Milleproroghe: è arrivato l’okay definitivo della Camera al decreto

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Carta di credito con fido

Procedura celere

 


 L’aula della Camera ha approvato in via definitiva, con 165 voti favorevoli, 105 contrari e 3 astenuti, il dl Milleproroghe 

Il dl era già stato approvato dal Senato con fiducia la scorsa settimana, e ieri sera l’assemblea di Montecitorio aveva terminato l’esame degli ordini del giorno presentati dopo aver votato a favore della questione di fiducia. Tra le novità introdotte da Palazzo Madama nel decreto legge con le ‘disposizioni urgenti in materia di termini normativi’ figura la riammissione la ‘rottamazione quater’ per i contribuenti che avevano aderito all’operazione ma erano decaduti dal beneficio fiscale per il mancato, insufficiente o tardivo versamento delle rate. In particolare, potranno essere riammessi “limitatamente ai debiti compresi nelle dichiarazioni precedentemente effettuate”, inviando una dichiarazione entro il 30 aprile prossimo. Il pagamento potrà essere effettuato in unica soluzione entro il 31 luglio oppure in dieci rate con scadenze entro il 2027.

Con la stessa modifica approvata in prima lettura si dispone anche una serie di mini-rinvii di termini fiscali per il 2025: i termini per l’approvazione e la disponibilità in formato elettronico dei modelli di dichiarazione di Irpef e Irap e le relative istruzioni “sono rinviati al 17 marzo”; la data a partire dalla quale possono essere presentate le relative dichiarazioni “è rinviata al 30 aprile”.

Sempre in campo fiscale, un’altra modifica dispone, a livello locale, che “tutte le deliberazioni relative ai regolamenti e alle tariffe dei tributi del 2024, anche se inviate al ministero dell’Economia oltre i termini stabiliti, sono considerate tempestive e, dunque, efficaci. Vengono così evitate conseguenze per i bilanci dei diversi Comuni precedentemente inadempienti”.

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Numerose sono peraltro le ulteriori proroghe, rispetto a quelle previste dal testo originario, affidate al Dl attraverso le modifiche approvate dalle Commissioni del Senato. Correzioni che hanno portato il testo a contare 22 articoli. Slitta così al gennaio 2026 l’obbligo di immissione in consumo di biocarburanti in capo ai fornitori di gas naturale e bio-metano. Mentre restano in vigore fino a fine anno le attuali modalità di attestazione dei criteri di sostenibilità per i produttori che entro il 31 maggio 2025 accettino il preventivo per la certificazione della sostenibilità da parte di un organismo accreditato secondo il Sistema Nazionale di Certificazione. Mentre viene posticipato al 30 giugno 2026 l’obbligo di adesione per i produttori di biomasse solide, destinate alla produzione di energia elettrica, allo schema nazionale o a sistemi volontari di certificazione.

Passa poi da aprile al ottobre di quest’anno l’obbligo per i produttori di esporre un’etichetta sui prodotti di consumo confezionati che, a parità di prezzo, siano stati ridotti nella quantità nominale.

Viene quindi disposto che l’agevolazione ‘Transizione 5.0’ potrà essere fruita anche per “gli investimenti sostenuti anche antecedentemente alla presentazione della richiesta di accesso al credito d’imposta, purché effettuati dal 1 gennaio 2024”. Risulta poi esteso agli investimenti realizzati dal primo gennaio 2025 al 15 novembre 2025 il contributo sotto forma di credito d’imposta previsto per le zone logistiche semplificate (Zls). Il contributo, nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, in relazione agli investimenti in beni strumentali era previsto fino al 15 novembre 2024. E’ previsto un tetto massimo di spesa complessivo di 80 milioni attinti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione, periodo di programmazione 2021-2027.

 Sempre a seguito di una modifica introdotta durante l’esame parlamentare, la nuova norma differisce al gennaio 2026 l’applicazione delle disposizioni in materia di contenimento della spesa pubblica per assicurare lo svolgimento da parte della Fondazione Enea Tech e Biomedical delle proprie attività. Mentre viene esteso anche al 2025 il divieto di fatturazione elettronica per i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria. Dal Senato arriva anche la rimozione delle sanzioni a carico di chi ha rifiutato la vaccinazione anti-Covid (una misura da cui, peraltro, ha preso le distanze, all’interno della stessa maggioranza, Forza Italia).

Un’altra modifica incrementa di 100 milioni di euro il limite massimo complessivo di finanziamenti a titolo oneroso concedibili da parte del ministero dell’Economia alle società, ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria, che gestiscono gli impianti siderurgici di Ilva, al fine di supportarne le indifferibili e urgenti esigenze di continuità produttiva e aziendale, indispensabile per preservarne la funzionalità, e assicurare la salvaguardia dell’ambiente e la sicurezza nei relativi luoghi di lavoro.

Tra i diversi slittamenti di termini previsti dal decreto legge al momento della sua emanazione hanno trovato spazio anche proroghe assunzionali per la Pa, insieme alla conferma dei crediti di imposta al comparto turistico e al sostegno ai profughi dell’Ucraina. Oltre, in particolare alla sospensione, per 24 mesi, del procedimento per l’adozione del provvedimento di revoca dell’autorizzazione all’iscrizione dei confidi nell’albo degli intermediari finanziari ex articolo 106 del Tub, conseguente al venir medo dei requisiti dimensionali (qualora il volume di attività finanziaria risulti inferiore a 150 milioni di euro). A tal fine, il confidi interessato deve comunicare alla Banca d’Italia, unitamente agli altri confidi coinvolti, l’avvio di un processo che conduce al rispetto del requisito del volume di attività finanziaria.



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