Metalmeccanici, da Fincantieri a Superjet alta adesione allo sciopero per il contratto

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Dopo lo sciopero di otto ore in tutte le aziende metalmeccaniche del 13 dicembre 2024, nella giornata di oggi Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm hanno replicato con iniziative di sciopero in tutta Italia, e presidi nelle principali aziende. Soddisfazione dei sindacati per l’alta adesione. Gli scioperi sono causati dal mancato rinnovo del contratto di settore, scaduto a giugno 2024, con Federmeccanica e Assistal che per ora rifiutano di negoziare una piattaforma unitaria di Fim Fiom e Uilm (votata favorevolmente dal 96% delle lavoratrici e lavoratori coinvolti).

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La distanza tra le parti è ancora ampia con i sindacati che hanno chiesto un aumento in busta paga in tre anni di 280 euro sui minimi, mentre Federmeccanica e Assistal propongono un contratto che conferma l’aumento definito in base all’inflazione. «Se la controparte datoriale non riprenderà a confrontarsi, i disagi, i presidi e le iniziative di sciopero saranno destinati ad aumentare finché i metalmeccanici e le metalmeccaniche non avranno il loro contratto» dichiara la Fiom Cgil di Venezia.

I numeri dello sciopero snocciolati da Fiom Cgil

Secondo il sindacato, alla Fincantieri di Marghera l’adesione è stata del 60% tra i diretti anche a seguito del presidio con volantinaggio presso le portinerie, e adesione del 100% per alcune aziende dell’indotto (Petrol Lavori e Lagomarsino Anielli). Anche alla Leonardo e Superjet di Tessera presidio agli ingressi con adesione pressoché totale dei dipendenti.

Presidio con volantinaggio anche alle portinerie del Petrolchimico e Raffineria di Marghera con adesione allo sciopero del 100% delle ditte in appalto. E poi Flag di Marcon 90%, Piaggio di Scorzè 100%, Piovan 25%, Speedline 100%, Gasparini 60%, Site di Marghera 100%. Anche nel Veneto orientale alla Lafert di San Donà e Noventa di Piave, nonostante le difficoltà che stanno vivendo le lavoratrici e i lavoratori, adesione allo sciopero del 70%. Presso l’Imesa di Cessalto (azienda della neo presidente di Confindustria Veneto est area meccanica) adesione al 90% con presidio ai cancelli.

Il commento di Fim e Uilm

Soddisfazione per l’adesione massiccia anche dalla Uilm. «Questo dimostra chiaramente la determinazione e l’unità dei lavoratori nel chiedere risposte concrete – dichiara il segretario provinciale Diego Panisson – La trattativa deve ripartire dalle nostre richieste, in particolare quelle salariali. Chiediamo un aumento medio di 280 euro nel triennio. Vogliamo un rinnovo che risponda alle reali necessità dei lavoratori e delle loro famiglie. Il contratto nazionale non può più essere rinviato: deve dare risposte chiare, migliorando le condizioni salariali e normative, per garantire stabilità e dignità al mondo del lavoro. La Uilm di Venezia assieme alla Fim e alla Fiom continuerà a lottare con forza per questi obiettivi, fianco a fianco con i lavoratori, fino a quando non otterremo risposte alle nostre richieste».

«In una giornata in cui lottiamo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro, non dobbiamo però dimenticarci che, oltre a questo, ci sono delle crisi strutturali nel nostro territorio – ricorda Matteo Masiero, segretario provinciale della Fim Cisl, commentando l’alta adesione – A Tessera, ad esempio, c’è la questione di SuperJet International che continua a essere critica e serve un intervento del governo e delle istituzioni per cercare di trovare una via d’uscita anche alla luce dei nuovi assetti geopolitici in atto. Abbiamo, poi, la vertenza Speedline di Santa Maria di Sala, il passaggio all’amministrazione straordinaria è stato fondamentale ma è necessario trovare una nuova continuità produttiva e industriale. Proprio in questi giorni, nell’azienda dei cerchi in lega stiamo monitorando i pagamenti della cassa da parte dell’Inps, mentre nel Veneto Orientale ci sono delle criticità e c’è preoccupazione per la Lafert e la Peg Perego. Auspichiamo che per questi casi, ciò che stiamo portando avanti con i soggetti interessati e l’Unità di Crisi della Regione, ci porti a trovare al più presto delle soluzioni convergenti con il contratto nazionale per ridare salario e stabilità ai lavoratori e alle imprese».

Nel pomeriggio lo sciopero continua con i presidi per quelle aziende dove le Rsu hanno deciso di articolare lo sciopero su più giornate.

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