ESG nel rapporto tra banche, imprese e commercialisti: un dialogo per l’implementazione di strategie e KPI

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La scora settimana la Sala Convegni della Fondazione Friuli a Udine ha ospitato un evento di grande rilevanza per il mondo della finanza sostenibile e delle PMI. Il convegno “ESG nel rapporto tra banche, imprese e commercialisti: un dialogo per l’implementazione di strategie e KPI” ha visto la partecipazione di numerosi esperti e rappresentanti del settore bancario, imprenditoriale e professionale, favorendo un confronto costruttivo sulle sfide e le opportunità offerte dall’integrazione dei criteri ESG.

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Un evento partecipato e ricco di spunti

L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali di Micaela Sette, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Udine, che ha sottolineato come i commercialisti siano attori fondamentali nella transizione verso un’economia più sostenibile.

“Questo convegno evidenzia come la collaborazione tra commercialisti, imprese e banche sia essenziale per trasformare gli obiettivi ESG in opportunità concrete. L’adozione dei criteri ESG, infatti, non rappresenta più una scelta, ma una necessità per garantire la competitività delle nostre imprese e la loro capacità di accedere al credito. Il ruolo dei commercialisti è fondamentale nel supportare le PMI a strutturare strategie sostenibili e a dialogare efficacemente con il sistema bancario e gli investitori “, ha dichiarato la presidente Sette.

Il punto di vista del mondo bancario e finanziario

Nel corso della prima sessione, i commercialisti Lorenzo Sirch, presidente Banca di Udine Credito Cooperativo e Giuseppe Graffi Brunoro, presidente PrimaCassa Credito Cooperativo FVG, hanno analizzato le strategie ESG adottate dagli istituti bancari e il loro impatto sul merito creditizio delle imprese. Entrambi hanno confermato che il sistema bancario sta progressivamente integrando i fattori ESG nei modelli di valutazione del credito, ma che la transizione richiede un allineamento tra aziende e istituzioni finanziarie.

“ Oggi, tutte le imprese che abbiano a cuore non solo la propria continuità aziendale ma soprattutto la creazione di valore nel medio-lungo termine – ha osservato Lorenzo Sirch presidente Banca di Udine –  non possono esimersi da una seria riflessione sulle tematiche ESG. Tali tematiche, tuttavia, sono regolate da una normativa di riferimento – prettamente di matrice sovranazionale – oggettivamente articolata e complessa. In questo contesto, il commercialista può rivestire un ruolo fondamentale accompagnando e orientando il cliente all’interno della complessità, al fine di fargli conseguire opportunità concrete che possono anche riguardare un accesso al credito più agevole e/o a migliori condizioni. ”

“ Il ruolo del commercialista nell’affiancare l’imprenditore in questo percorso di transizione prima culturale che tecnico-normativa, è fondamentale. La sfida per il commercialista – ha dichiarato Giuseppe Graffi Brunoro, presidente PrimaCassa – è quella, da un lato, di far cogliere all’imprenditore i molti aspetti dell’organizzazione della sua impresa che già risultano, più o meno consapevolmente, in linea con quanto richiesto da clienti, fornitori e banche in merito ai fattori ESG, dall’altro come riuscire a dare evidenza oggettiva a quanto di buono sta già facendo. Questo comporta sia risparmi economici sia accrescimento della consapevolezza che, poi si traduce in visioni prospettiche e assetti organizzativi adeguati e che verranno sicuramente apprezzati sul fronte del merito creditizio ”.

A seguire, Alessandra Ramani, vice direttore finanza e controllo di Friulia S.p.A., ha presentato una panoramica dal punto di vista dell’investitore, evidenziando come le PMI che adottano pratiche ESG siano sempre più attrattive per gli investitori istituzionali.

Tavola rotonda: credito, ESG e il ruolo dei commercialisti

Uno dei momenti più attesi è stata moderata dai commercialisti della Commissione di Studio “Sostenibilità – ESG” dell’Odcec Udine, durante la quale Fabrizio Cappelletti, vice direttore generale Banca di Udine Credito Cooperativo e Michela Dal Bò, responsabile crediti PrimaCassa Credito Cooperativo FVG, hanno affrontato il tema dell’integrazione dei criteri ESG (Environment Social Governance) nei rating creditizi. Tra i principali quesiti sollevati dalle imprese e dai professionisti presenti in sala, il più ricorrente è stato: quando e come questi aspetti diventeranno elementi concreti nei processi di concessione del credito? I soggetti interpellati si sono ritenuti tutti concordi in merito alla necessità di introdurre il tema alle aziende in maniera graduale e coerente con il settore cui esse appartengono. L’integrazione dei criteri ESG all’interno delle realtà imprenditoriali deve essere vista come un’opportunità, tanto per la tutela ambientale, ma anche e soprattutto per garantire una maggiore sostenibilità a livello di assetti organizzativi e di gestione delle attività interne.

Le banche si stanno organizzando con degli appositi questionari da sottoporre alle imprese loro clienti per valutarne la performance anche dal punto di vista ESG, oltre che da quello creditizio più comune, ma molte PMI non possiedono ancora un’informativa non finanziaria. Per questo motivo è importante che le aziende prendano consapevolezza delle loro potenzialità in termini di sostenibilità e che siano fermamente convinte dell’integrazione di queste tematiche all’interno della loro attività. Infatti gli istituti bancari offrono dei prodotti specifici collegati a queste tematiche e ragionano su quelli che potrebbero essere i vantaggi per le aziende clienti che raggiungano un certo rating di sostenibilità (tassi inferiori, agevolazioni sulle commissioni). Sebbene sia complesso per gli analisti finanziari valutare questo tipo di criteri, soprattutto relativi alla dimensione della “governance”, è necessario che vi sia un lavoro congiunto, caratterizzato da una formazione continua, al fine di garantire un certo livello di continuità all’interno delle imprese.

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La sintesi del “Dialogo di sostenibilità tra banche e PMI”

L’evento si è concluso con l’intervento delle commercialiste Nicoletta Del Piero e Giulia Simeoni, che hanno presentato le principali evidenze del documento “Dialogo di sostenibilità tra banche e PMI”, sviluppato dal Tavolo per il coordinamento sulla finanza sostenibile promosso dal MEF. Il documento rappresenta una guida operativa per supportare le imprese nella transizione ESG e facilitare il dialogo con le istituzioni finanziarie, semplificando lo scambio di informazioni.

“ Molte PMI – osserva la commercialista Giulia Simeoni della Commissione di Studio Sostenibilità – ESG dell’Odcec Udine – possiedono già al loro interno gran parte delle informazioni che vengono indicate all’interno del documento, è importante che le istituzioni e i professionisti le affianchino per tradurre tali informazioni in una rendicontazione non-finanziaria e per porre delle basi solide per iniziative di formazione e progetti “pilota” al fine di innalzare le competenze. In particolare, i dottori commercialisti possono aiutare le imprese affiancandole in questa transizione attraverso le attività di sustainability assessment, individuazione dei KPI principali per la rendicontazione e il monitoraggio, definizione delle possibili strategie da adottare e la redazione dell’informativa vera e propria (bilancio di sostenibilità). L’obiettivo rimane sempre quello della semplificazione di questi temi per le imprese, temi che per loro potrebbero risultare comunque secondari rispetto alle attività economiche caratteristiche della loro impresa. Pertanto, è importante che l’adozione di strategie ESG generi un vantaggio competitivo per le imprese e non vada solamente ad aumentarne i costi. “

Un punto di partenza per il futuro

La giornata si è rivelata un successo per la partecipazione attiva del pubblico e per la qualità del confronto tra i vari attori coinvolti. L’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Udine continuerà a promuovere momenti di approfondimento e confronto su questi temi, con l’obiettivo di accompagnare i professionisti e le imprese nella costruzione di un futuro più sostenibile.



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