Nessuna annessione della Provincia di Isernia all’Abruzzo per Emilio Izzo che chiama a raccolta cittadini e istituzioni

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di Redazione

È stato più che chiaro, Emilio Izzo, sulla questione dell’annessione della Provincia di Isernia con l’Abruzzo, anzi, si potrebbe dire lapidario: incuranti degli errori del passato prossimo – dice Izzo –  oggi, sotto altre e più ingenue motivazioni, si ritorna all’assalto della seconda Provincia molisana, chiedendone l’annessione al vicino Abruzzo. Con una nota ripercorre le tappe che già dal 2012, quando si paventava addirittura l’eliminazione della Provincia di Isernia, lo portarono a costituire il “Comitato per la difesa della storia, della cultura, dei confini e dell’autonomia della Provincia di Isernia e della Regione Molise”.

Ecco la sua nota rivolta, principalmente ai cittadini molisani e anche alle Istituzioni presenti in tutto il Molise.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

COMITATO PER LA DIFESA DELLA STORIA, DELLA CULTURA, DEI CONFINI E DELL’AUTONOMIA DELLA PROVINCIA DI ISERNIA E DELLA REGIONE MOLISE.

A tutti gli Organi di Informazione
Loro sedi

A TUTTI I CITTADINI MOLISANI
Ai Parlamentari nazionali ed europei del Molise
Al Prefetto di Camnpobasso
Al Prefetto di Isernia
Al Presidente del Consiglio Regionale del Molise
Al Presidente della Giunta Regionale del Molise
Ai Consiglieri ed assessori del Consiglio Regionale Molise
Ai Vescovi di Campobasso, Isernia, Termoli e Trivento
Al Rettore dell’Università del Molise
Al Presidente del Tribunale di Campobasso
Al Presidente del Tribunale di Isernia
Al Presidente della Corte d’Appello del Molise
Al Presidente della Corte dei Conti del Molise
Al Presidente del TAR Molise
Ai Presidenti delle Province di Campobasso e Isernia
Al Presidente della Camera di Commercio del Molise
Ai Sindaci di Campobasso, Isernia, Termoli, Venafro, Agnone, Bojano
Ai sindaci di tutti i Comuni molisani, consiglieri ed assessori
Ai Dirigenti Scolastici del Molise
Agli ex Presidenti, Assessori e Consiglieri delle Province e della Regione Molise
Agli Uomini di Cultura
A chiunque abbia a cuore le sorti del nostro amato Molise

“Gentili Destinatari, era il 16 luglio del 2012 quando, a seguito di venti di eliminazione della Provincia di Isernia, fondai il Comitato per la difesa della storia, della cultura, dei confini e dell’autonomia della Provincia di Isernia e della Regione Molise. Solo pochi giorni dopo, in una Sala Congressi del Palazzo di via Berta, piena in ogni ordine di posti e alla presenza di tutte le Autorità regionali e Parlamentari, ufficialmente demmo inizio ad un cammino che portava esattamente nella direzione di quanto il Comitato si prefiggeva. Già al mattino successivo, avevo nelle mail di adesione, oltre seicento persone! Il resto è storia che conoscete, Isernia non fu cancellata e, solo insieme ad altre, subì l’onta del declassamento, il quale, negli anni, ha dimostrato quanto sia stata scellerata quella scelta. Solo per parlare della nostra provincia, abbiamo subito perdite in termini di aziende, fabbriche, presidi e, specialmente, abitanti, fuggiti proprio a causa del calo di importanza e ruolo dell’Ente Provinciale. Purtroppo alcuni, incuranti degli errori del passato prossimo, oggi, sotto altre e più ingenue motivazioni, ritornano all’assalto della seconda provincia molisana, chiedendone colpevolmente, l’annessione al vicino Abruzzo, sperando con tale sciocco atto di ridare dignità a questa terra umiliata, dimenticando che non sono le eliminazioni a fare la storia di un territorio, bensì le opere delle donne e degli uomini che vi risiedono. E il popolo pentro nei secoli ha dimostrato di essere capace di fronteggiare ogni avversità e ogni nemico, partendo dalla preistoria, passando per le guerre sannitiche, testimoni di feroci scontri contro gli oppressori di Roma e di imponenti testimonianze come il prestigioso sito di Isernia La Pineta e come il Teatro Tempio di Pietrabbondante, giusto per menzionarne alcune. E nemmeno catastrofici terremoti ne hanno piegato la forza morale, ogni volta, con impegno non comune, rimboccandosi le maniche, ne hanno ricostruiti gli antichi abitati. Le laboriose attività artigianali, una per tutte la Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone, hanno saputo resistere allo spopolamento, alle avversità di un territorio straordinariamente bello ma altrettanto difficile da domare. E senza voler tediare nessuno delle SS.LL., sono convinto che dagli stessi abitanti e con l’aiuto dei tanti giovani fuggiti in cerca di fortuna fuori dai confini regionali e nazionali, possa partire una rinascita, una nuova storia da riscrivere proprio partendo dalle ceneri e, giammai, chiedendo annessioni e elemosine ad altri territori, operazione che, invece, vedrebbe ancor più la provincia di Isernia e, a catena, la regione Molise, cadere nel baratro senza ritorno di una vergognosa quanto umiliante eliminazione geografica ed identitaria. Per quanto minimamente enunciato,

CHIEDO

alle SS.LL., di voler cortesemente dare un cenno di assenso al rilancio del COMITATO in intestazione, al fine di poter organizzare in una sede adeguata, un’altra meravigliosa ondata di cittadini molisani orgogliosi della propria storia ed appartenenza.”

Si resta in fiduciosa attesa.

Grazie.

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Contributi per le imprese

 

 

Il cittadino fondatore portavoce

Emilio Izzo

 

P.S. Si prega di inviare le adesioni al seguente numero di wa: 347 6402951. Grazie !



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