Nuovo regolamento OSP, tavolo pubblico a Piazza Sempione per parlare di Città Giardino


Lunedì 17 febbraio si è tenuto un incontro pubblico del tavolo permanente sulle attività serali e notturne nella zona di Città Giardino, che aveva come punti centrali la discussione sul nuovo regolamento OSP (Occupazione di Suolo Pubblico) presentato dall’Assessora capitolina alle attività produttive Monica Lucarelli, attualmente in fase di approvazione e la proposta municipale di inserire la zona di Città Giardino nel sito UNESCO.

Il Regolamento a firma Lucarelli, nella forma presentata per l’approvazione, introduce alcuni elementi sostanziali che comporteranno un importante aumento di numero e superficie delle OSP, in particolare nel Centro Storico e nel I Municipio, oltre che in altre zone della città storica già attualmente sature.

Nello specifico, i punti cardine del regolamento proposto a livello centrale, e su cui i territori manifestano dubbi e, in alcuni casi, netta contrarietà, sono 1) L’abolizione dei Piani di Massima Occupabilità (PMO) di pertinenza dei Municipi. I PMO sono strumenti finalizzati a garantire il patrimonio storico, culturale, artistico ed ambientale e a garantire un equilibrio le attività commerciali, la regolamentazione del traffico urbano e la salvaguardia del diritto alla salute dei cittadini, soprattutto per quanto riguarda gli orari notturni.

Va ricordato che questi piani sono attualmente vigenti in tutti i rioni del Centro Storico (sito UNESCO) in cui più forte è la presenza di locali. Con la loro abolizione sarà quindi possibile da subito richiedere nuove occupazioni permanenti nelle circa 200 vie e piazze fra quelle interdette e in quelle in cui vi sono limitazioni.

2) La introduzione delle attività alberghiere come nuova tipologia di attività che può richiedere l’OSP (per quelle attività che hanno locali per la ristorazione o la somministrazione a piano terra).

3)  La commisurazione dell’OSP, quindi dello spazio per la somministrazione esterno, in percentuale rispetto alla superficie interna. Tale criterio prende in considerazione non solo la superficie di somministrazione interna, unico elemento significativo reale, ma anche le cucine, non meglio precisati locali per la lavorazione e i bagni, arrivando a determinare una superficie di calcolo di base molto superiore a quella effettiva.

I consiglieri PD del III Municipio Federica Rampini, Filippo Maria Laguzzi, Nicoletta Funghi, Giancarlo Cesarei e Antonio Comito, al termine dell’incontro hanno commentato: “Il terzo incontro del Tavolo, alla presenza della Polizia Locale, del Commissariato Fidene, del Comando dei Carabinieri e del Direttore dell’Ufficio Tecnico del municipio è stato richiesto, anche dalla collega 5 Stelle (Marina Battisti, n.d.R.), in previsione della discussione sul nuovo Regolamento delle OSP e delle novità che saranno introdotte.

Erano presenti, oltre ai cittadini e ai comitati anche i rappresentati delle attività di somministrazione. L’incontro è stato proficuo, anche se la prima considerazione emersa è stata il mancato inserimento di Città Giardino e Montesacro, da parte di Roma Capitale, nel tessuto T3 sito Unesco, che rende più difficile la tutela del territorio

Le richieste di esercenti e di comitati possano essere ascoltate nella discussione che avrà inizio domani in aula Giulio Cesare” hanno aggiunto i consiglieri “Per questo auspichiamo che già da domani sia riaffermata la volontà dei colleghi Consiglieri capitolini di ribadire questa necessità già precedentemente espressa e che presto sia presentata la delibera per l’inserimento dell’area di Città Giardino nel sito Unesco

La Rete di Associazioni per una Città Vivibile (RACV) ha contestualmente presentato un proprio documento contenente una serie di osservazioni in merito al nuovo regolamento OSP proposto: “Appare molto forte l’impatto che il Regolamento, nella sua attuale formulazione, prevede sugli spazi di sosta dei veicoli” si legge nel documento “Innanzitutto nel sito UNESCO e poi anche in altri tessuti di pregio, dove le OSP sono più invasive, e i posti auto disponibili alla attualità già sono molto limitati rispetto alle esigenze della residenza, e dove il problema è accentuato da una serie di problematiche specifiche ( scarico merci, soste riservate e istituzionali, riprese cinematografiche, ecc)

La RACV, inoltre, evidenzia come il testo appaia “carente su prescrizioni necessarie con riferimento a sicurezza pedonale nelle vie prive di marciapiedi rialzati (le più diffuse in centro storico), dove sono peraltro presenti il’80% delle OSP cittadine, e ad aree di rispetto necessarie per tutelare le entrate e accessi alle abitazioni, uffici, negozi, uscite metro, arredo urbano, manovre mezzi di soccorso e VV.F.

La RACV ricorda come le richieste di emendamenti presentate dai municipi, corredate da molte delle osservazioni presentate nel nuovo documento, siano state totalmente ignorate, ripresentando un nuovo testo senza aver riaperto una benché minima discussione con i municipi e con i cittadini.

Noi non intendiamo far passare questa approvazione sopra le nostre teste” conclude il comunicato della Rete “e saremo presenti in Aula consiliare al Campidoglio a manifestare la nostra ferma contrarietà“.


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