“La Regione riconosce, valorizza e sostiene le feste patronali, quali feste liturgiche, correlate con la pietà popolare, dedicate ai Santi Patroni e ai Co-Patroni venerati nei Comuni della Puglia, connotate da antiche consuetudini e da altre attività di carattere culturale e approvate dall’Ordinario Diocesano“. Recita così uno degli articoli della legge regionale approvata qualche giorno fa e per la quale l’ente di via Gentile ha stanziato 400mila euro.
Sicuramente pochi per soddisfare le esigenze dei comitati feste patronali che, come è noto, in Puglia sono tantissimi e praticamente coprono l’intero territorio, comprendendo sia i grandi comuni che quelli più piccoli.
Per Conversano, stando a quanto stabilito dalla norma regionale, potranno essere cofinanziate le feste in onore della Madonna della Fonte (patrona di Conversano) e San Flaviano (co-patrono).
Va specificato che i beneficiari non saranno direttamente i comitati bensì “gli Enti Ecclesiastici civilmente riconosciuti e preposti alla festa” e le feste interessate riconosciute saranno quelle “decretate” dalla chiesa cattolica.
Quali sono le attività che potranno essere finanziate? E’ specificato nel comma 5 dell’unico articolo della legge: “la Giunta regionale, previa pubblicazione di apposito avviso pubblico, concede contributi ai soggetti organizzatori delle Feste patronali, per sostenerne l’organizzazione e concorrere alla copertura delle spese connesse alle seguenti tipologie di interventi:
allestimento di luminarie e cassa armonica;
dispositivi per safety e security, nonché per spese di presidio sanitario in prossimità dei luoghi di festa; contrattualizzazione di bande musicali della tradizione popolare e oneri previdenziali e fiscali connessi; allestimenti di fuochi pirotecnici;
attività ludico-ricreative e culturali connesse alla festa;
attività di comunicazione e promozione di tutti i momenti religiosi e civili in cui la festa risulta articolata; realizzazione di contenuti multimediali e applicazioni contenenti notizie utili per la partecipazione agli eventi, per la conoscenza dei riti, per la ricerca storica;
polizze assicurative per la responsabilità civile dei danni contro terzi, polizze fidejussorie, altre spese strettamente connesse alle attività di valorizzazione delle feste patronali“.
Entro sessanta giorni dall’approvazione della legge “la Giunta Regionale approva la costituzione di una specifica sezione dell’inventario del patrimonio culturale immateriale pugliese dedicata alle feste patronali, recante anche le modalità con le quali le Diocesi richiedono l’inserimento della festa patronale nell’inventario e nel relativo calendario regionale” mentre entro centottanta giorni “La Giunta Regionale approva, con apposita delibera, il calendario regionale delle feste patronali per una programmazione e promozione coordinata con le altre attività di valorizzazione territoriale e dei patrimoni culturali materiali e immateriali, specificando denominazione, durata, luogo, data di istituzione o riconoscimento, attività culturali connesse e altre specifiche indicazioni per ciascuna festa, quali ad esempio la denominazione ed il soggetto organizzatore, da individuare in ogni caso negli Enti Ecclesiastici preposti alla festa“.
Un iter che ha bisogno di tempi e che non sappiamo esattamente quando produrrà i suoi effetti, se pur limitati nella quantità delle risorse assegnate.
Invece per quanto riguarda le feste patronali a Conversano, il bilancio di previsione che sarà discusso nei prossimi giorni in Consiglio Comunale segna la cifra zero al capitolo dedicato alle ricorrenze religiose. Un problema per chi si accinge ad organizzarle (parrocchie e comitati).
Intanto la legge regionale è stata salutata con favore dalla curia pugliese anche se la dotazione finanziaria (€ 400.000,00) è veramente esigua. Ma la stessa consigliera regionale Lucia Parchitelli, una delle promotrici e sostenitrici della legge, non nasconde la speranza che in un prossimo futuro quella dotazione possa crescere.
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