βLa stagione degli incentivi β premette Leonardo Fabbroni, Presidente Confartigianato Legno e Arredo in merito alla rimodulazione degli incentivi in edilizia β ha subito una brusca frenata e le conseguenze di questa scelta della politica si rilevano molto chiaramente nelle previsioni che riguardano lo sviluppo della riqualificazione edilizia privata nel futuro a breve e medio termine, ma a questa decisione giΓ cosΓ¬ importante se ne Γ¨ unita una seconda che ha messo fine ad un meccanismo in larga misura incisivo e fonte di effetti positivi nella dinamica del mercato del serramento.
Ci riferiamo allo sconto in fattura e alle situazioni di facilitazione allβesecuzione degli interventi da esso generate: a prescindere da qualsiasi altra valutazione, infatti, bisogna riconoscere che lo sconto in fattura ha contribuito ad accrescere la domanda di lavori legati allβefficienza energetica e alla ristrutturazione, in particolare in connessione con il sistema dellβincentivazione fiscale. Questo ha rappresentato unβimportante opportunitΓ per le imprese del nostro settore e che hanno visto crescere la propria attivitΓ . Giusto per la cronaca il comparto dei serramenti, stando ai dati raccolti dal nostro ufficio studi, al 30.09.2024 conta 25.524 imprese artigiane.
Inoltre, il meccanismo ha avuto un ruolo fondamentale nellβaccelerare la transizione verso unβedilizia piΓΉ sostenibile, aspetto che riteniamo cruciale per il futuro del comparto e per lβobiettivo contenuto nelle Direttive europee sul tema casa, il contenimento della spesa energetica, particolarmente significativo in Italia data lβetΓ media del patrimonio immobiliare. Il fatto che i consumatori potessero beneficiare immediatamente degli sgravi fiscali ha, di fatto, abbattuto una delle principali barriere economiche allβaccesso a questi interventi venendo incontro anche ad un fenomeno sempre piΓΉ diffuso come quello della povertΓ energetica.
Le difficoltΓ sono emerse soprattutto a livello di complessitΓ burocratica. Il secondo elemento di agevolazione, costituito dalla cessione del credito, si Γ¨ rivelato infatti un freno alla fluidificazione del mercato generata dallo sconto in fattura. Il sistema delle attivitΓ e delle operazioni di gestione della cessione del credito ha rappresentato un ostacolo significativo per molte piccole e medie imprese, che hanno dovuto fare i conti con la gestione di flussi di cassa difficili e con lβintermediazione di istituti finanziari, talvolta con costi elevati. Purtroppo, la mancanza di un adeguato sistema di garanzie e di controlli ha creato opportunitΓ per frodi e abusi, minando la fiducia nel sistema. Le imprese, quindi, si sono trovate ad affrontare sia difficoltΓ operative che rischi economici, creando un clima di incertezza che ha ostacolato il pieno successo di questi strumenti.
Β Efficace combinazione di strumenti
Ma rimane un dato evidente e cioè la capacità di attivazione del mercato che il meccanismo combinato possiede e che lo rende uno strumento di sicura efficacia, soprattutto se ottimizzato e migliorato in vista di una sua riproposizione. La nostra posizione è chiara: è necessario ripensare questi strumenti per migliorare la loro applicazione e farli funzionare in modo più efficiente e sostenibile per tutte le parti coinvolte, in modo da ridurre lo spazio per comportamenti illegali da un lato e facilitare i comportamenti virtuosi dei soggetti imprenditoriali soprattutto anche di piccole dimensioni.
A nostro avviso questi strumenti vanno riformati in modo che possano davvero beneficiare le imprese in modo equo e sostenibile. Serve un sistema piΓΉ snello e trasparente, che riduca la complessitΓ burocratica e semplifichi il processo di cessione del credito, magari con lβintroduzione di forme di garanzia che possano tutelare le piccole imprese da rischi di liquiditΓ . Inoltre, Γ¨ fondamentale potenziare i controlli, per evitare frodi che danneggiano tanto le aziende oneste quanto il sistema nel suo complesso. Solo con queste modifiche, lo sconto in fattura e la cessione del credito potrebbero tornare ad essere strumenti davvero utili per il rilancio dellβedilizia e del nostro settore.
Su questo serve un dialogo costante e costruttivo con le istituzioni per migliorare il funzionamento di questi strumenti. Il nostro invito Γ¨ ad agire tempestivamente per creare un sistema che possa rispondere efficacemente alle esigenze delle imprese e dei consumatori, ma che allo stesso tempo tuteli la stabilitΓ economica e la trasparenza del mercato. Questo Γ¨ particolarmente importante e utile in un momento in cui ci apprestiamo ad affrontare la sfida dellβapplicazione della Direttiva sullβEnergy Performance Building, che sarΓ realizzabile solo a condizione di avere un pubblico di consumatori capace di affrontare gli impegni finanziari richiesti o agevolato a sostenerli con formule come quella di cui stiamo parlando. Solo cosΓ¬ possiamo dare una spinta positiva alla crescita e alla sostenibilitΓ dellβintero comparto.β
(coordinamneto di Marco Oldrati)
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