Sono scesi in piazza stamattina i metalmeccanici, con uno sciopero per il rinnovo del contratto di lavoro. La protesta indetta da Fim e Fiom Genova si è svolta oggi, giovedì 20 febbraio, a partire dalle ore 9 davanti alla stazione ferroviaria di Principe con una manifestazione. Uilm ha invece organizzato un presidio sotto la sede di Confindustria Genova alle 10. L’appuntamento segue quello dello scorso 13 dicembre quando i metalmeccanici sono scesi nelle vie del ponente cittadino per chiedere un rinnovo del contratto di lavoro che sia rispettoso dei diritti dei lavoratori del settore.
Venzano (Fim Cisl): “Adesione altissima”
Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria, spiega: “I segretari nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno incontrato i vertici di Federmeccanica e Assistal l’11 febbraio per vedere se c’era la disponibilità di riprendere la trattativa dopo lo stop del 12 novembre dopo 8 incontri e le successive iniziative di sciopero nei mesi di dicembre e di gennaio messe in campo, ma abbiamo registrato la non volontà di risedersi al tavolo per riprendere la discussione e questo è inaccettabile, perché parliamo del futuro industriale del nostro paese con il contratto più importante che riguarda 1,5 milioni di lavoratori, nel settore trainante quello dell’industria. Dopo il 13 dicembre, ritorniamo a protestare con la manifestazione in città ma questa volta verso Confindustria con una grande risposta dei metalmeccanici alla provocazione di Federmeccanica ed Assistal”.
“La loro posizione – prosegue Venzano – è pericolosa perché vogliono cambiare le regole e la struttura del contratto più importante del paese, non riconoscendo di fatto la dinamica della trattativa per l’aumento salariale e sulla valorizzazione delle professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici, volendo cambiare la dinamica della clausola di salvaguardia per tutelare il potere d’acquisto, mettendo a rischio anche i rinnovi dei contratti di secondo livello invece che ampliarne la costruzione all’interno delle aziende e non rispondendo di fatto alle richieste normative su temi importanti come la sicurezza sul lavoro, sulla gestione dei tempi di vita e di lavoro, sulla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, sulla stabilità dei contatti e sulla gestione degli appalti e altri temi di garanzia fondamentali per la gestione delle transizioni in essere”.
Alta partecipazione allo sciopero, sottolinea il segretario ligure della Fim Cisl: “L’adesione è altissima nelle aziende e nella manifestazione perché vogliamo rinnovare il nostro contratto e vogliamo la ripresa della trattativa, perché vanno rispettati i lavoratori e le lavoratrici che tutti i giorni contribuiscono alla tenuta del paese in settore trainante per la nostra economia. Vogliamo il rinnovo del Ccnl”.
Pinasco (Uilm): “Salari miseri, aumenti sempre più urgenti”
Luigi Pinasco, segretario generale Uilm Genova, commenta: “Altre otto ore di sciopero in tutte le aziende dell’area metropolitana genovese hanno sottolineato quanto le motivazioni alla base della protesta siano sacrosante. Stravolgere le regole della contrattazione presentando una contro piattaforma a zero euro per le lavoratrici e i lavoratori è stata la mossa di una Federmeccanica pronta a tutto pur di non investire sulla manodopera che crea produzione per il Paese. Oggi 10 milioni di lavoratori non arrivano neanche a 1.200 euro al mese: è follia se pensiamo alle poche cose che si possono fare con questi miseri salari “.
Pinasco poi prosegue: “Aumentare il salario, contrastare la precarietà, ridurre gli orari, estendere diritti e tutele per tutte le lavoratrici e i lavoratori sono le ragioni che ci contrappongono a Federmeccanica che, purtroppo, non intende aprire in alcun modo alle richieste delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori metalmeccanici circa il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. L’aumento salariale è sempre più urgente, soprattutto se si considera l’inflazione che erode da troppi anni il potere di acquisto dei lavoratori: mettere insieme il pranzo con la cena sta diventando difficile anche per milioni di persone che lavorano e che creano ricchezza per le imprese in cui sono impiegati. Occorre inoltre rendere più efficace la gestione del blocco degli straordinari e delle flessibilità. La nostra battaglia prosegue: sulla pelle dei lavoratori non si scherza!”.
La Uilm Genova auspica che venga attivato presto un tavolo serio che metta da parte la contro piattaforma di Federmeccanica e che tenga presente le richieste dei rappresentanti dei lavoratori.
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