Il Giro d’Italia e la Valtellina: un amore infinito

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Quattro tappe, due del Giro d’Italia maschile, una delle corsa rosa femminile e una del Giro-E: si consolida il rapporto pluriennale della corsa rosa con il territorio della provincia di Sondrio all’insegna dello spettacolo, di grandi imprese sportive e con garanzie di ricadutte positive per economia e turismo, anche grazie all’inserimento di questi grandi eventi in un programma più ampio di promozione e iniziative legate al cicloturismo.

La presentazione delle frazioni del Giro d’Italia è avvenuta questa mattina a Palazzo Muzio.

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Tappa decisiva

Il Giro d’Italia maschile approderà in Valtellina il 28 maggio con la diciassettesima tappa, quella con arrivo a Bormio: “Quella che si concluderà a Bormio – ha sottolineato Mauro Vegni, direttore di corsa del Giro d’Italia – sarà una tappa importante, nella settimana finale e a quattro giorni dalla conclusione del Giro. Sarà una delle tre frazioni più importanti, in cui si potrà decidere chi vincerà proprio il Giro d’Italia. Il Passo del Tonale è una salita molto lunga, con una pendenza tra il 6 e l’8% e si troverà a metà corsa: potrà restare sulle gambe dei corridori. Poi arriverà la salita del Mortirolo, da Monno, l’ascesa più iconica del Giro e che più di tutte ha fatto sognare. Una salita mitica di 13 chilometri con pendenze dal 7,5 al 16%. Infine, ecco la salita delle Motte: il colpo finale della tappa dove, chissà, se arrivasse un gruppetto di fuggitivi, potrebbe emergere chi vincerà la tappa”.

“Il Giro – ha fatto eco il sindaco di Bormio Silvia Cavazzi – è un momento speciale. Tra l’altro quest’anno il Passo dello Stelvio compie 200 anni ed è il modo migliore per festeggiarlo. Il Giro d’Italia è la festa itinerante più bella d’Italia e piace a tutti. Tutti lo aspettano sotto casa. Siamo fortunati perché la Provincia è sensibile a questo tema. Per la tredicesima volta saremo sede di tappa: ormai lo sviluppo del cicluturismo parifica la tradizione dello sci e ha grande valore”.

Possibile protagonista

Tra i possibili protagonisti dell’arrivo a Bormio anche Davide Piganzoli che spera, insieme al suo Team Polti VisitMalta di prendere parte alla corsa rosa: “La nostra squadra – ha spiegato Ivan Basso, team manager della squadra, valtellinese d’origine e ospite d’eccezione della presentazione – ha mostrato grande rispetto e gratitudine ed è l’unica Professional che è stata presente per quattro anni di fila. Noi lavoriamo per esserci anche quest’anno. Non è vero che in Italia non ci sono ciclisti forti; piuttosto non sono sicuro che ci siano tanti dirigenti bravi. Si scarica sempre la responsabilità sugli atleti, ma ci vuole qualcuno che li “tiri fuori” e cresca l’uomo ancor prima del ciclista. Piganzoli quattro anni fa non lo voleva nessuno, ora lo vogliono tutti, ma ce lo teniamo: nella prima stagione bisogna aspettare che un ciclista “arrivi” e ora Piganzoli è partito con un’identità più forte. Sempre a proposito di valtellinesi c’è anche Martinelli che fa parte della squadra di Bruno Reverberi, che stimo molto”.

La ripartenza

Il giorno dopo l’arrivo a Bormio, il Giro d’Italia ripartirà da Morbegno: “Il Giro d’Italia per me è un auspicio – ha evidenziato il sindaco della città del Bitto Patrizio Del Nero -: è transitato sul Passo San Marco il primo anno che ero sindaco di Albaredo e sono rimasto in carica 24 anni e questo è il primo anno in cui sono in carica a Morbegno anche se non ho l’ambizione di rimanere 24 anni. Il ciclismo è crescita, partecipazione, formazione, gioco di squadra, motivazione e un modo di recuperare alla socialità i giovani”.

Il Giro donne

Il Giro d’Italia, poi tornerà in piena estate in Valtellina con un arrivo di tappa del Giro donne ad Aprica il 7 luglio: “Sarà la prima tappa in linea dopo la cronometro del giorno precedente – così la descrive Giusy Virelli, direttrice di corsa -: una tappa che partirà in discesa e che non presenta tantissime asperità, ma che potrà riservare sorprese, magari da parte di chi ha perso a cronometro il giorno precedente e vuole recuperare. Si salirà da Edolo, un’ascesa lunga, ma pedalabile con pendenze anche fino al 15%. Ci aspettiamo una volata ristretta all’arrivo e una frazione contraddistinta da attacchi e contrattacchi”.

“Abbiamo dimostrato di avere il territorio e la capacità di organizzare – ha spiegato il sindaco di Aprica Dario Corvi -. Abbiamo ospitato 10 arrivi di tappa e abbiamo voluto ricostruire questa storia sull’arco con le targhe con i nomi dei vincitori. Il Giro d’Italia non è solo l’evento in sé, ma lascia un’impronta duratura. E’ importante essere sempre più protagonisti di queste corse, anche a livello femminile, che rappresentano fonti di spettacolo e turismo e aiutano a far conoscere e veicolare anche all’esterno il nostro territorio”.

Il Giro-E

Praticamente in concomitanza con il Giro d’Italia maschile, invece, si svolgerà il Giro-E e una delle tappe dovrebbe partire da Tirano: “Siamo ancora in una fase di candidatura – ha precisato il sindaco della località abduana Stefania Stoppani -: quello tra Tirano e il Giro è un binomio molto stretto. Sono sindaco da pochi mesi, ma ricordo la grandissima emozione e il bagno di folla già l’anno scorso con il Giro-E. Tirano è una città slow, con grande attenzione alla qualità della vita e allo sviluppo sostenibile e quindi si sposa molto bene con il Giro-E. Ci sono tutti gli ingredienti affinché sia una grande festa e per far vedere al mondo quanto siamo bravi dal punto di vista organizzativo”.

Cabina di regia

A fare gli onori di casa nella presentazione di questa mattina il presidente della Provincia Davide Menegola: “Senza prefetto e forze dell’ordine non ci potrebbero essere eventi come questi – ha esordito Menegola -. Grazie anche a Gigi Negri che ha portato questa cultura nel nostro territorio; e grazie ai sindaci per eventi che accompagnano la comunità e la portano a vivere queste grandi opportunità e a focalizzarsi sulla promozione e l’identità del territorio. Quello tra la Valtellina e il Giro d’Italia è un amore infinito: la provincia di Sondrio deve sviluppare e consolidare questo rapporto. Il 2025 sarà un anno molto impegnativo da questo punto di vista, ma ricco di soddisfazioni”.

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Lavoro prezioso

E, proprio come riconoscimento del lavoro fondamentale svolto nella fase organizzativa e poi per garantire la sicurezza lungo i percorsi, alla presentazione odierna hanno preso parte anche il prefetto Anna Pavone e alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine: “Non mi è mai capitato di organizzare tappe del Giro d’Italia in un territorio come questo – ha evidenziato il Prefetto di Sondrio Anna Pavone – che, credo, richiederà qualche sforzo in più. Devo ringraziare i sindaci, la Provincia e gli organizzatori. Il Giro d’Italia è uno dei grandi eventi che ci aspettano in provincia e noi ci siamo con grande entusiasmo”.



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