Il 1° marzo 2025, la città di Sassari si appresta a rendere omaggio alla Brigata Sassari in occasione del 110° anniversario della sua costituzione. La celebrazione avrà luogo in Piazza d’Italia, dove si terrà una cerimonia ufficiale per il rientro dei Sassarini dal Libano, dopo sei mesi di impiego nell’ambito della missione Unifil delle Nazioni Unite. L’evento sarà un momento di grande partecipazione collettiva, con la presenza di cittadini, autorità nazionali e regionali, nonché dei sindaci del territorio.
Una missione complessa e il riconoscimento internazionale
La permanenza della Brigata Sassari in Libano, iniziata il 2 agosto 2023, è stata caratterizzata da un contesto di forte instabilità. Il 22 novembre, quattro militari sardi sono rimasti lievemente feriti a causa di un lancio di missili durante uno scontro tra le forze israeliane e le milizie locali. Nonostante le difficoltà, il contingente italiano ha operato con professionalità, mantenendo un equilibrio imparziale e dimostrando grande sensibilità nei confronti della popolazione locale.
Il Generale Lázaro, capo missione e comandante di Unifil, ha espresso profonda stima per il contributo della Brigata Sassari: “In questi sei mesi avete affrontato numerose sfide e rischi con una dedizione incrollabile. Grazie alla vostra professionalità e alla capacità di adattamento, la missione ha avuto successo, lasciando un impatto duraturo sulla pace e la stabilità nel sud del Libano”.
Anche il Generale Messina (già comandante di plotone presso la Compagnia Genio Guastatori Paracadutisti Folgore in Lucca) ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto, evidenziando il ruolo della Brigata nell’affrontare gli attacchi diretti alle basi Onu e nell’assicurare il rispetto del mandato della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. “La nostra missione non è mai stata quella di scegliere da che parte stare, ma di essere una forza di pace al servizio della stabilità del Libano”, ha dichiarato.
Dalle trincee della Grande Guerra alla missione di pace
La Brigata Sassari ha radici profonde nella storia militare italiana. Costituita il 1° marzo 1915 a Tempio Pausania e Sinnai, fu composta interamente da soldati sardi, distinguendosi sin da subito nei combattimenti della Prima Guerra Mondiale.
Durante il conflitto, la Brigata si guadagnò il rispetto dell’intero Esercito per il suo valore e spirito di sacrificio. Tra le battaglie più celebri vi furono quelle combattute sul fronte dell’Isonzo e sull’altopiano di Asiago, dove riconquistò Monte Fior, Monte Castelgomberto e Casera Zebio, meritando la prima Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Nella tragica ritirata di Caporetto, i fanti della Sassari combatterono con determinazione fino al Piave, diventando simbolo di resistenza e coesione. Successivamente, nella battaglia dei “Tre Monti” del gennaio 1918, la Brigata fu protagonista di una storica vittoria, ricevendo la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il conflitto costò caro alla Sassari, che subì oltre 15.000 perdite tra caduti, feriti e dispersi.
Per il valore dimostrato, la Brigata venne mantenuta tra le unità permanenti dell’Esercito nel 1919, riconoscimento che ne consacrò il ruolo centrale nella storia militare italiana.
Un legame indissolubile con la Sardegna e il futuro della Brigata Sassari
Oggi la Brigata Sassari continua a rappresentare un’eccellenza delle Forze Armate italiane, mantenendo vivo il legame con la sua terra d’origine e con i valori che l’hanno resa celebre. La cerimonia del 1° marzo sarà non solo un’occasione per onorare il passato glorioso della Brigata, ma anche un tributo ai suoi uomini e donne, impegnati nel difficile compito di garantire pace e stabilità nei teatri operativi internazionali.
Il loro ritorno dal Libano sarà accolto con gratitudine e orgoglio, simbolo di un’eredità che, dopo 110 anni, continua a scrivere pagine di storia.
Forza Paris!!!
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