Negli ultimi anni, il settore manifatturiero italiano è stato bersaglio di numerosi attacchi ransomware, con gravi ripercussioni sulla produttività delle aziende e sul benessere dei lavoratori.
Questi attacchi informatici, che criptano i dati aziendali rendendoli inaccessibili fino al pagamento di un riscatto, hanno costretto diverse imprese a interrompere temporaneamente le attività produttive e a ricorrere alla cassa integrazione per i dipendenti.
Ransomware nel settore manifatturiero: casi recenti
Un esempio significativo è rappresentato dal gruppo aziendale Alf DaFrè, del Veneto, colpito nella notte tra il 10 e l’11 febbraio da un attacco informatico che sta ancora paralizzando la produzione.
Il caso Alf Dafrè
In accordo con i sindacati, l’azienda ha richiesto all’INPS l’attivazione della cassa integrazione per oltre 300 dipendenti, motivandola con un blocco produttivo causato da un evento improvviso e imprevisto.
La maggior parte dei dipendenti è rimasta inattiva per giorni, con un lento ritorno alla normalità solo negli ultimi tempi.
Marposs
Un altro caso recente riguarda la Marposs, azienda specializzata in soluzioni per il controllo di qualità e processo in ambiente manifatturiero, con sede a Bentivoglio, Bologna.
Nella notte tra domenica 26 e lunedì 27 gennaio scorsi, i server dell’azienda sono stati colpiti da un attacco ransomware che ha cifrato i dati, rendendoli inaccessibili.
Nonostante l’immediato intervento di esperti di cyber sicurezza, l’operatività di alcuni reparti è stata compromessa, costringendo l’azienda ad attivare la cassa integrazione per i dipendenti dei reparti produttivi maggiormente colpiti, come la logistica e gli uffici amministrativi.
Eltek
La Eltek di Casale (Alessandria) a gennaio ha chiuso per sette giorni con cassa integrazione per i suoi 320 dipendenti, per il timore di furto dati sensibili tramite ransomware. Si occupa di ricerca, progettazione e sviluppo di componenti meccatronici.
Snatt
Snatt, un’azienda leader nella logistica per il settore dell’abbigliamento, è stata colpita da un attacco ransomware nel novembre 2024 che ha bloccato i suoi sistemi informatici per tre giorni. Per consentire il ripristino delle attività e l’installazione di nuove protezioni informatiche, circa 500 lavoratori sono stati posti in cassa integrazione per una settimana. L’azienda ha collaborato con una task force di esperti per risolvere il problema e garantire la sicurezza futura dei sistemi. L’attacco è ora oggetto di indagini giudiziarie
Impatto del ransomware su produttività e occupazione
Questi attacchi hanno un impatto devastante sulla produttività aziendale. La necessità di sospendere le attività per ripristinare i sistemi informatici compromessi provoca ritardi nelle consegne, perdita di clienti e danni reputazionali.
Inoltre, l’interruzione delle operazioni costringe le aziende a mettere in cassa integrazione i dipendenti, con conseguente riduzione del reddito per le famiglie e aumento dell’incertezza lavorativa.
Secondo il Rapporto Clusit 2024, nel primo semestre dell’anno si è registrato un aumento del 23% degli attacchi informatici a livello globale rispetto al semestre precedente, con il settore manifatturiero tra i più colpiti in Italia.
Questa tendenza evidenzia la crescente esposizione delle aziende manifatturiere italiane a minacce cyber, spesso a causa di sistemi di sicurezza informatica inadeguati o obsoleti.
Misure di prevenzione e protezione
Per contrastare efficacemente il fenomeno del ransomware, le aziende devono adottare una serie di misure preventive.
Innanzitutto, è fondamentale implementare sistemi di sicurezza informatica aggiornati e robusti, in grado di rilevare e bloccare tempestivamente le minacce.
La formazione del personale è altrettanto cruciale: dipendenti consapevoli dei rischi e delle tecniche di phishing possono rappresentare la prima linea di difesa contro gli attacchi.
Infine, è consigliabile predisporre piani di backup regolari e strategie di ripristino dei dati, per garantire la continuità operativa anche in caso di compromissione dei sistemi.
Gli attacchi ransomware rappresentano una minaccia concreta e crescente per il settore manifatturiero italiano.
La protezione delle infrastrutture digitali e la formazione continua del personale sono elementi chiave per salvaguardare la produttività aziendale e il benessere dei lavoratori.
Solo attraverso un approccio proattivo e integrato è possibile mitigare i rischi associati a queste forme di criminalità informatica.
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