Si è svolto in Sala del Tricolore l’incontro conclusivo del progetto “Gaap – Giovani ambasciatori ed ambasciatrici di pace”, promosso dal Comune di Reggio Emilia (servizio Officina educativa – Partecipazione giovanile e benessere), in collaborazione con la cooperativa sociale Reggiana educatori, la Fondazione Mondinsieme, Fondazione E35 e Movimento nonviolento di Reggio Emilia, con l’obiettivo di promuovere una cultura della pace e della nonviolenza in contesti scolastici ed extrascolastici. Realizzato nell’ambito di “R-Educ – Regioni per l’Educazione alla cittadinanza globale; Modelli di governance e buone pratiche”, il progetto è stato finanziato dall’Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo.
All’iniziativa – alla quale era presente l’assessora all’Educazione con delega ai Diritti umani Marwa Mahmoud – hanno preso parte tre classi delle scuole Canossa, Filippo Re e Zanelli, le ragazze e i ragazzi del Laboratorio avanzato di Cittadinanza ed altri giovani partecipanti al progetto nelle sue diverse azioni.
“In Sala del Tricolore ho raccolto i pensieri e le testimonianze di giovani consapevoli di quanto sia prezioso costruire la pace tutti i giorni – ha detto l’assessora Marwa Mahmoud – a partire dall’uso di un linguaggio non bellico che possano impiegare quotidianamente e dal modo in cui affrontano e gestiscono i problemi e i conflitti con gli altri. Le loro opere sono affisse in città e queste immagini e richiami alla pace potranno stimolare i cittadini fermi magari ad un semaforo a ragionare sull’importanza di non essere indifferenti, ma di informarsi per conoscere ciò che avviene in altri angoli della terra poiché riguarda anche noi”.
L’evento finale è stato occasione per raccontare le tante e diverse azioni che hanno caratterizzato il progetto nei sei mesi della sua durata, articolate tra incontri di formazione ed eventi dedicati a cultura della memoria, cinema e arte. Tra queste, la realizzazione di una serie di 25 opere grafiche realizzate da 17 giovani tra i 14 e i 35 anni, nell’ambito di una call di sensibilizzazione alle tematiche della pace e della nonviolenza. Di queste, tre opere sono state premiate nel corso della cerimonia: sono state poi stampate in formato manifesto e sono attualmente visibili lungo le vie cittadine. Tutti i lavori realizzati sono confluiti in una mostra online, diffusa sul Portale Giovani e sui social dei vari partner di progetto, e stampate un formato cartolina, per essere poi consegnate ai docenti presenti al fine di essere utilizzate come strumento di stimolo e di riflessione in classe.
Questo il link al quale vederle: Se vuoi la pace prepara la pace
Oltre alla realizzazione delle opere grafiche, nell’ambito del progetto Gaap è stata realizzata una formazione per educatori ed educatrici e una per docenti, a cura del Movimento nonviolento di Reggio Emilia, per l’acquisizione di maggiori conoscenze sul tema e la costruzione dei laboratori formativi. Questa azione è stata anche l’occasione per presentare la libreria tematica gestita dai giovani del Laboratorio avanzato di Cittadinanza, a disposizione di docenti e giovani, presso lo Spazio via Cassoli 1.
Sempre nell’ambito del progetto, è stata promossa la visita di tre classi quinte delle scuole secondarie di secondo grado alla Scuola di Pace di Montesole, esperienza che è stata raccontata in Sala del Tricolore dai giovani che l’hanno vissuta in tutta la sua intensità e nei suoi significati profondi.
Una parte significativa delle azioni ha coinvolti gli studenti delle scuole Filippo RE, Scaruffi-Levi-Tricolore, Canossa, Zanelli e Motti con laboratori formativi tematici a cura della cooperativa sociale Reggiana educatori, che hanno permesso di approfondire temi quali la prevenzione della guerra, le modalità di relazione costruttive e non distruttive, la difesa dei diritti umani e la trasformazione nonviolenta dei conflitti.
Infine, lo scorso 30 gennaio presso Sd Factory, è stato proiettato il docufilm Erasmus in Gaza, un’iniziativa a cura della Fondazione E35 che ha permesso ai 120 studenti e studentesse partecipanti, di conoscere la storia del primo studente al mondo a svolgere un “progetto Erasmus” a Gaza e approfondire l’attuale situazione nella martoriata Striscia palestinese.
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