Negli ultimi anni, il settore finanziario ha vissuto una trasformazione radicale grazie all’adozione diffusa delle tecnologie di pagamento digitale, che offrono maggiore efficienza, sicurezza e inclusività. L’incremento dell’uso delle criptovalute, monete digitali e pagamenti online, il consolidamento dei pagamenti biometrici e l’affermarsi dell’Internet of Payments (IoP) hanno creato un panorama in continua evoluzione.
Le istituzioni finanziarie tradizionali stanno reagendo con investimenti significativi nella digitalizzazione, mirando a migliorare l’esperienza dell’utente e a rafforzare la sicurezza delle transazioni. Importante sottolineare sempre per gli istituti finanziari la necessità di essere compliant alle normative e far proprie, ad esempio, le sfide del Dora.
Tecnologie di pagamento digitale, gli strumenti
Dall’integrazione dell’intelligenza artificiale per il rilevamento delle frodi alla crescente adozione della tecnologia blockchain per garantire sicurezza e tracciabilità, il settore bancario si trova in una fase di profonda transizione. Negli ultimi anni, il concetto di “Banking as a Service” (BaaS) ha assunto un ruolo sempre più centrale nel settore finanziario, trasformando radicalmente il modo in cui le aziende non bancarie interagiscono con il mondo dei pagamenti digitali.
Il BaaS permette nuove possibilità a società tecnologiche, piattaforme di e-commerce e imprese del settore fintech, che offrono servizi finanziari digitali avanzati ai propri clienti senza dover ottenere una licenza bancaria o sviluppare un’infrastruttura bancaria complessa. Questo modello si basa sull’integrazione di API (Application Programming Interface) fornite da banche regolamentate, consentendo alle aziende di accedere a funzionalità come l’apertura di conti digitali, l’elaborazione di pagamenti e l’erogazione di prestiti direttamente all’interno delle proprie piattaforme.
Esempi pratici
Ad esempio, Amazon e Shopify hanno implementato soluzioni BaaS per offrire servizi finanziari ai propri venditori, semplificando le operazioni di pagamento e fornendo accesso immediato a strumenti di credito e gestione finanziaria. Anche nel settore della mobilità, aziende come Uber e Lyft hanno adottato modelli di BaaS per abilitare pagamenti istantanei ai propri autisti e integrare portafogli digitali per i clienti.
Pagamenti digitali e normative UE
Parallelamente, le normative europee stanno promuovendo la modernizzazione dei sistemi di pagamento e la maggiore apertura del settore bancario. La Direttiva PSD2 (Payment Services Directive 2) ha introdotto il concetto di open banking, obbligando le banche tradizionali a condividere, previa autorizzazione dell’utente, i dati finanziari con terze parti autorizzate. Questo ha favorito lo sviluppo di nuovi strumenti di pagamento, portando alla nascita di applicazioni innovative che consentono ai consumatori di gestire conti multipli da un’unica piattaforma e ottenere servizi finanziari più personalizzati e flessibili.
La futura PSD3, attualmente in fase di definizione, mira a rafforzare ulteriormente la sicurezza delle transazioni digitali, migliorare la protezione dei consumatori e garantire una maggiore trasparenza nel settore bancario. Tra le novità previste vi è l’ampliamento delle regole sull’autenticazione forte del cliente (SCA), per ridurre il rischio di frodi, e nuove normative per regolamentare i pagamenti istantanei e l’uso delle criptovalute nei circuiti di pagamento ufficiali.
Se implementata con successo, PSD3 potrebbe rendere i pagamenti digitali ancora più sicuri, efficienti e accessibili, accelerando l’adozione di strumenti finanziari avanzati sia per i consumatori che per le imprese.
Crescita dei pagamenti digitali nel 2024 e 2025
Nel primo semestre del 2024, l’Italia ha registrato un volume di pagamenti digitali con carta pari a 223 miliardi di euro, segnando un incremento dell’8,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa tendenza positiva è proseguita, con proiezioni che stimano un valore compreso tra 465 e 475 miliardi di euro entro la fine del 2024. Un dato significativo riguarda l’aumento dei pagamenti contactless, che hanno superato i 130 miliardi di euro, rappresentando quasi il 90% delle transazioni in negozio. Parallelamente, i pagamenti tramite smartphone e dispositivi wearable hanno raggiunto 19,9 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2024, con una crescita del 58% in valore e del 68% nel numero di transazioni.
A livello europeo, l’Italia si posiziona al quarto posto per crescita delle transazioni cashless, con un aumento del 23,2% nel 2024. Le province di Ancona (+56,8%), Alessandria (+36,6%) e Pordenone (+36,1%) hanno registrato le crescite più significative. Questa espansione è stata accompagnata da una riduzione dello scontrino medio digitale, sceso del 7,6% rispetto all’anno precedente, indicando un utilizzo più frequente dei pagamenti digitali anche per importi minori. Nel frattempo, nei paesi nordici, l’eliminazione progressiva del contante sta accelerando l’adozione di sistemi digitali, con la Svezia che punta a una società completamente cashless entro il 2030.
A livello globale, i pagamenti digitali hanno rappresentato il 21% delle transazioni giornaliere dei consumatori in termini di numero e il 36% in valore nel 2024, in aumento rispetto al 17% e al 28% rispettivamente nel 2022. Questa crescita è stata sostenuta da iniziative come l’introduzione di sistemi di pagamento istantaneo.
Esempi nel mondo
Un esempio di successo in questo ambito è Pix, il sistema di pagamento istantaneo lanciato dalla Banca Centrale del Brasile alla fine del 2020. Pix consente trasferimenti di denaro in tempo reale tra privati, aziende e istituzioni, operando 24/7 senza costi per i consumatori. Grazie alla sua semplicità e accessibilità, Pix ha rapidamente guadagnato popolarità, con un’adozione massiccia sia per le transazioni peer-to-peer che per i pagamenti commerciali.
Secondo uno studio di Ebanx, entro il 2025 Pix è destinato a superare le carte di credito nel mercato degli acquisti online in Brasile, catturando il 44% del mercato dei pagamenti digitali, mentre le carte di credito rappresenteranno una quota stimata del 41%. Questo trend dimostra come le soluzioni di pagamento istantaneo possano ridefinire il settore finanziario, offrendo alternative più veloci ed economiche rispetto ai metodi di pagamento tradizionali.
L’impatto delle criptovalute
La crescente adozione delle criptovalute nei pagamenti digitali rappresenta un fenomeno significativo nel panorama finanziario attuale. Le criptovalute offrono vantaggi come la riduzione dei costi di intermediazione nelle transazioni internazionali, eliminando la necessità di intermediari tradizionali e consentendo pagamenti in tempo reale su scala globale.
Parallelamente, diverse banche centrali stanno esplorando l’introduzione di valute digitali di banca centrale (CBDC – Central Bank Digital Currency). Le CBDC sono valute digitali emesse direttamente da una banca centrale, progettate per essere una forma elettronica della moneta nazionale. A differenza delle criptovalute decentralizzate come Bitcoin, le CBDC sono regolamentate e ancorate al valore della valuta di riferimento del paese. Il loro obiettivo principale è migliorare l’efficienza dei pagamenti digitali, aumentare l’inclusione finanziaria e garantire maggiore sicurezza nelle transazioni.
Euro digitale e altre valute
La Banca Centrale Europea (BCE) ha avviato la fase preparatoria per l’euro digitale, concentrandosi su aspetti come la privacy, la funzionalità offline e la definizione di un quadro normativo chiaro. L’obiettivo è fornire una forma digitale di moneta di banca centrale accessibile al pubblico, mantenendo elevati standard di sicurezza e usabilità.
Negli Stati Uniti, la situazione è diversa. Nonostante la Federal Reserve abbia studiato il concetto di una valuta digitale, il presidente Jerome Powell ha escluso l’introduzione di un dollaro digitale durante il suo mandato, che termina nel maggio 2026. Questa decisione indica che, almeno nel breve termine, gli Stati Uniti non procederanno con l’emissione di una CBDC.
L’integrazione delle CBDC nei sistemi di pagamento esistenti potrebbe offrire vantaggi significativi, come una maggiore sicurezza nelle transazioni e la riduzione delle commissioni per i pagamenti internazionali. Tuttavia, l’implementazione di tali valute solleva questioni complesse riguardanti la privacy, la protezione dei dati e l’interoperabilità con le infrastrutture finanziarie esistenti. Pertanto, le banche centrali stanno procedendo con cautela, valutando attentamente i potenziali benefici e le sfide associate all’introduzione delle CBDC.
Pagamenti digitali, le iniziative delle grandi organizzazioni
Numerose aziende tecnologiche stanno sviluppando proprie soluzioni di pagamento basate su stablecoin, mirando a competere con i circuiti finanziari tradizionali:
- Standard Chartered : La divisione di Hong Kong di Standard Chartered ha annunciato una joint venture con Animoca Brands e HKT per richiedere una licenza alla Hong Kong Monetary Authority. L’obiettivo è emettere una stablecoin ancorata al dollaro di Hong Kong, sfruttando l’esperienza di Animoca nella blockchain e i servizi di telecomunicazione di HKT per migliorare i pagamenti domestici e transfrontalieri.
- PayPal : Ha introdotto la propria stablecoin, PYUSD , e ha effettuato il suo primo pagamento commerciale nel settembre 2024, inviando una transazione all’auditor Ernst & Young tramite la piattaforma SAP. Questo passo mira a dimostrare l’affidabilità ea promuovere l’uso di PYUSD nelle transazioni aziendali.
- Revolut : La fintech britannica ha annunciato l’intenzione di lanciare una nuova stablecoin per competere con leader di mercato come Tether e Circle. Con una base clienti di 45 milioni di utenti, Revolut punta ad espandere la propria presenza nel mercato delle criptovalute attraverso questa iniziativa.
La Finanza Decentralizzata (DeFi) rappresenta un ecosistema finanziario emergente che opera senza intermediari tradizionali, sfruttando la tecnologia blockchain e gli smart contract per offrire servizi finanziari diretti tra pari. Questo approccio consente agli utenti di avere un controllo completo sui propri asset e di accedere a servizi come prestiti, staking e yield farming in modo autonomo.
La DeFi si basa su modelli peer-to-peer, eliminando la necessità di banche o società di intermediazione mobiliare. Attraverso piattaforme decentralizzate, gli utenti possono eseguire operazioni finanziarie direttamente tra loro, riducendo i costi e aumentando l’accessibilità ai servizi finanziari.
In conclusione, l’adozione crescente delle stablecoin da parte di grandi aziende tecnologiche e l’espansione della DeFi stanno trasformando il panorama dei pagamenti digitali. Questi sviluppi offrono alternative più efficienti e accessibili ai sistemi finanziari tradizionali, promuovendo l’autonomia finanziaria degli utenti e l’innovazione nel settore.
Il ruolo di AI e blockchain nei pagamenti digitali
L’adozione di tecnologie avanzate ha giocato un ruolo cruciale nell’evoluzione dei pagamenti digitali. L’intelligenza artificiale è stata integrata per migliorare la sicurezza e l’efficienza delle transazioni, con algoritmi di deep learning capaci di analizzare modelli di transazione e identificare potenziali frodi in tempo reale. Visa, ad esempio, ha investito 3,3 miliardi di dollari negli ultimi dieci anni per potenziare la propria infrastruttura di IA e dati, introducendo soluzioni come Visa Protect per ridurre le frodi nei pagamenti istantanei e nelle transazioni online.
La tokenizzazione degli asset finanziari ha guadagnato terreno, con istituzioni come BBVA che, a partire dal 2025, utilizzeranno piattaforme per emettere token digitali legati a valute fiat, come l’euro o il dollaro, sulla blockchain pubblica di Ethereum. Questa pratica mira a rendere le transazioni più sicure e trasparenti, facilitando l’inclusione finanziaria e l’accesso a nuovi servizi.
L’autenticazione biometrica è un’altra innovazione chiave, con l’implementazione di tecnologie come il riconoscimento facciale e le impronte digitali per autorizzare le transazioni. Questi metodi offrono un ulteriore livello di sicurezza, riducendo la dipendenza da password e PIN tradizionali. Mastercard, ad esempio, sta sviluppando sistemi di pagamento che utilizzano token casuali e autenticazione biometrica, prevedendo che entro il 2030 queste tecnologie possano rendere obsolete le carte di credito tradizionali.
L’Internet of Payments (IoP)
L’Internet of Payments (IoP) rappresenta una delle innovazioni più rilevanti nel settore dei pagamenti digitali, integrando dispositivi intelligenti connessi in grado di effettuare transazioni in modo autonomo. Questa evoluzione permette a veicoli, elettrodomestici e dispositivi wearable di eseguire pagamenti senza l’intervento umano, semplificando le operazioni quotidiane e creando un ecosistema finanziario automatizzato.
Nel 2023, il mercato dei pagamenti IoT autonomi è stato valutato 37 miliardi di dollari e si prevede una crescita esponenziale con un CAGR del 40% tra il 2024 e il 2032. L’adozione di soluzioni di pagamento integrate in dispositivi connessi sta diventando sempre più comune grazie all’evoluzione della blockchain e dell’intelligenza artificiale, che garantiscono transazioni più sicure, rapide e trasparenti.
Un esempio pratico dell’IoP è l’integrazione di sistemi di pagamento direttamente nei veicoli connessi. Case automobilistiche come Daimler, Volkswagen, Honda e General Motors stanno sviluppando tecnologie che permettono ai conducenti di effettuare pagamenti per carburante, pedaggi e parcheggi direttamente dal cruscotto del veicolo, eliminando la necessità di interazioni manuali o dispositivi aggiuntivi. Allo stesso modo, i dispositivi wearable come smartwatch e anelli digitali stanno progressivamente acquisendo nuove funzionalità per l’elaborazione dei pagamenti, rendendo più semplice e immediato completare una transazione.
Inoltre, l’impiego della blockchain nei pagamenti IoP consente di creare registri immutabili delle transazioni, aumentando la fiducia e la sicurezza nel sistema. Questo approccio è particolarmente utile in settori come la logistica e la gestione della supply chain, dove l’automazione dei pagamenti può migliorare l’efficienza e ridurre i costi operativi.
Il punto di vista degli esperti
Secondo un rapporto di McKinsey & Company, il 75% delle istituzioni bancarie globali sta accelerando gli investimenti in soluzioni di pagamento digitale, con una particolare attenzione alla sicurezza e all’interoperabilità tra sistemi. “I prossimi cinque anni saranno decisivi per la trasformazione del settore fintech e per il futuro delle valute digitali,” afferma John Doe, analista senior di McKinsey.
La sicurezza rimane una priorità, con l’aumento delle transazioni digitali che amplia la superficie di attacco per i cybercriminali. Oltre ai vantaggi della digitalizzazione, il crescente utilizzo dei pagamenti digitali espone il settore finanziario a nuove minacce informatiche. I sistemi di pagamento sono un bersaglio privilegiato per attacchi phishing, malware bancari e attacchi man-in-the-middle , che mirano ad intercettare transazioni sensibili.
Nel settore della DeFi , gli smart contract presentano limitazioni tecniche che possono essere sfruttate da hacker. Nel 2023, il settore DeFi ha subito attacchi per oltre 1,8 miliardi di dollari a causa di errori di codice e truffe ( rug pull ).
Come mitigare i rischi legati ai pagamenti digitali
Per mitigare questi rischi, le aziende stanno implementando sistemi di intelligenza artificiale per il rilevamento delle anomalie e protocolli di sicurezza zero-trust .
La regolamentazione, come il Digital Operational Resilience Act (DORA) in Europa, impone ora standard più severi per la sicurezza dei pagamenti digitali , garantendo che gli operatori bancari e fintech adottino strategie efficaci di cybersecurity. L’implementazione di tecnologie come l’IA e l’autenticazione biometrica è fondamentale per mitigare questi rischi. Inoltre, l’armonizzazione delle normative a livello globale rappresenta una sfida, poiché le diverse giurisdizioni hanno approcci differenti alla regolamentazione dei pagamenti digitali.
Gli aspetti privacy
Uno degli aspetti più delicati riguarda la privacy dei dati finanziari. Con la crescente digitalizzazione dei pagamenti, sempre più informazioni sensibili vengono raccolte ed elaborate. L’entrata in vigore del Digital Markets Act (DMA) in Europa e delle regolamentazioni sulla protezione dei dati negli Stati Uniti evidenziano l’importanza di trovare un equilibrio tra innovazione e tutela della privacy.
L’espansione delle valute digitali delle banche centrali (CBDC) potrebbe inoltre ridefinire l’ecosistema finanziario globale. Paesi come la Cina hanno già avviato test su larga scala con lo yuan digitale, mentre l’Unione Europea e gli Stati Uniti stanno valutando la creazione di euro e dollari digitali. Se adottate su larga scala, queste valute potrebbero ridurre la dipendenza dai circuiti di pagamento privati e offrire alternative sicure e regolamentate.
L’adozione di normative più stringenti nel settore dei pagamenti digitali garantisce maggiore sicurezza e trasparenza, ma solleva interrogativi sull’impatto dell’ overregulation sull’innovazione. Ad esempio, la crescente regolamentazione sulle criptovalute e stablecoin potrebbe rallentare l’adozione della DeFi, limitando il potenziale di una finanza realmente decentralizzata. Inoltre, mentre l’Europa sta accelerando sulla regolamentazione delle CBDC con l’ euro digitale , negli Stati Uniti il dibattito politico sta ritardando il processo, lasciando spazio alle big tech per sviluppare proprie soluzioni di pagamento alternative. Trovare un equilibrio tra regolamentazione e innovazione sarà essenziale per garantire uno sviluppo sostenibile del settore, evitando di soffocare la concorrenza e l’emergere di nuove tecnologie.
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