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Gli impianti eolici domestici sono impianti di taglia ridotta che consentono di produrre energia elettrica, destinata all’autoconsumo in ambito residenziale, a partire dall’energia eolica, che rientra fra le energie rinnovabili. Sono sistemi economicamente e ambientalmente sostenibili nei territori che vantano una costante disponibilità di vento.

Come funziona l’eolico domestico?

Gli impianti eolici domestici, come tutti gli impianti eolici, sono dotati di un “aerogeneratore”, ovvero di una turbina eolica munita di pale, che si potrebbe descrivere come la versione moderna degli antichi mulini. L’elettricità viene prodotta grazie alla rotazione delle pale della turbina, che trasformano l’energia cinetica del vento in energia meccanica, la quale viene poi convertita in energia elettrica da un apposito generatore.

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Salvo casi particolari, la maggior parte degli impianti è dotata anche di un inverter, che trasforma la corrente continua (CC) in corrente alternata (CA), pronta per essere utilizzata. Nel caso degli impianti on-grid, l’energia in eccesso viene ceduta alla rete elettrica nazionale. Nel caso degli impianti off-grid, viene invece immagazzinata all’interno di batterie di accumulo, accompagnate da un regolatore di carica.

Qual è il costo di un impianto eolico domestico?

Il costo di un impianto eolico domestico di piccole dimensioni (dai 3 ai 10 kW) oscilla fra i 10mila e i 30mila euro, a seconda della sua potenza e della complessità dell’installazione che, insieme all’eventuale connessione alla rete elettrica, è inclusa nel prezzo. Generalmente, bisogna considerare che una potenza maggiore comporta un investimento iniziale più significativo, ma anche risparmi maggiori nelle bollette future.

Si raccomanda di effettuare una valutazione preliminare approfondita, possibilmente con un esperto del settore, per capire se l’impianto è davvero adatto alle proprie necessità e alla zona in cui si prevede di installarlo, e se ci sono incentivi disponibili che possano ridurre sensibilmente le spese. Bisogna considerare, infine, i costi di manutenzione: si stima che, a livello annuale, oscillino fra l’1 e il 3 per cento del costo iniziale dell’impianto, considerando il monitoraggio, la pulizia e la lubrificazione delle componenti. Se queste operazioni vengono effettuate regolarmente, si riduce il rischio di dover effettuare sostituzioni e riparazioni straordinarie.

Incentivi e detrazioni disponibili

L’incentivazione degli impianti eolici domestici è meno frequente di quella relativa agli impianti fotovoltaici, ma esistono comunque diverse opportunità in Italia. L’Ecobonus, il Superbonus e i certificati bianchi sono alcuni esempi, applicabili generalmente se il progetto rientra fra una serie di interventi di miglioramento dell’efficienza energetica dell’abitazione, che possono includere anche l’isolamento termico e la sostituzione degli impianti di climatizzazione. Nel caso dei certificati bianchi, i privati cittadini possono presentare richiesta al GSE solo avvalendosi di ESCO o di altri soggetti specializzati, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa. 

Esiste anche la possibilità di accedere a incentivi regionali e finanziamenti a tasso agevolato e, se l’impianto è on-grid, è previsto un guadagno legato all’energia prodotta. La tariffa omnicomprensiva comporta un guadagno intorno ai 0,30 euro per kWh immesso sulla rete nazionale, per un periodo di quindici anni, al termine del quale si può accedere al cosiddetto “ritiro dedicato”. Si tratta di una soluzione che conviene se l’edificio ha consumi elevati, come un agriturismo o un’azienda di piccole/medie dimensioni. Lo scambio sul posto è invece la scelta ideale per impianti più piccoli e prevede indicativamente un guadagno di 0,20 euro per kWh, senza vincoli temporali.

Permessi necessari per l’installazione

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Se l’impianto ha dimensioni rilevanti o se la zona in cui si desidera installarlo è soggetta a vincoli paesaggistici, storici o ambientali, sono necessarie una Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) e un’autorizzazione paesaggistica, concessa dalla Regione o da un altro ente pubblico da essa delegato. È poi necessario ottenere il permesso di costruire dal proprio Comune, verificando anche l’esistenza di particolari limitazioni di carattere locale, come la necessità di limitare l’altezza dell’impianto. Nel caso degli impianti on-grid, infine, la connessione alla rete elettrica dev’essere autorizzata dal gestore locale. Le tempistiche per ottenere i permessi variano a seconda della complessità del progetto e delle normative locali, ma tendenzialmente richiedono da qualche mese a più di un anno.

Conviene davvero installare un impianto eolico domestico?

L’installazione di un impianto eolico domestico richiede indubbiamente un investimento iniziale elevato, ma bisogna considerare che:

  • le spese possono essere distribuite fra condòmini, se possibile;
  • gli incentivi disponibili consentono di ridurre notevolmente i costi;
  • l’opportunità di cedere l’energia in eccesso alla rete elettrica nazionale consente di accorciare i tempi di ritorno dell’investimento;
  • le spese in bolletta risultano da subito ridimensionate.

Scegliere di installare un impianto eolico significa scegliere di affidarsi alle energie rinnovabili, riducendo le emissioni di gas climalteranti e di sostanze inquinanti, contribuendo così al miglioramento della qualità dell’aria e alla lotta contro il riscaldamento globale. Purtroppo, come anticipato, l’eolico non è la soluzione ideale per tutti: le più adatte sono solitamente le zone montane, costiere o le isole. Vale la pena verificare la velocità del vento nella propria zona e, in alternativa, optare per un impianto fotovoltaico o un’altra soluzione più sostenibile rispetto ai combustibili fossili.

Dove si può installare un impianto eolico domestico?

Come già sottolineato, le aree geografiche più ventose, come la montagna o la costa, sono quelle che presentano le condizioni ideali per l’installazione degli impianti eolici domestici. Le aree rurali e periferiche presentano ulteriori vantaggi, data la loro distanza dalle aree più densamente popolate. Sono importanti sia la velocità del vento, che dev’essere superiore a 5 m/s, sia la sua costanza durante l’anno. È opportuno richiedere una valutazione da parte di un esperto, prima di richiedere le autorizzazioni per l’installazione dell’impianto, ma è possibile in fase preliminare consultare delle apposite mappe online, come quelle offerte da windy.com

Se si dispone di un giardino o di un cortile sufficientemente grande, usufruirne potrebbe rivelarsi la scelta migliore. Se lo spazio è limitato e si vuole ridurre l’impatto del rumore della turbina, posizionandola in un luogo sopraelevato rispetto al suolo che favorisca anche l’afflusso del vento, il tetto dell’edificio può rappresentare una buona opzione, a patto che la struttura possa supportare il peso e le vibrazioni dell’impianto. Anche balconi e terrazzi possono rivelarsi delle opzioni percorribili, se hanno dimensioni adeguate e sono posizionati a un’altezza sufficiente.

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Mini eolico verticale e orizzontale: vantaggi e svantaggi

Nel caso delle turbine eoliche verticali, l’asse di rotazione risulta perpendicolare al suolo. Si azionano a basse velocità del vento, a prescindere dalla direzione in cui soffia, e sono abbastanza resistenti anche alle alte velocità. Lo scarso ingombro e la loro compattezza le rendono una soluzione interessante per condomìni, per edifici dotati di tetti sfruttabili e per terrazzi di modeste dimensioni. Sono considerate la scelta migliore anche quando il vento è incoerente o dove la turbina, a causa delle normative locali, non può essere posizionata sufficientemente in alto per beneficiare di venti stabili.

Nel caso delle turbine eoliche orizzontali, l’asse di rotazione risulta parallelo al flusso dell’aria. Sono le più diffuse in ambito industriale e sono anche le più efficienti: a patto che la direzione del vento sia congrua, il loro rendimento energetico è maggiore. Certo, è maggiore anche lo spazio che richiedono. Inoltre, sono meccanicamente più complesse e possono essere installate solo in spazi aperti.

Aziende di eolico domestico: quali sono le migliori?

Ognuno di noi può contribuire alla transizione energetica. Questo è un concetto che si sta rivelando sempre più vero, anche alla luce della diffusione di modelli come le comunità energetiche rinnovabili, capaci di rispondere all’esigenza di produrre energia pulita a costi contenuti. È per questo che molte aziende nazionali e internazionali stanno investendo nel settore del fotovoltaico e dell’eolico domestico. Ne elenchiamo, di seguito, alcune:

  • Enessere, green company con sede in provincia di Vicenza che propone un “mini eolico 100% Made in Italy”;
  • Makemu, che produce ormai da cinque anni micro turbine eoliche con asse verticale, realizzate interamente in Italia;
  • il gruppo Future Energy, che propone soluzioni di mini eolico “chiavi in mano”;
  • Green Energy Italia, specializzata in impianti di nuova tecnologia per la casa e l’azienda;
  • Ecoenergia, specializzata nella realizzazione di piccoli impianti, con potenze variabili, che possono produrre energia per abitazioni, piccole aziende e agriturismi.

In conclusione, possiamo affermare che investire in un impianto eolico domestico non significa solo ridurre le spese in bolletta e aumentare la propria indipendenza energetica, ma anche contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici e a un futuro più sostenibile.

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