Leonardo Maria Del Vecchio
è soltanto l’ultimo imprenditore in ordine di tempo ad aver investito in Qomodo, la fintech tutta italiana del BNPL, la formula di pagamento nota come Buy Now Pay Later. LMDV Capital, il family office di Del Vecchio, è entrato nel capitale della startup milanese insieme al fondo di venture capital early stage RTP Global (già azionista di SumUp, Delivery Hero e Qonto) e a un pool di investitori (tra cui Primo Capital e Proximity Capital) in un round di finanziamento da 13,5 milioni di euro. La lista dei sostenitori della giovane società che si occupa di pagamenti digitali nei negozi è lunga e include i Berlusconi con Ithaca Investments, la famiglia Moratti con Alecla7 e gli Elkann-Agnelli con Exor Ventures. Ma chi c’è dietro Qomodo e cosa fa di preciso?
Qomodo, cos’è e che fa la fintech del BNPL
Nata nel novembre del 2023, Qomodo è una startup che offre ad aziende e consumatori soluzioni tradizionali e innovative per i pagamenti digitali nei negozi fisici: il POS contactless con touch screen, chip e banda magnetica, sia wireless che in stand, per il pagamento nel punto vendita; il servizio smart con il Tap-to-Phone in store (il pagamento con il cellulare) e il Pay-by-Link da remoto tramite link sicuro; il BNPL, vero punto di forza della fintech. L’obiettivo di Qomodo è infatti portare in tutti gli esercizi la filosofia del Buy Now Pay Later, ovvero comprare ora e pagare dopo: una soluzione che permette di acquistare un determinato prodotto o servizio, ottenerlo subito perché se ne ha necessità immediata o emergenza e pagarlo a rate senza interessi, perché la spesa si è rivelata imprevista.
La formula del BNPL di Qomodo prevede tre rate e zero costi e interessi: il cliente paga alla fintech la prima rata, mentre le due restanti vengono addebitate automaticamente sulla carta ogni 30 giorni, fino all’estinzione dell’importo. Il responso alla richiesta di pagamento dilazionato arriva in un tempo brevissimo: 45 secondi al massimo. La modalità del Buy Now Pay Later è semplice: il negoziante che vende il prodotto o il professionista che eroga il servizio (Qomodo include le fatture di dentisti, veterinari, officine e autoriparatori, palestre e centri estetici) riceve l’intero importo al netto di una commissione; la fintech guadagna dalle commissioni applicate e addebita le rate; il consumatore riceve il prodotto all’istante e si impegna a pagarlo a rate a tasso zero. Naturalmente Qomodo accetta tutti i principali sistemi di pagamento: Visa e Mastercard, Google Pay, Apple Pay, Postepay, Bancomat.
Chi c’è dietro e dove ha sede
I fondatori di Qomodo sono il CEO Gianluca Cocco e il COO Gaetano de Maio. Cocco è laureato al Politecnico di Milano, De Maio alla Luiss di Roma con specialistica in Bocconi. Entrambi hanno maturato una significativa esperienza all’estero nella creazione e nello sviluppo di start-up internazionali. Gianluca Cocco è stato tra i primi manager di Amazon in Italia, ha guidato la filiale italiana di Delivery Hero e ha fondato in Spagna la piattaforma DTC Factory14. Gaetano de Maio ha ricoperto ruoli chiave nell’ecosistema tedesco di Rocket Internet (uno dei più interessanti incroci tra incubatore e azienda del web contemporaneo) e ha accompagnato la crescita di Revolut e SumUp.
La sede di Qomodo è a Milano in Via della Moscova, dove lavorano 50 dipendenti. Oggi la start-up conta oltre 2.500 clienti tra esercenti, punti vendita, imprenditori e professionisti e gestisce milioni di euro in transazioni ogni mese, con un’impressionante quintuplicazione della propria clientela in poco più di un anno dal lancio commerciale. Il dato più interessante sottolineato dalla fintech lombarda è che il 20% dei negozi fisici presenti in Italia utilizza sia Qomodo POS che il servizio BNPL. “Con oltre 2.500 attività fisiche già affiliate – fa sapere la società –, Qomodo sta trasformando il modo in cui i negozi fisici gestiscono i pagamenti, offrendo strumenti flessibili che incentivano la fidelizzazione e il ritorno dei clienti”.
Gli obiettivi per il futuro
L’ultimo round di investimento di Serie A da 13,5 milioni a cui hanno partecipato – tra gli altri – LMDV Capital di Del Vecchio e RTP Global, al suo primo investimento in Italia, porta la raccolta totale ottenuta da Qomodo a 48 milioni di euro: 18 milioni investiti in capitale di rischio e 30 milioni in finanziamento. Hanno partecipato all’investimento anche Niccolò Maisto e Michele Attisani, i fondatori della piattaforma di eSport FACEIT; Vito Lomele, l’imprenditore pugliese di Fiscozen e Jobrapido e co-founder di Stema, la start-up che aiuta le aziende a trovare profili STEM; Luca Rodella, il CEO di Smartpricing, il software di prezzi dinamici e revenue management basato sull’AI; Davide Fioranelli (il co-founder della fintech Freetrade) con il fondo Lumen Ventures.
I capitali raccolti servono a Qomodo per inaugurare una nuova fase di crescita: la strategia per il futuro immediato è concentrata sull’aumento dell’organico con l’attrazione di giovani talenti tecnologici da inserire nel personale, l’ampliamento dell’offerta di prodotti (specie per le esigenze amministrative dei commercianti fisici) e l’aggiornamento delle applicazioni con l’integrazione dell’intelligenza artificiale per incrementare la scalabilità. “In poco più di 12 mesi abbiamo raccolto oltre 48 milioni di euro, un vero record, trainato dalla forte necessità di innovazione che il mercato italiano ormai richiede: ovvero pagamenti digitali e BNPL – spiega De Maio in una nota –. Questo nuovo finanziamento permetterà a Qomodo di continuare a colmare il divario tra retail online e fisico con un sistema di pagamento smart e integrato, che abilita i commercianti fisici a offrire ai propri clienti la stessa comodità e flessibilità dei giganti dell’e-commerce”.
“Abbiamo seguito con attenzione il percorso di Gianluca e Gaetano sin dagli inizi, ammirando la loro capacità di trasformare un’idea in un progetto concreto, capace di validare il prodotto in tempi record e scalare il business con determinazione e visione – aggiunge Leonardo Maria Del Vecchio nel comunicato –. La decisione di co-guidare questo round con RTP Global, uno dei più rispettati fondi internazionali, sottolinea la nostra filosofia: individuare e sostenere i campioni italiani, realtà locali che non solo riflettono l’eccellenza del nostro Paese, ma hanno tutte le carte in regola per diventare protagoniste sulla scena globale. Con Qomodo non stiamo solo investendo in un’impresa promettente, ma in un modello che unisce innovazione, qualità e il meglio dell’ingegno italiano. Questo è il nostro impegno: valorizzare le eccellenze nazionali, affiancarle nella loro crescita e accompagnarle nel portare il prestigio e l’autenticità del made in Italy nel mondo”.
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