Sponsorizzazioni sportive, da Frosinone la maxi indagine con arresti e perquisizioni

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Le indagini sono partite dalla finanza di Frosinone e si sono diramate in tutta Italia. Indagini che riguardano un sistema illecito di sponsorizzazioni sportive che permetteva di evade le tasse e di guadagnare dei soldi. È in corso una vasta operazione condotta dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Frosinone, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Frosinone, che ha per oggetto le sponsorizzazioni nell’ambito delle competizioni sportive.

L’attività interessa 14 regioni e 37 località, con l’impiego di circa 200 militari, in forza a 40 Reparti della Guardia di Finanza. In tale ambito, si sta dando attuazione a 6 ordinanze di applicazione di misure cautelari personali e reali, con contestuali perquisizioni.

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Il dettaglio dell’operazione

Nel corso delle attività, è stata data applicazione a ordinanze emesse dal GIP presso il Tribunale di Frosinone che hanno disposto, tra l’altro, la misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di 6 soggetti (4 residenti in provincia di Frosinone, 1 in provincia di Latina e 1 in provincia di Sondrio), ai vertici dell’organizzazione criminale individuata, nonché il sequestro preventivo, anche per equivalente, di beni e disponibilità finanziarie per un importo complessivo di oltre 40 milioni di euro. Contestualmente, sono state eseguite anche perquisizioni.

L’attività giunge a conclusione di complesse investigazioni di polizia giudiziaria (anche di natura tecnica) e

tributaria svolte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Frosinone, che hanno tratto le mosse da

anomalie evidenziate dai Finanzieri nei contratti (e nella relativa fatturazione) di una molteplicità di soggetti

economici operanti nel settore delle sponsorizzazioni sportive nelle gare automobilistiche di “rally”, tenute in varie località del territorio nazionale.

L’analisi della copiosa documentazione acquisita da numerosi istituti di credito ha interessato più di mille

rapporti di conto corrente, facenti capo a 417 società e 181 persone fisiche, consentendo ai Finanzieri di acclarare l’esistenza di un complesso sistema di movimentazioni di capitali, supportato da fatture per operazioni inesistenti.

In estrema sintesi, è stata ricostruita una strutturata organizzazione criminale che operava attraverso:

– l’emissione di fatture per operazioni inesistenti da parte di società “cartiere” a favore di soggetti economici

realmente operanti in vari settori economici, con sede su gran parte del territorio nazionale, consentendo a questi ultimi di conseguire indebiti vantaggi fiscali. Infatti, mediante l’utilizzo delle fatture per operazioni inesistenti, i soggetti giuridici coinvolti hanno usufruito indebitamente di deduzioni di costi e di detrazioni Iva;

– la retrocessione in contanti delle rilevanti somme di denaro, formalmente corrispondenti ai pagamenti con

bonifico bancario delle false fatture emesse dalle “cartiere”. Tali procedure miravano a impedire o, comunque, ostacolare la tracciabilità dei reali flussi finanziari.

I bonifici provenienti da soggetti economici operanti, in gran parte, nel nord Italia, sotto l’apparente veste di

normali transazioni commerciali, affluivano su rapporti di conto corrente bancari o postali intestati a persone fisiche e giuridiche ubicate in diversi comuni della provincia di Frosinone.

Successivamente all’accreditamento delle somme di denaro, le persone compiacenti effettuavano prelevamenti di denaro contante, fino a raggiungere l’importo dei bonifici emessi e, subito dopo, provvedevano a restituire il denaro ai referenti delle società che avevano effettuato i bonifici, decurtando parte della somma, costituente il profitto.

L’ammontare complessivo delle fatture false emesse dall’organizzazione, rilevato dai Finanzieri durante le

indagini, è di oltre 80 milioni di euro, con un’evasione di Iva per oltre 11 milioni di euro.

Gli indagati, a vario titolo, per le fattispecie criminose di associazione per delinquere finalizzata alla

commissione di reati tributari, riciclaggio, autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni e bancarotta fraudolenta,

sono 181. Le società coinvolte, come evidenziato in precedenza, sono 417, con sede in 14 regioni e 37 località

del territorio nazionale.

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