa cambierà dal 1° luglio 2025 per il trasporto pubblico?

Aumento dei biglietti turistici

A subire il rincaro più significativo saranno i biglietti a tempo, utilizzati soprattutto da turisti e non residenti:

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

  • Biglietto 24 ore: da 7€ a 8,50€ (+1,50€)
  • Biglietto 48 ore: da 12,50€ a 15€ (+2,50€)
  • Biglietto 72 ore: da 18€ a 22€ (+4€)
  • Biglietto settimanale: da 24€ a 29€ (+5€)

Questi aumenti colpiranno principalmente chi soggiorna in città per pochi giorni e utilizza intensivamente metro, bus e tram per spostarsi.

Modifiche agli abbonamenti regionali Metrebus Lazio

L’incremento tariffario coinvolgerà anche i biglietti integrati validi su tutta la rete del Lazio, come il BIRG (biglietto giornaliero integrato), il BTR (biglietto turistico valido tre giorni) e la CIRS (carta integrata settimanale).

Le nuove tariffe varieranno a seconda delle zone di percorrenza, con la Regione che ha cercato di contenere gli aumenti per le zone 6 e 7, ovvero quelle più distanti da Roma, per limitare l’impatto economico sui pendolari che ogni giorno si spostano per motivi di lavoro o studio.

Perché gli aumenti? La Regione Lazio si difende

Secondo la Regione Lazio, l’adeguamento delle tariffe è stato reso necessario per coprire i costi operativi del servizio, in un contesto in cui il trasporto pubblico soffre per un bilancio sempre più in deficit. L’obiettivo dichiarato è quello di garantire investimenti per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi.

Tra le giustificazioni fornite dall’amministrazione, c’è anche la volontà di differenziare le tariffe tra residenti e non residenti. A tal proposito, è stato annunciato che nel corso del 2026 verrà avviato uno studio sui dati di vendita dei biglietti, per valutare un nuovo sistema tariffario che distingua chi vive nel Lazio da chi vi transita occasionalmente, cercando di rendere i costi del trasporto più equi per i cittadini della regione.

Cosa significa per i romani e per i pendolari?

L’aumento dei prezzi del trasporto pubblico a Roma e nel Lazio rischia di penalizzare pesantemente gli utenti in un contesto già difficile. I residenti e i pendolari, che usano quotidianamente i mezzi per spostarsi, vedranno un incremento nei costi di viaggio senza garanzie immediate su un miglioramento del servizio.

Da anni, i trasporti pubblici della Capitale sono al centro di critiche per:

Affollamento e disservizi cronici su bus e metro, con frequenze spesso imprevedibili.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Tempi di attesa elevati e guasti frequenti sulle linee metropolitane.

Una rete di superficie ancora carente, con tram e autobus non sempre efficienti.

Grandi progetti infrastrutturali ancora incompleti, come il prolungamento della Metro C e il potenziamento dei collegamenti ferroviari tra Roma e l’hinterland.

L’aumento delle tariffe appare quindi come un ulteriore peso per i cittadini, senza una corrispondente sicurezza di un miglioramento tangibile della qualità del trasporto.

Differenziazione tariffaria: chi pagherà di più?

L’idea di differenziare il costo del trasporto tra residenti e non residenti potrebbe favorire i cittadini romani e laziali, ma rischia di penalizzare turisti, lavoratori fuori sede e visitatori occasionali.

Un modello simile è già applicato in alcune città europee, dove chi vive stabilmente nel comune paga meno rispetto a chi utilizza i mezzi in modo sporadico. Tuttavia, non è ancora chiaro come verrà strutturata questa differenziazione e quali saranno i criteri per accedere alle tariffe ridotte.

Prossimi passi e possibili sviluppi

Il percorso verso l’aumento delle tariffe è ormai tracciato e il 1° luglio 2025 rappresenterà la data spartiacque per il nuovo sistema tariffario. Nel frattempo, il 2026 potrebbe portare una rivoluzione più ampia con la differenziazione tra residenti e non residenti.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Resta da capire se la Regione Lazio riuscirà a garantire, insieme agli aumenti, anche un miglioramento del servizio, oppure se si tratterà dell’ennesima stangata per i cittadini, con più costi e gli stessi disagi di sempre.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link