BYD – Folla di componentisti all’incontro di Torino”},{“type”:”image”,”small_url”:”https://statics.quattroruote.it/content/dam/quattroruote/it/news/industria-finanza/2025/02/20/byd_aziende_incontro_torino/gallery/rsmall/BYD Anfia_3.jpg”,”big_url”:”https://statics.quattroruote.it/content/dam/quattroruote/it/news/industria-finanza/2025/02/20/byd_aziende_incontro_torino/gallery/rbig/BYD Anfia_3.jpg”,”alt”:”BYD – Folla di componentisti all’incontro di Torino”,”caption”:”
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La BYD ha avviato l’atteso ciclo di incontri con i produttori italiani di componentistica. L’azienda cinese, interessata a selezionare nuovi fornitori per i suoi insediamenti industriali europei, ha organizzato con l’associazione Anfia il BYD Supplier Meeting, un evento che ha attirato a Torino un numero di aziende ben superiore alle aspettative iniziali, al punto da spingere gli organizzatori ad aumentare la capacità di accoglienza per soddisfare le richieste di accredito: alla fine hanno aderito 380 aziende provenienti da tutta Italia, per un totale di oltre 500 persone e 176 colloqui a porte chiuse con i dirigenti del costruttore di Shenzhen. Tuttavia, alla luce dell’interesse dimostrato, la BYD sta già ipotizzando di organizzare un altro evento analogo.
Colloqui in corso. Il ciclo di incontri è stato aperto da una sessione plenaria presso il Museo Nazionale dell’Automobile, in cui i manager della BYD hanno illustrato la strategia industriale della BYD e il suo approccio verso gli operatori della filiera, europei e italiani. Successivamente, si sono tenuti i primi incontri singoli in cui i vertici cinesi hanno illustrato in maniera più specifica le possibili opportunità industriali per ciascuna azienda, condividendo la valutazione sul possibile apporto alle produzioni che il gruppo avvierà prossimamente in Europa, a partire dall’Ungheria.
I commenti. “La qualità, l’innovazione e la flessibilità che contraddistinguono da sempre le aziende della componentistica italiana hanno un’importante occasione in più per affermarsi in relazione agli investimenti produttivi di BYD in Europa”, ha commento il presidente dell’Anfia, Roberto Vavassori”. Il nostro è un comparto fortemente internazionalizzato che ha i numeri per vincere le attuali sfide legate alla progressiva decarbonizzazione della mobilità, alla digitalizzazione e all’evoluzione degli equilibri tra i player internazionali dell’automotive”. “Sono estremamente soddisfatto di aver creato questo legame tra BYD e la nostra filiera industriale, formata da società che rappresentano l’eccellenza del saper fare italiano. Queste aziende si contraddistinguono per un know-how che non ha eguali nel panorama internazionale e che tutto il mondo gli riconosce”, ha aggiunto Alfredo Altavilla, Special advisor della BYD per l’Europa. “L’Italia è il primo paese coinvolto in questa attività e ritengo sia doveroso offrire alle nostre aziende l’opportunità di tornare ad essere protagonisti attivi del futuro della mobilità, soprattutto in questa fase delicata di transizione tecnologica, nella quale possono giocare un ruolo fondamentale. L’apertura degli insediamenti industriali europei, a partire dall’Ungheria, da parte di BYD rientra nella strategia di medio termine di vendere in Europa vetture prodotte nella regione, ed è la dimostrazione di come il settore abbia necessità di fare sistema verso chi vuole investire in Europa”.
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