Nel piccolo comune comasco la Lega contro la sinistra: “Insegna ai bimbi che non esistono i generi”. La replica: “Tutto strumentale”

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A Figino Serenza l’amministrazione comunale – guarda caso di sinistra – ha ben pensato di utilizzare un’iniziativa con laboratori che insegnano il riuso creativo ai bambini per fare propaganda, impiegando una terminologia che include asterischi”, ha detto il deputato lombardo della Lega Luca Toccalini.

“L’obiettivo? Ovviamente cancellare le differenze di genere. Inaccettabile. È vergognoso che la sinistra voglia imporre l’idea, anche a bambini di due anni, che non esistano maschio e femmina. La Lega si opporrà con forza a chi vuole insegnare ai nostri figli che non esistono mamma e papà”, si chiude l’intervento.

In Comune infatti era stato presentato un esposto del Gruppo Consiliare firmato a nome di Sara Bellini, Matteo Mauri, Roberto Moscatelli e Maurizio Cattaneo. Oggetto appunto, utilizzo dell’asterisco nel materiale divulgativo della manifestazione SOSTEcreative dell’1 e 2 marzo.

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“Bambin*? No, grazie. Esistono solo due generi. Punto. Basta con questo linguaggio che vuole cancellare la nostra identità e chi siamo. Dobbiamo difendere la realtà ed il buon senso. Perché il prossimo passo sarà quello di volerci togliere la libertà e noi non lo permetteremo”, ha detto Matteo Mauri coordinatore provinciale della Lega Giovani e capogruppo in Consiglio comunale. Posizione condivisa dall’ex Sindaco della Lega. “Siamo fortemente contrari a questo tipo di comunicazione portata avanti da una certa parte politica per minare la distinzione tra uomini e donne, tra madri e padri – spiega Roberto Moscatelli. –  Un indottrinamento pericoloso per i bambini, che sono il futuro della nostra società”.

Pronta la replica del sindaco di Figino Serenza, Stefano Tomaselli. “Nessuno sta propinando teorie o ideologie di alcun genere, spostiamo l’attenzione sui contenuti e sulla qualità delle proposte che vengono fatte e che, come non si vedeva da tempo, riescono a coinvolgere trasversalmente tutte le generazioni, dalla scuola dell’infanzia alla terza età. Trovo di cattivo gusto utilizzare propagande di partito per screditare l’impegno altrui e utilizzare delle attività culturali per bambini per cercare di darsi visibilità. Certo non avendo contenuti ciò che rimane è criticare un asterisco”.

Non c’è peggior approccio alle questioni di “quello che vuole ad ogni costo insinuare ombre nell’operato altrui, e ciò anche a scapito di persone e di associazioni che si spendono per il nostro paese. Questa infatti è la cosa che più genera rammarico: attaccare l’operato di un’ associazione, tra l’altro partner di un progetto importante, che ha dato e sta dando valore culturale alla nostra comunità”, conclude il sindaco.

Di seguito il comunicato emesso dall’Associazione Culturale Artediem

In merito all’esposto del Gruppo Consiliare firmato a nome di Bellini Sara, Mauri Matteo, Moscatelli Roberto e Cattaneo Maurizio, troviamo opportuno replicare e fare chiarezza.

L’adozione dell’asterisco al posto della vocale finale è una delle forme comunicative da sempre utilizzate dall’Associazione Culturale Artediem ed è in linea con la nostra mission, che è caratterizzata dall’inclusività e pluralità di voci nei vari ambiti culturali in cui abbiamo declinato e decliniamo le nostre proposte. Anche nell’ambito della comunicazione, abbiamo sempre prestato grande attenzione alla valorizzazione delle voci femminili e del loro essere rappresentate sia nella sostanza che nella forma, evitando quando possibile l’uso del maschile sovraesteso.

Ci preme sottolineare la poca pertinenza della questione “utilizzo dell’asterisco” rispetto alla manifestazione SOSTEcreative dell’1 e 2 marzo, nell’ambito del progetto “Villa Ferranti: un hub culturale per le nuove generazioni” del Comune di Figino Serenza di cui siamo partner dal 2017, dato che il contenuto della stessa ha come oggetto il tema della sostenibilità e dell’uso creativo dei materiali di scarto intesi come costruttori di cultura, mediatori di apprendimenti e promotori del diritto alla bellezza. Nel caso specifico, tale scelta, che non è riconducibile a nessuna ideologia, è stata adottata nei materiali pubblicitari sia per le motivazioni sopraesposte che per una mera necessità di gestione dello spazio grafico, data la corposità dei contenuti.
Poiché SOSTEcreative è una manifestazione che coinvolge diverse realtà, all’interno della comunicazione relativa alla rassegna è stata rispettata la sensibilità dei vari attori che concorrono alla riuscita dell’iniziativa, adottando delle modifiche quando richieste.
Riteniamo che questa polemica sia sterile e la questione venga strumentalizzata, visto che il progetto di cui siamo partner ci ha viste collaborare anche con l’ex amministrazione Moscatelli, senza alcuna frizione in merito alle nostre scelte comunicative e proposte culturali. A tal proposito, ci preme sottolineare che non sono mai state evidenziate criticità di alcun genere durante altri eventi del progetto Villa Ferranti, in cui si sono approfonditi temi quali la narrazione del genere femminile in ambito linguistico e dei generi letterari, come la presentazione del libro “Corpi magici” del 17 novembre 2023, durante la quale l’ex assessore alla cultura Sara Bellini, partecipando con entusiasmo, ha espresso un riconoscimento pubblico del valore della proposta.
Di fronte alla gravissima accusa che la nostra forma di comunicazione voglia “minare la distinzione tra uomini e donne, madri e padri e persino tra bambine e bambini”, vorremmo ribadire con forza che uno dei nostri principali obiettivi è quello di dare spazio alla pluralità di voci, culture e idee. In particolare, il lavoro che abbiamo portato avanti con bambine e bambini per oltre un decennio è sempre stato riconosciuto come rispettoso, innovativo e di qualità e mai, fino a ora, abbiamo ricevuto attacchi e insinuazioni rispetto alla natura della nostra proposta. Vorremmo altresì puntualizzare che nell’ambito dell’articolato progetto “Villa Ferranti: un hub culturale per le nuove generazioni”, Artediem si è messa in gioco con disponibilità, serietà e professionalità e ci sembra assolutamente fuori luogo coinvolgere Fondazione Cariplo, rispetto a una questione che i firmatari dell’esposto stanno strumentalizzando per i propri fini propagandistici.
Nonostante tale situazione ci arrechi molta amarezza e delusione, rimane intatta l’integrità rispetto alle nostre scelte comunicative e ai contenuti proposti.
Consapevoli della qualità e trasparenza della nostra iniziativa (riconosciuta dall’ottima accoglienza che sta avendo, con più di 130 iscrizioni raccolte a oggi) ci auguriamo che si possa procedere allo svolgimento della manifestazione SOSTEcreative con serenità e ampia partecipazione.
Alessandra Martinelli, presidente associazione culturale ArteDiem

Nel pomeriggio è poi intervenuta anche l’europarlamentare lombarda della Lega Isabella Tovaglieri: “No all’indottrinamento gender sulla pelle dei bambini di due anni, definiti con gli asterischi per cancellare le differenze tra maschi e femmine. Abbiamo visto di tutto in questi anni di iniziative folli portate avanti dalle sinistre, ma quella di Figino Serenza le supera tutte, dimostrando che l’amministrazione progressista non solo non conosce le priorità dei cittadini ma, fatto ancora più grave, è disposta a sacrificare bambini che sanno appena parlare, per inculcare loro l’ideologia gender fin dalla più tenera età, convincendoli che non esiste differenza tra maschi e femmine”.



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