Il patriarca Teodoro in Kenya torna a parlare dello scisma creato dalla “chiesa del Nord”

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Il Patriarca di Alessandria Teodoro II ha festeggiato il suo onomastico in Kenya, dove il 17 febbraio ha celebrato la Divina Liturgia nella chiesa di “San Macario d’Egitto” presso la scuola patriarcale “Arcivescovo Macario III di Cipro”. È stato concelebrato dai Metropoliti Macario di Nairobi, Giorgio di Guinea, Demetrio di Irinoupolis, vescovi e clero di Kenya, Tanzania e Uganda. Durante il servizio, gli studenti del seminario patriarcale di Riruta hanno cantato in swahili.

Il Patriarca ha anche scoperto una targa commemorativa che testimonierà il contributo dell’arcivescovo di Tirana e di tutta l’Albania Anastasios (Yanulatos) alla missione ortodossa in Kenya negli anni 1982-1991.

Nel suo discorso, il Patriarca Teodoro ha ringraziato Dio per aver guidato i suoi passi di ritorno in Kenya in un momento in cui l’umanità è scossa da cataclismi sociali e naturali e il Patriarcato di Alessandria, fondato da Sant’Apostolo Marco, è sotto attacco da parte di una chiesa sorella che è andata oltre la sua giurisdizione canonica per combattere la Chiesa in Africa invece di combattere per il proprio gregge.

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Il Patriarca di Alessandria ha collegato la parabola del figliol prodigo allo scisma che i preti russi stanno provocando in Kenya, e ha invitato il clero secessionista locale a tornare in seno alla Chiesa di Alessandria, ai loro vescovi che li hanno ordinati, ma non come figli prodighi, bensì come veri figli, “che hanno lasciato la loro famiglia a causa della propaganda fuorviante della chiesa sorella del Nord, che oggi serve interessi politici, non ecclesiastici”.

Il Patriarca ha ringraziato il Metropolita anziano di Nairobi Makarios per il suo lungo e dedicato servizio in Kenya, un paese che aveva amato fin dal primo giorno in cui era arrivato per lavorare nella missione locale e dove aveva combattuto per l’Ortodossia per quarantasei anni, sacrificando la sua carriera accademica ma obbedendo agli insegnamenti di San Sofronio (Sakharov), dell’Arcivescovo Makarios e del suo professore, il Metropolita Callistos (Ware). Per il suo grande contributo all’Ortodossia in Kenya, il Patriarca Teodoro ha dichiarato il Metropolita di Nairobi Makarios “Esarca del Kenya e di tutta l’Africa orientale”, presentandogli il corrispondente sigillo patriarcale.

Nel suo discorso di benvenuto, il metropolita Makarios ha parlato anche delle sfide del momento, condannando l’invasione della Chiesa Ortodossa Russa nel Patriarcato di Alessandria, un atto illegale e un comportamento non canonico che confonde il clero e i fedeli e minaccia l’unità che il patriarcato ha lottato per stabilire per così tanti anni in Africa.

“Così come la guerra tra Ucraina e la Russia ha diviso i due popoli, le famiglie e persino il Corpo di Cristo, la stessa divisione sta portando la Chiesa russa in Africa e traumatizzando la vita spirituale degli ortodossi… Chiunque conosca le attività del patriarcato in Africa e specialmente in Kenya può testimoniare il suo grande contributo e i suoi meriti per il paese. E basta un giro nelle scuole ortodosse e specialmente nel seminario patriarcale per testimoniare quanto è stato detto, senza dimenticare gli ospedali, le cliniche, gli orfanotrofi, ecc.” Infine, il metropolita Makariy ha ringraziato tutti coloro che sostengono l’opera missionaria e ha chiesto al Patriarca di continuare a prendersi cura del suo gregge, assicurandogli che resisterà alla divisione, avendo la benedizione di Sant’Apostolo Marco e di tutti i suoi successori.

Il Patriarcato di Mosca ha deciso di creare uno scisma nel Patriarcato di Alessandria due anni fa come espressione di vendetta e punizione per il riconoscimento della Chiesa ortodossa autocefala in Ucraina dal Patriarcato di Alessandria. Le sue azioni si esprimono nel viaggiare per le diocesi di Alessandria e nell’agitare il clero affinché si unisca alla Chiesa ortodossa russa in cambio di una paga più alta. I missionari russi non creano le proprie parrocchie, ma mirano a staccarsi dalle comunità ortodosse che sono state istituite per decenni. In queste azioni, usano anche l’influenza delle autorità secolari di Mosca sui governi locali per facilitare l’attività della chiesa scismatica.



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