Artisti per Frescobaldi. Intersezioni fra Arte, Natura e Vino

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La Toscana gode di un paesaggio addomesticato nei secoli dalla mano dell’uomo, fra sinuose colline ricoperte di colori intensi e pettinate dalle righe dei vigneti. In questo scenario, dove la storia si fonde con la bellezza della natura, l’arte contemporanea trova una dimensione propria, in un dialogo inedito e sorprendente. A CastelGiocondo, nel cuore di Montalcino, la famiglia Frescobaldi, da oltre settecento anni custode di tradizioni vinicole e mecenate illuminata, ha dato vita ad Artisti per Frescobaldi, un progetto di committenze per l’arte contemporanea che celebra l’incontro tra arte, vino e territorio.

Nato nel 2012 da Tiziana Frescobaldi assieme al curatore Ludovico Pratesi, Artisti per Frescobaldi mira a esplorare il legame tra arte contemporanea e il patrimonio vitivinicolo della famiglia Frescobaldi. Premio internazionale per le prime 5 edizioni, nel 2023 diventa una committenza dedicata alle voci più interessanti della scena artistica internazionale. Quest’anno, il tema della VII edizione esplora il rapporto tra uomo e ambiente. All’iniziativa per la prima volta si unisce la collaborazione di un’istituzione museale italiana, il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino, coinvolto attivamente nella fase di selezione degli artisti.

«Abbiamo scelto due artiste, l’italiana Giulia Cenci e la coreana Sunmin Park e come donna sono molto interessata alla loro visione del mondo del vino, e in particolare di CastelGiocondo, oltre alle loro rispettive letture dell’ambiente naturale della tenuta», ha affermato Tiziana Frescobaldi. La toscana Giulia Cenci e la coreana Sunmin Park realizzeranno infatti due opere d’arte specificatamente pensate per il contesto di destinazione. Una novità e prerogativa, rispetto agli anni precedenti nell’ottica di creare sempre più connessione e sinergia fra gli spazi di CastelGiocondo e le opere d’arte in essi esposte. Per un’immersione totale da cui trarre ispirazione nel realizzare per le opere site-specific, le artiste hanno anche trascorso un periodo di residenza a CastelGiocondo che, fra le varie, dispone di alcune stanze per soggiornare in struttura.

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«Due Paesi e due tradizioni, due culture diverse, due donne. Un risultato veramente sorprendente». Queste, le parole di Ludovico Pratesi a introduzione delle due giovani artiste, con sensibilità artistiche spiccatamente diverse, invitate a confrontarsi con gli spazi della Tenuta attraverso il proprio sguardo interiore. Il mondo riflessivo di Sunmin Park incontra la potenza evocativa ed esplicita di Giulia Cenci, anticipando prospettive di osservazione dello stesso luogo in grammatiche del tutto diverse. Per gli amanti e collezionisti del buon vino, il progetto artistico include anche la realizzazione di un’etichetta d’artista per una serie limitata di centoundici bottiglie di Brunello di Montalcino.

Giulia Cenci, con le sue sculture ibride e complesse che sfidano i confini tra naturale e artificiale, ci proietta in un futuro prossimo, in un mondo post-Antropocene dove la natura sembra reclamare il suo spazio e gli elementi naturali si fondono in un dialogo enigmatico con costruzioni posticce. Le sue opere, evocative e potenti, ci invitano a riflettere sul nostro ruolo di abitanti di questo pianeta, sulle nostre responsabilità e sulle conseguenze delle nostre azioni. «Il mio lavoro è quasi sempre di denuncia rispetto all’attività umana, perché sono davvero poche le persone che riescono a imporsi un limite. La campagna- afferma – ha tanto da mostrarci, è come un’industria che insegna le forme e il modo in cui esse vengono piegate. La capacità di trasformare in una sorta di muscolatura qualcosa che sarebbe molto più organico e libero è per me una metamorfosi. L’opera che sto realizzando parla di trasformazione, ho indagato l’azione del crescere un qualcosa e tutto ciò che lo circonda».

Sunmin Park, invece, esplora tematiche ecologiche e antropiche. La sua poetica analitica e intima ha una narrazione delicata, ma al contempo intensa, che spinge a interrogarsi sul ruolo di ciascu essere umano all’interno dell’ecosistema. Un intreccio di sculture, sonorità musicali e video esplorano le connessioni tra uomo, natura e architettura. Le sue opere, realizzate in collaborazione con il musicista Bojan Vuletic, sono un invito a contemplare la bellezza del mondo che ci circonda, a riscoprire l’armonia tra uomo e ambiente. La collaborazione con il MAO di Torino, che presenta l’arte di Sunmin Park in occasione della mostra Rabbit Inhabits the Moon, rafforza ulteriormente il legame tra Frescobaldi e il mondo dell’arte, testimoniando un impegno condiviso nel supportare la creatività contemporanea. Un impegno che si concretizza anche nel sostegno a Giulia Cenci, il cui lavoro è stato esposto in importanti istituzioni museali e che, attualmente, è presente sulla High Line di New York.

Artisti per Frescobaldi si rivela un’occasione interessante per gli amanti dell’arte e per chi desidera scoprire come la creatività contemporanea possa interpretare e valorizzare la bellezza del nostro territorio. Non resta che attendere l’autunno, quando le opere di Giulia Cenci e Sunmin Park si uniranno alla Collezione permanente di opere d’arte e saranno finalmente esposte a CastelGiocondo.





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