Oltre nuove imprese a tasso zero: incentivi anche per il food retail

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Anche le imprese che svolgono attività di commercio di beni, come quelle del settore del food retail, possono accedere al mix di incentivi previsti dall’agevolazione ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero. Software e soluzioni AI tra le voci di spesa coperte dalle agevolazioni

 

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Chi opera da meno di 5 anni nel settore del food retail e ha una compagine composta per la maggior parte da giovani o donne può accedere agli incentivi previsti dall’agevolazione ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero.

Stessa opportunità è offerta a chi ha intenzione di avviare un’attività commerciale in campo alimentare come una panetteria o una frutteria.

Finanziamenti e contributi possono essere utilizzati anche per dotarsi di soluzioni tecnologiche, che rientrano tra le spese ammissibili.

Oltre nuove imprese a tasso zero: contributi a fondo perduto e finanziamenti anche per il food retail

Le origini dell’agevolazione ON –  Oltre Nuove imprese a tasso zero, gestita da Invitalia, sono da rintracciare nel decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185 e, in particolare, nel passaggio dedicato alla nuova imprenditorialità giovanile e femminile.

L’opportunità di accedere alle agevolazioni è riservata a micro e piccole imprese composte totalmente o per la maggior parte da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età.

Gli incentivi coprono fino a un massimo del 90% dei progetti con spese fino a 3 milioni di euro da sostenere per realizzare le nuove iniziative finalizzate ad avviare un’impresa o ad ampliare, diversificare o trasformare realtà già esistenti nel settore del commercio, ma anche in campo manifatturiero, turistico o dei servizi.

In presenza dei requisiti anagrafici o di genere, chi gestisce o vuole avviare un’attività di food retail può richiedere finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto.

In relazione all’anzianità dell’azienda è possibile richiedere importi diversi. Chi ha uno storico inferiore a tre anni può presentare progetti fino a 1,5 milioni di euro, includendo anche un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante nel limite del 20 per cento. Tra i 3 e i 5 anni di attività, invece, si arriva fino a 3 milioni di euro.

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Nell’economia complessiva del mix di agevolazioni, i contributi a fondo perduto non possono superare il limite del 20 e del 15 per cento.

Oltre nuove imprese a tasso zero: tra le spese coperte dagli incentivi anche i software

Grazie agli incentivi dell’agevolazione ON, è possibile muoversi in più direzioni:

  • avviare da zero una attività imprenditoriale;
  • sviluppare realtà ancora giovani, che hanno meno di 36 mesi;
  • potenziare un progetto già operativo, con uno storico superiore ai 36 mesi ma fino ai 60:
    • tramite nuove unità produttive:
    • consolidando e sviluppando attività esistenti attraverso l’ampliamento dell’attività, la diversificazione della produzione mediante prodotti nuovi aggiuntivi o la trasformazione radicale del processo produttivo.

Coloro che operano nel food retail, o intendono entrare nel settore, e si pongono uno di questi obiettivi possono mettere a punto un progetto articolato su diverse voci di spesa e beneficiare degli incentivi ON per la copertura fino al 90%.

Sia nel caso delle realtà più giovani che nel caso di quelle già avviate da qualche anno è possibile includere nel piano dei costi, ad esempio, anche macchinari e software utili per avviare, potenziare o gestire l’attività.

Nel dettaglio, per i piani delle aziende più giovani le spese ammissibili sono le seguenti:

  • opere murarie e assimilate, comprese quelle riferibili ad opere di ristrutturazione dell’unità produttiva oggetto di intervento;
  • macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
  • programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa, compresi quelli connessi alle tecnologie e alle applicazioni emergenti di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things;
  • acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso;
  • consulenze specialistiche;
  • oneri notarili connessi alla stipula del contratto di finanziamento o alla costituzione della società.

Mentre le imprese che hanno una storia imprenditoriale più lunga possono inserire nei programmi di investimento, fino a 3 milioni di euro, i seguenti costi:

  • l’acquisto dell’immobile sede dell’attività;
  • opere murarie e assimilate, comprese quelle riferibili ad opere di ristrutturazione dell’unità produttiva oggetto di intervento;
  • macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;
  • programmi informatici, brevetti, licenze e marchi e commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa.

Come presentare domanda per ottenere finanziamenti e contributi ON per il food retail

È questo il perimetro in cui possono muoversi anche i soggetti attivi nel settore del food retail per avviare o potenziare la loro attività grazie alle agevolazioni messe in campo con gli incentivi ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero.

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Non c’è una scadenza da rispettare per richiedere finanziamenti e contributi a fondo perduto: l’incentivo è a sportello e le richieste vengono esaminate in base all’ordine di arrivo.

I beneficiari hanno, poi, a disposizione fino a 24 mesi per realizzare i programmi di investimento.



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